L’ undici settembre è stato un spettacolo mediatico, oltre che un atto terroristico - di proporzioni inaudite. Tu Franco, chiedi perchè lo hanno fatto – e io ti rispondo che loro hanno fatto, hanno agito in modo che conoscono, con sacrificio. Uno che tiene un martello in mano – ha la tendenza di risolvere tutti i suoi problemi con esso…
Se poi aggiungi decine di vergini che li aspettavano in aldilà… non mi meraviglierei che facevano a botte per avere un posto in uno di quei aerei…
“Il sacrificio” è stato alla base della vittoria dei musulmani contro i russi in Afganistan. Loro attribuiscono a se stessi non solo la vittoria e il ritiro dei russi , ma addirittura la caduta del impero comunista. A qualcuno di loro è venuto l’idea che, se sono riusciti con i russi – avrebbero avuto successo di destabilizzare anche gli americani. (ai loro occhi gli europei non hanno futuro senza gli USA ).
Noi abbiamo visto il sacrificio di venti uomini per uccidere tremila americani e siamo rimasti scioccati, ma purtroppo abbiamo perso “lo spettacolo” dei migliaia di bambini iraniani mandati per “bonificare” terreni minati nella guerra Iran- Iraq. Purtroppo, le riprese di quei sacrifici non sono arrivati ai nostro schermi, ci potevano illuminare gia venticinque ani fa e non farci trovare scioccati oggi.
Gli arabi si sentono profondamente frustrati, avendo enormi ricchezze, concentrate in poche mani - non riescono a produrre l’aspirina. Perciò, il sacrificio è la loro rivincita, il loro modo di avvicinarsi alle origini, al dio e terrorizzare i loro nemici.
La globalizzazione che ha menzionato VanLag insidia la loro cultura e le loro tradizioni, si sentono minacciati e il dilagare del fondamentalismo e terrorismo - è la loro reazione.
Loro hanno con gli USA in quanto leader della cultura occidentale, e per molti uomini di sinistra antiamericani in Europa è comodo mettersi nella parte del spettatore pensando che la bufera risparmierà l’Europa.
Questa guerra non viene spiegata con l’ottica della “lotta di classi”, di Marx .
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