Ospite abituale
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Guerre.... La storia che si ripete.....
Nel 415 avanti Cristo gli Ateniesi aggredirono, assediarono e distrussero militarmente la minuscola isola di Melo. Era il sedicesimo anno della guerra del Peloponneso, la guerra che avrebbe dovuto assegnare definitivamente ad Atene o a Sparta la supremazia politica sull'intero mondo greco. Prima di metterla a ferro e fuoco, gli Ateniesi mandarono una ambasceria per intavolare trattative.
Ateniesi "Siamo ora qui e ve lo dimostreremo, per consolidare il nostro impero e avanzeremo proposte atte a salvare la vostra città, poiché, vogliamo estendere il nostro dominio su di voi senza correre rischi e nello stesso tempo salvarvi dalla rovina, per l'interesse di entrambe le parti."
Meli: "E come potremmo avere lo stesso interesse, noi a divenire schiavi e voi ad essere padroni?"
Ateniesi: "Poiché voi avrete interesse a fare atto di sottomissione prima di subire i più gravi malanni e noi avremo il nostro guadagno a non distruggervi completamente."
Meli: "Sicché non accettereste che noi fossimo, in buona pace, amici anziché nemici, conservando intatta la nostra neutralità?"
Ateniesi "No, perché ci danneggia di più la vostra amicizia, che non l'ostilità aperta: quella, infatti , agli occhi dei nostri sudditi, sarebbe prova manifesta di debolezza, mentre il vostro odio sarebbe testimonianza della nostra potenza e non si potrà dire che voi, meno potenti di altri, avete resistito vittoriosamente ai padroni del mare."
Meli "Anche noi (e potete ben crederlo), consideriamo molto difficile cimentarci con la potenza vostra e contro la sorte, se non sarà ad entrambi ugualmente amica. Tuttavia abbiamo ferma fiducia che, per quanto riguarda la fortuna che procede dagli dèi, non dovremo avere la peggio, perché, fedeli alla legge divina, insorgiamo in armi contro l'ingiusto sopruso."
Ateniesi: "Se è per la benevolenza degli dèi, neppure noi abbiamo paura di essere da essi trascurati. Gli dei, infatti, secondo il concetto che ne abbiamo, e gli uomini, come chiaramente si vede, tendono sempre, per necessità di natura, a dominare ovunque prevalgano per forze.Questa legge non l'abbiamo istituita noi e non siamo nemmeno stati i primi ad applicarla; così, come l'abbiamo ricevuta e come la lasceremo ai tempi futuri e per sempre, ce ne serviamo, convinti che anche voi, come gli altri, se aveste la nostra potenza, fareste altrettanto.
.....................A questo punto gli ambasciatori troncarono il negoziato.
Chissà perché leggendolo ho pensato all’attuale conflitto tra America ed Iraq. Fortunatamente oggi le cose sono molto cambiate, (ironico?).
Non si attacca più per pura volontà di potenza ma per difesa preventiva, (o per i pozzi di petrolio?).
La guerra non è più tra “forti” e “deboli” ma tra “buoni” e “cattivi”.
Gli dei sono sostituiti dal “Dio unico” che sta contemporaneamente al fianco di Bush, dalla parte degli islamici ed anche dalla parte dei pacifisti.
Il detto “Tanti nemici tanto onore”, ben espresso nel testo con la frase degli ambasciatori Ateniesi: - mentre il vostro odio sarebbe testimonianza della nostra potenza, è sempre attuale ma è sconveniente dirlo in pubblico.
L’ambasceria condensata nel breve dialogo sopra riportato che sarà durato, a dir tanto 5 minuti, è stata sostituita da mediazioni interminabili tra, ambasciatori, ministri degli esteri, primi ministri, Nazioni Unite, Alleanza Atlantica, Unione Europea, Assemblea dei paesi mussulmani, Santa Sede….etc…etc……
Ma forse è proprio in questo tentativo di trovare una soluzione dialogica, che stà il delta tra oggi e 2500 anni fa. Questa è la sfida; L’evoluzione che l’uomo è chiamato a compiere. La sostituzione cioè della “volontà di potenza” con la volontà di “diritto” e di “ragione”.
Mi sembra un’ottimo "test" per capire se l’uomo è condannato ad un destino di prevaricazione, attuata senza nessun analisi, oppure se veramente è quell’animale superiore che ritiene di essere.
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