La Riflessione Indice
Ricerca dell'Equilibrio (RDE)
Teoria per la fondazione del nuovo Umanesimo Scientifico del Terzo millennio
Di Francesco Pelillo - Giugno 2011
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La RDE dello stato energetico universale provoca la nascita e l’evoluzione degli stati successivi che aumentano la loro complessità per difendere la loro RDE interno dagli attacchi di tutti gli altri stati che perseguono lo stesso obiettivo. Nonostante il fatto che tutti gli stati condividano la dipendenza dalla RDE degli stati che li precedono, e da questo siano spinti ad evolvere ulteriormente, alcuni di essi reiterano la loro RDE in sede locale e trovano un equilibrio dinamico con l’ambiente che li determina e li accoglie arrestando temporaneamente la loro evoluzione.
Quando in sede locale si modifica l’equilibrio dinamico tra gli stati (mutazione), in quelli che resistono alla dissoluzione (selezione) l’evoluzione procede con l’aumento della complessità. Questo comporta una sempre più netta separazione e peculiarità degli aggregati in sede locale in cui la complessità raggiunge il massimo grado con la costruzione dello stato neuromotorio e cerebrale. Poi, con l’approdo alla mente e grazie all’apparizione della coscienza, nei “fatti” prodotti dal pensiero viene a mancare nuovamente la località e si determina l’interconnessione diretta con lo stato quantistico non locale, dal quale sarà consentito accedere allo stato energetico che è alla base di tutta la realtà e di interagire con l’energia universale apportando nuovi dati da conteggiare per la sua RDE.
Così accade che, se fino alla costituzione dello stato cerebrale la formazione di ogni stato locale era dipesa direttamente da dati provenienti dagli stati che lo precedevano, ora, tutti gli stati dipenderanno indirettamente anche dall’apporto dei dati dello stato mentale a loro successivo, e tutto si potrà rivelare per come è, interdipendente e interconnesso.
In questa situazione di totale interdipendenza e interconnessione, l’uomo con la sua mente, poiché è il risultato più complesso raggiunto dall’attuazione di tutti gli stati della realtà (conosciuta...), si trova in una situazione dicotomica che lo vede partecipare agli stati che gli appaiono “locali” con il proprio corpo (sensi) e a quelli “non locali” con la propria mente (coscienza). Questo gli fa credere nell’esistenza di Materia e Spirito come enti separati e addirittura in conflitto tra loro, ma, se fino ad oggi questa visione che porta alla competizione con l’ambiente e tra gli uomini è stata utile per la sua RDE individuale e per la sua evoluzione culturale, oggi, con la potenza tecnologica cui siamo pervenuti e la conseguente connessione planetaria in atto, questo dualismo nella visione della realtà ci induce a compiere azioni destabilizzanti di una tale portata che mettono a rischio, sia la Biosfera che ci determina che la nostra specie, perché ostacolano potentemente la RDE dell’intero sistema. A questo punto, l’unica possibilità evolutiva che ci rimane risiede nell’acquisizione della consapevolezza che la base di tutta la realtà è costituita da una sola forma di energia-informativa che io chiamo SPIRITERIA, cosa che potrà mettere l’umanità in condizione di agire tenendo conto della totale interdipendenza di tutti i fatti che ancora chiamiamo materiali e spirituali e quindi, di agevolare la RDE dell’intera Biosfera. Però, perché questo programma sia attuato, sarà necessaria l’individuazione di una nuova etica che, discendendo dalla legge universale della RDE, possa essere in grado di indirizzare in modo oggettivo il libero arbitrio di tutti. Per questo bisognerà accelerare la costruzione della NEUROSFERA (di cui parlerò più avanti) e superare l’attuale situazione che nel mondo vede ancora l’esistenza di piccole e grandi proto-neurosfere in conflitto tra loro.
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