Esperienze di vita Indice
Sul sentiero - Parte terza
Anonimo - novembre 2009
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I nuovi modelli
Con l’ampliamento di coscienza che segue ogni pratica trasformativa, ogni esperienza, da quelle estatiche a quelle quotidiane, può diventare sempre più intrisa di un tono di consapevole sacralità. Nel corso del tempo il processo trasformativo, infatti, non è più ricerca individualista di picchi di esperienze spirituali ma tensione a incarnare virtù viventi come la verità, la bontà, la bellezza, l’amore, la gentilezza, la compassione, la generosità e il servizio. Solo se diventiamo sempre più consapevoli della nostra e dell’altrui coscienza possiamo essere in grado di promuovere il cambiamento di entrambe; essere ispirati ad agire da una rinnovata passione per ciò che è possibile e da un più alto senso di Etica vivente; facilitare la cooperazione, la compassione e l’altruismo.
Storicamente, abbiamo riservato emozioni e atteggiamenti positivi a coloro con i quali sentiamo una personale affiliazione o affinità. La tendenza evolutiva è verso l’incremento dell’affiliazione, ovvero verso la Fratellanza; verso un’apertura del Cuore intelligente e una sensibilizzazione della Mente amorevole che accolgano ogni diversità come una possibilità di espansione.
La Trasformazione riguarda ormai in modo sempre più accelerato ogni campo dell’esistente.
Il modello medico, che si focalizzava sui processi della malattia, tende ora a promuovere la “salute globale”, che riguarda non più solo il corpo fisico:
Salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia o di infermità. (WHO, World Health Organization – Organizzazione Mondiale della Sanità)
Sempre più vengono presi in considerazione, come promotori di salute e benessere, approcci terapeutici integrali, alternativi, complementari; hanno attirato l’attenzione della medicina anche le tecniche per promuovere emozioni positive, lo yoga, le metodiche di respirazione consapevole, la preghiera, la meditazione, le pratiche contemplative e, in generale, il ruolo della spiritualità.
Per quanto riguarda il modello economico, il mondo degli affari e dell’economia appare in bilico tra il riferimento agli schemi ancora dominanti della competizione e dell’incremento della produttività ad ogni costo e i nuovi modelli emergenti orientati, oltre che alla ricerca del profitto, alla sostenibilità economica, ecologica, sociale. Agli approcci tradizionali relativi all’efficienza, alle competenze organizzative e manageriali si affiancano valutazioni culturali e di benessere globale, per cui l’azienda e l’impresa sono sempre più pensate come “organismi viventi” ove diventano primari i sistemi di pensiero e l’attenzione ai processi, non solo ai risultati.
La ricerca dell’interesse e del profitto si amplia e diventa sempre più complessa, poiché:
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si incorporano obiettivi interiori accanto a quelli esteriori;
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si pratica la costante riformulazione di obiettivi e motivazioni, mirando alla formazione umana di leaders e personale;
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si attinge al potenziale di saggezza e di creatività di ciascuno, mirando a favorirlo e a incrementarlo.
Una simile azienda può diventare una vera “comunità di persone”, aperta al miglior futuro possibile, simbolo e segnale di un nuovo modo di intendere il denaro, i rapporti tra gli uomini e l’economia (oikos nomos, norma che regola l’amministrazione della casa):
Le imprese d’affari – in virtù del loro accesso alle risorse, della loro flessibilità e della loro volontà di innovazione – possono essere capaci di rispondere più creativamente di ogni altra istituzione alle opportunità presenti in un mondo in transizione. (The Narings Liv Project - IONS, Institute of Noetic Sciences, 1997)
Riguardo al modello educativo, appare evidente che anche l’educazione è interessata alla trasformazione; i processi educativi e formativi, prima “standardizzati” e poco ri-formulati, si presentano oggi problematici riguardo a contenuti e modalità operative, e ricchi di prospettive più meditate; ci si pone nuovamente antichi interrogativi:
Nei tempi moderni vi sono visioni opposte sulla pratica dell’educazione. Non vi è generale accordo su che cosa la gioventù dovrebbe imparare sia in relazione alla virtù che in relazione ad una vita migliore; non è chiaro se l’educazione debba essere diretta più verso l’intelletto che verso il carattere dell’anima. (Aristotele)
L’educazione non è più orientata solo a permettere che gli individui raggiungano standard minimi di abilità intellettuale e tecnica; educatori aperti alla nuova Visione preparano le giovani generazioni a condurre una vita significativa e responsabile, e a svilupparsi in sintonia con i loro interessi e desideri più profondi, ricercando e dando ascolto alla loro “nota” personale. A questo proposito, l’interesse e l’applicazione della teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner sembrano essere segnali che indicano che l’esperienza interiore e lo sviluppo delle potenzialità superiori di ciascuno sono sempre più diffusamente accettati come elementi validi nelle impostazioni educative orientate non solo allo sviluppo di abilità richieste socialmente ma alla persona “tutta intera”.
L’educazione - afferma Arthur Zajonc, fisico e direttore del “Center of Contemplative Mind in Society” - è “…l’unico mezzo per l’armonia interiore, che alla fine è capacità di libertà e di amore”.
L’empatia e la capacità di gestire in modo armonioso le proprie emozioni appaiono elementi irrinunciabili di questa nuova educazione:
…aiutare i ragazzi ad acquisire abilità nell’autoconsapevolezza, nell’empatia, nel gestire le emozioni stressanti e nelle capacità relazionali potrebbe agire come l’inoculazione di un vaccino contro una vasta gamma di pericoli: violenza e crimine, abuso di sostanze, gravidanze indesiderate, disturbi dell’alimentazione e depressione. (D. Goleman, Intelligenza emotiva)
L’Etica evocatrice di Bellezza
Dall’osservazione delle Leggi dell’Universo, chiaramente squadernate nel Cosmo deriva, per chi ha compreso, la necessità di seguire comportamenti volti ad assecondare l’Armonia e la Bellezza del Tutto. L’Etica è, appunto, “la scienza applicata ai comportamenti”, poiché produce “scientificamente” effetti positivi certi e verificabili; si manifesta come la volontà di costruire il Bene, in ogni regno della Manifestazione, nel coerente e costante riferimento alle Leggi universali.
Ogni religione insegna l’etica: i Comandamenti dei cristiani, gli insegnamenti Yoga, le regole buddiste, Taoismo e Confucianesimo, Zoroastrismo e religione Bahaij mirano alla realizzazione di una mente illuminata e di un cuore amorevole, che tendano all’unità; le azioni originate da uno stato di coscienza non-separativo sono benefiche, poiché non inquinate dalla mente discriminante.
Quando l’uomo perde di vista la Realtà più ampia è portato ad agire soltanto in funzione dei dati parziali della sua esperienza quotidiana, dalla quale è costantemente condizionato, perdendo di vista la “rete” in cui ciascuna creatura è inserita. Annebbiato da ciò che gli orientali chiamano “avidia”, cioè dall’ignoranza delle Leggi universali, incapace di cogliere l’essenziale e di usare limpidamente il discernimento, egli tende a vivere “per sé”, e in tal modo si pone spesso in conflitto con gli altri. La sua piccola vita si impoverisce e perde di significato; ne derivano lotte, miserie, sofferenze e solitudini, come dimostra la situazione economica, sociale ed ecologica del nostro tempo, prodotta dalla somma degli egoismi di molti.
L’uomo sul Sentiero al cospetto del dolore del mondo, e alla necessità etica di agire, non si chiede, in modo “profano” “di chi siano le responsabilità”, ma si sente chiamato ad operare in prima persona, e con fraterna prontezza di cuore:
Una quantità di persone augura successo ad una buona causa, ma ben pochi si danno la pena per aiutarla e in minor numero ancora sono quelle pronte a rischiare qualcosa per sostenerla. “Qualcuno dovrebbe farlo, ma perché proprio io?” è la frase ripetuta dal pavido. “Qualcuno dovrebbe farlo, e perché non io?” è il grido di un devoto servitore dell’umanità che si slancia volenteroso ad affrontare qualche pericoloso dovere. Tra queste due frasi corrono secoli di evoluzione morale. (A. Besant, Società Teosofica)
L’Etica, che riguarda ogni umano comportamento, è possibilità di redenzione e opportunità di superamento degli opposti; che essa si manifesti, innanzitutto, come osservanza vigile e pronta della Legge dell’Amore, che comprende tutte le altre Leggi:
Anziché andarsene ovunque con mente critica o con indifferenza, il discepolo di una Scuola iniziatica cerca di comprendere ogni persona che incontra: i suoi bisogni, le sue debolezze, le sue difficoltà; e quando vede quante creature disperate e abbattute esistono, le quali vogliono risollevarsi senza poterlo fare, l’amore e la compassione invadono il suo cuore. Egli dice fra sé: «Come posso aiutare questo mio fratello e questa mia sorella che soffrono e sono infelici?» Egli prende allora coscienza di tutti i tesori nascosti dentro di sé da millenni, e che rischiavano di ammuffire a forza di essere dimenticati; comincia ad attingervi per poi distribuirli, e, facendolo, scopre quanto egli stesso si arricchisca. (O. M. Aïvanhov, Pensieri quotidiani )
E’ importante che chi intenda compiere un cammino “spirituale”, avverta tale legge come dettata dal chiaro impulso dell’anima e la applichi al massimo livello possibile per il proprio stadio evolutivo; è necessario, cioè, che il ricercatore-aspirante diventi quanto più possibile esecutore della legge dell’Amore.
Che il nostro motto sia quello di Terenzio, che, prima dell’era cristiana, affermava: “Homo sum; nil humani a me alienum puto: Sono un uomo; non considero niente di umano alieno da me”.
La nuova umanità spiritualizzata, ispirata a questa più elevata Etica, liberatrice di Bellezza, promuoverà:
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il passaggio dell’umanità dal piano emotivo al piano mentale, ove saranno possibili atti di volizione fermi e perseveranti che attuino ampi e illuminati progetti;
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lo sviluppo del senso critico, che contrasti il diffuso gregarismo attraverso la problematizzazione di contenuti etici, scientifici, psicologici, sociali;
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l’innovazione tecnologica e sociale come servizio all’uomo;
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la nuova eco-nomia (norma dell’ambiente), basata sulla condivisione;
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la convinzione del potere evolutivo di una Cultura, di una Politica e di una concezione dell’Arte fondate sul riconoscimento dell’anima, che amplino Conoscenza e Coscienza;
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la “Religione Universale”, basata sulla Legge dell’Amore e lontana da dogmatismi e settarismi, che accolga e vivifichi i nuclei comuni più interiori delle religioni tradizionali.
Se si considera la storia dell’umanità nel suo complesso, si potrà notare il progresso dell’Etica a tutti i livelli (fisico, emotivo, mentale); evidenti “segni” di tale avanzamento sono, ad es., il sempre maggior rispetto per i diritti della persona in molti Paesi industrializzati; la maggiore accoglienza dell’alterità e della diversità; la tensione ad una sempre più diffusa istruzione e all’elevazione culturale delle masse; le riforme sociali; l’attenzione agli “ultimi”, impensabile nei secoli scorsi; il più aperto dialogo tra le generazioni; la maggiore attenzione all’ambiente e alla vita di Gaia; il confronto più aperto tra le confessioni religiose; la più ampia libertà di parola e di pensiero, il più diffuso senso di responsabilità di ognuno al destino dell’umanità…
Il cammino non è certamente terminato, né forse è ancora a buon punto, né siamo certamente soddisfatti di quanto finora ottenuto, ma questi “indicatori” dimostrano che la coscienza dell’umanità “si risveglia”. Questa constatazione, naturalmente, accresce la necessità di purificare pensieri e azioni al fine di accelerare il processo verso una concezione dell’Etica sempre più illuminata che permetta la concretizzazione del Piano divino:
Egli (il discepolo) già possiede l’idea: il Regno di Dio e la sua Giustizia, la perfezione, l’armonia celeste; adesso gli rimane il compito di accumulare i materiali per costruire l’edificio. In realtà, dal momento che l’idea è già presente, i materiali arriveranno automaticamente: lo capite?…
Dall’istante in cui avete l’idea, il piano, e lo esponete, esso attira dal cosmo tutti gli elementi che vengono a ripartirsi secondo le linee direttrici di quel piano. Quanto a voi, dovete soprattutto mantenere fermamente il piano nel vostro cuore e nella vostra anima, e orientare tutte le vostre attività secondo quel piano. (O. M. Aïvanhov, Pensieri quotidiani)
Si avvicina il momento in cui nella storia dell’umanità il numero dei “risvegliati” ai valori e ai concetti spirituali più elevati sarà così grande che le vecchie attitudini e cristallizzazioni mentali saranno considerate desuete e non più attuabili, a causa dell’elevazione delle coscienze.
Ciascun individuo, nazione e razza sarà consapevole di essere una parte in un tutto organico e considererà suo compito primario contribuire all’evoluzione etico-spirituale del Pianeta.
Ciascuno sentirà dentro di sé, sempre più profondamente, il disagio e l’insofferenza per i “peccati sociali” della nostra civiltà elencati da Ghandi:
I sette peccati sociali
Politica senza Principi
Ricchezza senza Lavoro
Commercio senza Moralità
Istruzione senza Qualità
Piacere senza Coscienza
Scienza senza Umanità
Religione senza Sacrificio
Libri pubblicati da Riflessioni.it
RIFLESSIONI SUL SENSO DELLA VITA 365 MOTIVI PER VIVERE |
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