ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Arte - Commenti, recensioni, raccolte di... >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Riflessioni sull'Arte |
10-12-2004, 14.45.04 | #5 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
|
La mia interpretazione
Due parole introduttive sul contesto storico 1871, l’anno in cui è stato dipinto. Certo Fussli è svizzero e non so quanto conoscesse o potesse conoscere del resto d’Europa però mancano otto anni allo scoppio della Rivoluzione Francese. Siamo in epoca così detta romantica e nel mondo dell’arte si contrappongono due poetiche della natura e del rapporto uomo/natura.
La prima è quella del “pittoresco”: l’uomo è immerso in una natura pacifica e rassicurante, fintamente selvaggia e incontrollabile ma fatta in realtà di sapienti tocchi umani: spazi di luce, alberi caduti, nuvole nel cielo. L’altra è la poetica del “sublime”. Cito da Argan: “Il sublime è visionario, angoscioso: colori alle volte, foschi, alle volte esangui, disegno dei tratti fortemente incisi, gesti eccessivi, bocche urlanti, occhi sbarrati, ma la figura è sempre chiusa in un irreversibile schema geometrico che l’imprigiona e vanifica il suo sforzo… è un misto di vigore disegnativi e fantasia visionaria… l’individuo che paga con l’angoscia e il terrore della solitudine la superbia del proprio isolamento.” Ora direi che guardando il quadro ritrovo in pieno la tesi di Argan. Mi spiego meglio, il quadro si intitola “L’incubo”. L’incubo di chi? Sono forze inconsce che terrorizzano la donna dormiente? Non so, io credo che si sia ancora lontani da volontà di esprimere angosce interiori individuali di ognuno. Qui tutto è geometria, c’è una donna che dorme, schiacciata dal peso dell’incubo che la domina e la trattiene. Lei, senza l’incubo, starebbe in equilibrio nella posizione in cui è? Inoltre la potenza espressiva è tutta nello sguardo del “folletto”, e in parte in quello del cavallo, meno suggestivo però perché non diretto. Si ha, forse, l’impressione che la scena sia incentrata sulla figura della donna, ma a mio parere è solo una questione di luce: emerge perché è l’unica parte “in chiaro”, per il resto è totalmente passiva. In realtà il fulcro del quadro è l’incubo, che sembra dire “Su di lei ho già avuto la meglio, adesso potrebbe toccare a te”. Lo sguardo spiritato del cavallo mi pare rappresenti un po’ questo: qualcuno a metà strada tra vittima e carnefice, prima preda dell’incubo e adesso mezzo del suo esercito. Insomma, il messaggio simbolico, per me, è “attenti perché l’ordine è solo apparente, in realtà mutamenti incontrollabili si stanno già verificando… il tutto in una chiave di lettura pre-rivoluzionaria nel rapporto individuo/collettività. Poche idee ma confuse, però esperimento interessante, da ripetere con altri quadri. Ciao Neve |
10-12-2004, 15.34.26 | #6 | |
Ospite
Data registrazione: 08-12-2004
Messaggi: 25
|
Re: La mia interpretazione
Citazione:
Wow, e tu eri quella che voleva lumi su questo quadro da me? Direi che la situazione si è rovesciata |
|
11-12-2004, 17.38.54 | #8 |
Ospite
Data registrazione: 08-12-2004
Messaggi: 25
|
Vogliamo replicare? Bene, sempre restando in tema di sogni e sonno, propongo questa volta un'incisione di Goya, che credo sia da molti conosciuta. E' di difficile interpretazione, lo so, ma facciamo una cosa simpatica: prima ognuno comunica cosa gli ispira il quadro e tenta di dare un'interpretazione senza studiare l'autore o il periodo storico, poi se vuole si documenta e decide se cambiare la sua versione o meno: ecco a voi
|
12-12-2004, 18.17.53 | #9 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
|
Ciao,
premetto che questa incisione non mi ispira granché (sarà perché non ho ripassato il periodo storico ) Comunque noto un uomo appoggiato dormiente o pensante su una lapide che reca una scritta (che non riesco a decifrare) circa le conseguenze del sonno (o sogno?) credo. Al primo impatto in realtà mi ha richiamato alla mente qualche soggetto scultoreo (tipo il pensatore di Rodin credo o qualcosa di Michelangiolo) rilevo però che a differenza di quelli questo di fatto sta in equilibrio solo perché ce l'ha messo l'autore... si è vero sembra che dietro ci sia una sorta di sedia ma c'è un senso di forte precarietà. Dietro, come incubi, una serie di mostri alati... pipistrelli? Un cane (gatto?), sveglio (o vigile ma simbolo di cosa?) non trovo che ci sia una situazione di particolare timore nonostante le belve siano tante e all'apparenza malintenzionate: quasi l'uomo dormisse ignaro del pericolo che lo sta per travolgere. Saluti Neve |