Yogananda (che può essere o meno accettato come uno dei Maestri, ma almeno come grande Uomo, per me lo è ) scrisse da qualche parte, in un libro di cui non ricordo il titolo.. e non è importante... un aneddoto dela sua vita.
Era negli Usa e (se non sbaglio) di fronte l'istituto in cui insegnava c'era un chiosco in cui un giorno prese una specie di gazzosa per dissetarsi, lo fece anche in altre occasioni finchè divenne un appuntamento giornaliero, quando se ne accorse... che era diventato un vizio.. un abitudine... non bevve mai più quella gazzosa.
Esempio estremo... molto... ma propedeutico e che evidenzia come per conquistare la Libertà bisogna essere padroni anche dei propri vizi, usi, abitudini... costumi se vogliamo... etc etc
e non esserne schiavi... comandati...
Al di la delle parole che vogliamo usare... un certo controllo in tutti i settori è necessario... poi sono d'accordo che non tutti devono diventare fachiri, monaci zen o shaolin... basta "semplicemente" far bene con tutti se stessi ogni cosa che si fa... ecco svelato il dominio
Più facile a dirsi che a farsi, ma non impossibile.

NEL MONDO MA NON DEL MONDO concordo,
infatti anche ildigiuno di tanto in tanto non serve a salvare le anime del purgatorio, ma a non essere noi schiavi del corpo e delle nostre abitudini alimentari..... oltre che purificarci da tossine e veleni.
Purtroppo queste cose non vengono spiegate ma si fa credere altro.....

se prendo l'albero sephirot noto che una delle sefirà è il "rigore".
"rigore" come manifestazione dell'IO e quindi dell'amore prima di tutto verso se stessi.

trascendendone il significato puramente "duro" (egoico) ed equilibrandolo penso si possa tranquillamente ricondurre al bell'esempio scritto da uno.

Ciao

Bisogna dire che non vengono spiegate alla massa per i motivi che sappiamo, però chi crede di uscire dalla massa ne legge qualche informazione dozzinale e pontifica senza sperimentare (sto parlando in generale senza rifermi a nessuno in particolare).
Si dici bene tossine... e queste non sono solo fisiche... nel senso di quello che consideriamo più materiale... incrostazioni dell'anima ci ingoffano, ci impediscono di percepire, ci impediscono di amare, ci impediscono di ricevere e di dare... ci chiudono in un armatura arrugginita... e su questo anche il nostro Torquemada sarà sicuramente d'accordo... peccato che poi divergiamo su come relazionarci con chi crediamo sia più incrostato di noi.
Sono per la via di mezzo (qui acchiappo pure Fallible se legge non appena tornato dalla notte, non prima di pranzo, non di pomeriggio e non prima di cena quando è un pò addormentato ), non va bene il lassismo del tutto-accade-senza-che-io-mi-sballono e non va bene neanche se-mi-sballono-io-devono-farlo-tutti ognuno ha il suo momento e le sue possibilità, molti sono gli usi precettuali ma saggi che accumunano culture che apparentemente nulla hanno in comune, per esempio il vegetarianesimo con il non mangiare la carne il venerdì, lo so... in apparenza sono delle cose diverse... in realtà è la stessa cosa adattata a clima, prodotto alimentare locale, genetica acquisata nei secoli ed altro... non c'è superiorità in una o l'altra usanza... la parola di Dio.. o per gli Atei la saggezza dell'Universo ci giunge attraverso le menti degli Uomini Saggi in base alle esigenze... ed in base a queste dobbiamo seguire delle regole... se arriviamo a comprendere il perchè di queste regole, non abbiamo bisogno di nessuno che ce le ricordi o che le adatti al momento (o anche riceverle direttamente dall'Universo perchè no..)... anche se è molto difficile rimanere svegli da soli senza metterci tutta l'anima.... e senza essere predisposti (vabbeh questa non me la passeranno... ma non posso inventare le cose) in quel caso non c'è nulla di male nello rispecchiarsi nei compagni di strada...




P.s. quello dell'alimentazione è solo uno dei tanti esempi che si possono fare