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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 09-08-2006, 22.42.37   #11
VanLag
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Originalmente inviato da Uno
Eppure Van i Grandi, quelli che anche tu riconosci come grandi non sono poi stati tanto in isolamento, non per tutta la vita... anzi solo per periodi ben precisi e determinati.
come fai a Conoscere lo Spirito se non Conosci gli Altri?
Non volevo intendere che è necessariamente un cammino di isolamento e che si debba vivere da eremiti e da barboni……Non è quello….
L’isolamento, secondo me, c’è nella ricerca spirituale, proprio per la natura così intima e personale della ricerca, che deve portare a compimento al nostra unicità ed è in quell’unicità che siamo soli. C’ è anche in questo brano di Gibran…. (spetta che lo cerco )…..

Nessuno può insegnarvi nulla, se non ciò che in dormiveglia giace nell'alba della vostra coscienza. Il maestro che cammina all'ombra del tempio, tra discepoli, non dà la sua scienza, ma il suo amore e la sua fede. E se egli è saggio non vi invita ad entrare nella casa della sua scienza, ma vi conduce alla soglia della vostra mente. L'astronomo può dirvi ciò che sa degli spazi, ma non può darvi la propria conoscenza. Il musico può darvi la melodia che è nell'aria, ma non può darvi il suono fissato nell'orecchio, né l'eco della voce. E il matematico potrà descrivervi ragioni di pesi e misure, ma colà non vi potrà guidare. Giacché la visione di un uomo non impresta le sue ali a un altro uomo. E come Dio vi conosce da soli, così tra voi ognuno deve essere solo a conoscere Dio, e da solo comprenderà la terra.

Per altro, quando la ricerca fruttifica da luogo ad un’"eccedenza di pienezza" che richiede di essere travasata sugli altri per compiere l’amore…… Nulla di più lontano dalla solitudine quindi……

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Vecchio 09-08-2006, 23.05.28   #12
Uno
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Neanche io intendevo che bisogna essere dentro qualche qualsiasi tipo di organizzazione, solo che è facile dire faccio e trovo tutto da solo dopo aver letto migliaia di libri di tutti i pensatori (è un esempio e riferito in generale). Proprio nell'ottica del thread dico che sono queste Invenzioni che fanno si che noi oggi siamo ciò che siamo e che possiamo spingerci dove possiamo, se anche togliamo il sapere scritto e i condizionamenti culturali anche la sola genetica fa si che senza le religioni, la filosofia e qualche altra corrente nascosta noi partiamo da un punto potenziale minimo, quindi è una bella autogratificazione dire fasso tutto mi.
Il passaggio del sapere è il veicolo attraverso il quale passa altro... altrimenti a che serve che io sappia il segreto della Sfinge per esempio? La settimana enigmistica costa meno fatica...


P.s. non è eccedenza di pienezza... così sembra all'occhio poco attento... la natura, fosse anche quella superiore non ti da mai più di quello che hai bisogno... e allo stesso tempo se tieni i talenti fermi te li mangia con l'inflazione... etc etc
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Vecchio 09-08-2006, 23.10.36   #13
Elijah
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Originalmente inviato da VanLag
Il rapporto con Dio, se c’è un Dio, (questo non lo so e non mi interessa)

Stai contraddicendo te stesso. (vedi il resto dei tuoi due post)
Parli di un mondo che non ti appartiene, e sei tu stesso a dirlo.
Di conseguenza, nei tuoi interventi,

di cosa stai parlando?

Se l'esperienza spirituale è un qualcosa da fare individualmente (a tuo modo di vedere), e tu non hai mai vissuto nulla del genere...
di che parli nei tuoi post?

Di cosa fanno altri?
Ma se sei tu, che devi vivere certe cose (a tuo modo di vedere)...

Quanto dici non può essere vero, in quanto tu stesso non lo puoi sapere.

Con affetto,


Elia
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Vecchio 10-08-2006, 09.52.51   #14
VanLag
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Originalmente inviato da Uno
Neanche io intendevo che bisogna essere dentro qualche qualsiasi tipo di organizzazione, solo che è facile dire faccio e trovo tutto da solo dopo aver letto migliaia di libri di tutti i pensatori (è un esempio e riferito in generale). Proprio nell'ottica del thread dico che sono queste Invenzioni che fanno si che noi oggi siamo ciò che siamo e che possiamo spingerci dove possiamo, se anche togliamo il sapere scritto e i condizionamenti culturali anche la sola genetica fa si che senza le religioni, la filosofia e qualche altra corrente nascosta noi partiamo da un punto potenziale minimo, quindi è una bella autogratificazione dire fasso tutto mi.
Il passaggio del sapere è il veicolo attraverso il quale passa altro... altrimenti a che serve che io sappia il segreto della Sfinge per esempio? La settimana enigmistica costa meno fatica...


P.s. non è eccedenza di pienezza... così sembra all'occhio poco attento... la natura, fosse anche quella superiore non ti da mai più di quello che hai bisogno... e allo stesso tempo se tieni i talenti fermi te li mangia con l'inflazione... etc etc
Il punto di vista dal quale esprimi il tuo pensiero è il frutto del tuo cammino e delle tue scoperte che differiscono, (poco o molto è da verificare), dalle mie e questo ci porta al punto di partenza e cioè che la ricerca spirituale può essere collettiva e condivisa, (c’è gente che trae piacere dalla pratica in comune), ma la scoperta è intima e personale.

Se mettiamo a confronto le parole di Gibran dove dice …e come Dio vi conosce da soli, così tra voi ognuno deve essere solo a conoscere Dio, e da solo comprenderà la terra. con queste parole di U.G. dove dice che lo scopo della natura è di portare a compimento individui unici e in quel compimento, ciascuno toccherà la vita in un punto dove nessun altro l’aveva mai toccato prima vediamo che entrambi sembrano suggerire un qualche che realmente è individuale.
Per altro capisco che derivando noi da una cultura basata su un modello unico di perfezione, (che è l’inverso di tante perfezioni diverse), a fatica possiamo accettare questi concetti e qui deve entrare con potenza la nostra propria esperienza personale ed è a quella, e solo a quella, che quando si decide di cercare davvero bisogna fare riferimento.

Aggiungo una piccola chiosa fuori 3d ma che ha un suo senso per suggerire cosa succede, (almeno secondo Gibran), una volta toccata la vita in quel punto dove nessuno l’aveva mai toccata prima.
Gibran dice: Per noi, viandanti eternamente alla ricerca della via più solitaria, il giorno non inizia dove finisce un altro giorno, e nessuna aurora ci trova dove ci ha lasciato al tramonto. Anche quando dorme la terra, noi procediamo nel viaggio. Siamo i semi della pianta tenace che, appena maturi come un cuore gonfio, il vento disperde.

Veniamo all’”eccedenza di pienezza” (il termine l’ho copiato da Fragola che lo aveva usato in bellissimo post sull’amore). Nel passo del Fedro Socrate propone la concezione di amore come desiderio irrazionale che, attratto dalla bellezza dei corpi, mira al possesso dell’amato. Il concetto viene ampliato, (se non ricordo male), nel Simposio quando Socrate parla delle rivelazioni di Diotima.
Un concetto quindi dell’amore come brama, desiderio, necessità che ci spinge alla ricerca….. Un qualche cosa che penso molti di noi hanno provato e provano e che ci circonda in ogni attimo della nostra vita dentro e fuori di noi. Quanto bisogno e quanta brama ci sono nell’aria che ci circonda!?

La ricerca serve proprio a colmare questo divario ed il frutto maturo della ricerca è la catarsi dell’amore che da necessità e bisogno diventa appunto “eccedenza di pienezza” che chiede di riversarsi sugli altri. (Probabilmente è in quel punto che iniziamo a vivere realmente).

L’eccedenza di pienezza risponde anche ad una concezione di se stessi che personalmente trovo appropriata. Nella mia esperienza ho scoperto che l’essere umano è un “contenitore vuoto” creato alla scopo di valorizzare il mondo. Siamo fatti per contenere e valorizzare la realtà che ci circonda. Quando ci svuotiamo completamente a noi stessi la realtà si riversa dentro di noi e, quando trabocchiamo, restituiamo la realtà valorizzata a se stessa ed agli altri.

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Vecchio 10-08-2006, 10.20.08   #15
paperapersa
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Originalmente inviato da VanLag
Di fatto il rapporto con lo spirito è un rapporto con noi stessi individuale. Se stiamo praticando qualsiasi forma di religione dall’ascoltare una messa al fare delle asana yoga, nessuno di noi conosce cosa stia provando un altro, sebbene sembri impegnato nella stessa pratica, sebbene, confrontandosi dopo si può condividere un’esperienza chiedendo, ad esempio, se anche l’altro, praticando, prova un senso di pace? Ma il sentire intimo dell’altro rimane qualche cosa che non conosciamo ne potremo mai conoscere.
I maestri le religioni servono ad indirizzare ma il cammino spirituale è estremamente solitario. Il rapporto con Dio, se c’è un Dio, (questo non lo so e non mi interessa), è diverso per ciascuno di noi perché ciascuno di noi è diverso.
Sarebbe drammatico se la pace dipendesse da Budda o da Cristo o da Allah o dal maestro….. La pace deve essere parte della nostra natura, qualsiasi altra pace che possiamo sperimentare ha il valore di un’esperienza.
Un’esperienza è provare pace, provare beatitudine ed estasi, un’esperienza è provare paura durante un temporale o un terremoto che sembra minacciare la nostra stessa esistenza, un’esperienza è assumere dell’acido……. Tutte sono solo esperienze che sono caratterizzate dall'essere transitorie e secondo me, non andrebbero mai confuse con il conoscere spirituale autentico che si qualifica proprio dal fatto di non essere un’esperienza transitoria ma dal portare alla luce ciò che è sempre stato e sempre sarà in noi e con noi, cioè la nostra vera natura, la natura spirituale.

Nessuno ha idea e può conoscere dove sia VanLag, o Uno, o Kantaishi o Mary o Paperapersa o MocassinoH2O in relazione alla consapevolezza, in relazione alla conoscenza. Lo scemo del villaggio, un barbone, un beota che sembra inciampare in ogni passo, possono essere più avanti nella consapevolezza, del più sicuro e scaltro e brillante personaggio, che a discapito della sua lucentezza rimane lontano eoni dall’illuminazione.



mi inchino alla tua RELIGIOSITA'
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Vecchio 10-08-2006, 11.59.41   #16
alessiob
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Uno scrive: "premettendo che non professo nessuna religione ma riconosco i valori di tutte, e alla fin fine le professo tutte ."

Capisco.....Sei troppo intelligente per credere ai precetti di una religione, ma hai troppa paura per non credere in nulla.....Sbaglio?


Uno scrive: "Qualcuno dirà:" Ma Gesù, Buddha etc non volevano fosse inventata una religione"
Può essere, ma comunque io ringrazio quelli che le hanno portate avanti altrimenti Alessio non saprebbe che fare dato che non potrebbe convincermi su quanto pericolosa è una cosa che non esiste, io non saprei molte delle cose che so e dovrei iniziare come se fossi il primo uomo della terra."

Risolto il problema religione credo mi occuperò di quello sociale
Per divertirsi, si intende
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Vecchio 10-08-2006, 12.10.17   #17
Uno
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Originalmente inviato da alessiob
Capisco.....Sei troppo intelligente per credere ai precetti di una religione, ma hai troppa paura per non credere in nulla.....Sbaglio?

Si sbagli ma non credo di poterti convincere della cosa e onestamente non mi interessa
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Vecchio 10-08-2006, 16.18.00   #18
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in effetti prima di Cristoforo Colombo, i vichinghi misero piede in America.
Ma sono fermamente convinto che il merito della scoperta dell'America spetti ai nativi, dai Siux ai Tainos ai Sibiones.... e anche a Maya, Aztechi etc etc...

la legge di gravità non è una scoperta, in effetti non esiste una legge di gravità che non sia quella enunciata dall'uomo.... inzomma, l'ha inventata l'uomo.... oppure pensavate che gli oggetti cadessero a terra in quanto comandati a farlo da una legge?

penso che chi ritiene utile conoscere le varie religioni, insegnamenti, i vari perchè e percome delle varie interppretazioni.... abbia un ottimo futuro come ricercatore storico.

Ma se uno si cominciasse ad interrogare personalmente sui perchè ed i percome e guardasse il mondo animato da sincera curiosità, si terrebe ben lontano da tutti i libri sacri ed i profeti....

a cosa mi serve sapere se Cristo era in un modo piuttosto che in un altro?

a cosa mi serve conoscere lo scopo della natura secondo quel tale UG ?

non me ne po' fregà de meno.....
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Vecchio 10-08-2006, 17.33.41   #19
paperapersa
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Citazione:
Originalmente inviato da mediocre
in effetti prima di Cristoforo Colombo, i vichinghi misero piede in America.
Ma sono fermamente convinto che il merito della scoperta dell'America spetti ai nativi, dai Siux ai Tainos ai Sibiones.... e anche a Maya, Aztechi etc etc...

la legge di gravità non è una scoperta, in effetti non esiste una legge di gravità che non sia quella enunciata dall'uomo.... inzomma, l'ha inventata l'uomo.... oppure pensavate che gli oggetti cadessero a terra in quanto comandati a farlo da una legge?

penso che chi ritiene utile conoscere le varie religioni, insegnamenti, i vari perchè e percome delle varie interppretazioni.... abbia un ottimo futuro come ricercatore storico.

Ma se uno si cominciasse ad interrogare personalmente sui perchè ed i percome e guardasse il mondo animato da sincera curiosità, si terrebe ben lontano da tutti i libri sacri ed i profeti....

a cosa mi serve sapere se Cristo era in un modo piuttosto che in un altro?

a cosa mi serve conoscere lo scopo della natura secondo quel tale UG ?

non me ne po' fregà de meno.....
chiedilo a tutti i filosofi, gi scienziati, i ricercatori della verità
un pò in fondo a tutti gli uomini visto che le domande esistenziali se le fanno un pò tutti
il problema non è farsele, perchè sono certa che te le poni pure tu, ma
trovare delle risposte....e se tu sei in questo Forum un motivo ce l'hai no????
paperapersa is offline  
Vecchio 11-08-2006, 20.23.40   #20
Mary
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Apocalisse vuol dire rivelazione e quindi rivelazione della verità
e se la verità è l'interconnessione di tutti gli esseri viventi in una unica
via e vita tutti lo sapranno.......quanto agli sconti.... è sempre una visione
punitiva che non mi sento di condividere

Non intendevo usare il termine "sconti" come sinonimo di punizione.

Non credo nella punizione ma solo nel ritorno di quel che è stato fatto.

Sono i frutti delle nostre stesse azioni che alla fine dobbiamo raccogliere.

Ciao
mary
Mary is offline  

 



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