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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali |
03-04-2006, 13.14.54 | #12 | |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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Citazione:
Non è corretto neanche questo Yam... perchè alla fine? Può essere a metà... all'inizio... è un'esperienza tra le infinite che tutti facciamo (anche se in forme diverse) o che abbiamo fatto.. può durare una vita, 40 giorni, 7 anni o 10 minuti (per assurdo)... dipende appunto da un'altra serie di fattori, ma occorre a tutti per la completezza delle.... chiamiamole "variabili". |
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03-04-2006, 13.27.45 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-01-2003
Messaggi: 758
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Citazione:
sì, sono d'accordo. |
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03-04-2006, 13.32.14 | #14 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Citazione:
Ma si sono daccordo su questo, vai a vedere il film e poi capirai.....intendevo dire che c'e' un Maestro.....del Mondo. Come andrebbero avanti quegli altri....? |
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03-04-2006, 13.36.03 | #15 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
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già... l'isolamento...
che è spostato in questi casi dall'"interiore" (dentro) all'esteriore (fuori) una persona che lo vive "dentro" e ne ha esperienza può non essere interessato a vivere tale esperienza fuori (anche se probabilmente la vive) ma dato che il percorso è "biunivoco" può essere utile viverla "fuori" per comprenderla "dentro" "rendere il dentro come il fuori e viceversa" io la penso così ciao |
03-04-2006, 19.44.45 | #16 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Citazione:
certo hanno già dalla nascita..ma manca l'esperienza dell'isolamento..mentre ad altri manca l'esperienza del "mercato"... secondo me la più importante...la più dura per quello sottolineavo.. visto che ne conosco bene entrambi gli aspetti... Certo che è possibile "manifestare" senza contatto diretto e senza parola!... |
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03-04-2006, 22.22.57 | #17 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Il deserto è un fuoco purificatore.
Nella solitudine tutto ciò che noi siamo realmente viene alla superficie. Tutte le bassezze che abbiamo lasciato entrare in noi si manifestano; tutto il male che abita in noi viene a galla. Scopriamo la nostra miseria, la nostra grande debolezza, la nostra assoluta impotenza. Qui non è possibile dissimulare quegli artifici che impieghiamo per nascondere quegli aspetti che non ci piacciono della nostra personalità, soprattutto quelli che ci allontanano dal desiderio di Colui che vede tutto e che tutto penetra. È evidente che ci giustifichiamo con troppa facilità, considerando i nostri difetti semplicemente come aspetti del carattere. Qui si diventa vulnerabili; non c’è via di scampo. Non ci sono distrazioni né scuse che tengano. È impossibile evitare il faccia a faccia con la realtà di ciò che siamo, fingere di non vedere questa miseria senza rimedio che ci lascia completamente nudi. Qui si sgretola ogni falsa costruzione, come pure tutti i muri che abbiamo innalzato per proteggerci. Infatti, chi può dire quante volte cerchiamo di ingannare noi stessi, come e più degli altri? Ma ogni pretesa di conoscere le realtà divine sparisce davanti a colui che rimane il Totalmente Altro. È un cammino ripido, nell’oscurità, in cui si va a tentoni, guidati solo dalla fede, ma è un cammino di verità. Tutte le nostre sicurezze personali rimarranno impigliate ai rovi lungo il sentiero e noi rimarremo con una sola certezza: da soli non possiamo niente. È qui che Dio ci aspetta, e poiché può essere riempito solo un vaso vuoto,se Egli vuole colmarci di se stesso, deve prima di tutto spogliarci di ciò che ci ingombra. Per realizzare quest’opera infinitamente delicata, l’Artista divino necessita di un materiale che non opponga alcuna resistenza. Allora la sua mano saprà far emergere dalla nostra miseria meraviglie che rimarranno nascoste ai nostri occhi. Tutta la nostra gioia sarà di lasciarci trasformare da Colui che ha per nome: Amore. http://www.chartreux.org/it/eremo.html |
04-04-2006, 00.07.38 | #18 |
frequentatrice habitué
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
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Quanto dolore per arrivare al completo abbandono!
Mi ricorda la descrizione di Edith Stein del castello dell’anima e le sue stanze. La sesta stanza è quella del dolore. La settima? Grazie Yam per la segnalazione |