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19-02-2006, 09.21.38 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Ho letto in molti scritti che occorre, per un viaggio spirituale, annullare l'io. Forse è vero, però......
L'io è il bastone che ci permette di muoverci in questo mondo, eliminarlo vuol dire non avere più un mezzo per misurare il mondo esterno, e forse anche interno. Forse il concetto è quello di non lasciare che l'io prenda il comando della nave e navighi per conto suo, dimenticando il passeggero che è sulla nave. La rotta è del passeggero, al Capitano spetta solo di seguirla. Il Capitano conosce la nave, conosce l'equipaggio, sa come navigare. Come può il passeggero che nulla sa di navi e mari attraversare l'oceano della vita? L'io dovrebbe essere riportato a svolgere i propri compiti, ed il passeggero dovrebbe farsi vedere ogni tanto. Passeggero e capitano dovrebbero essere consapevoli l'uno dell'altro per una buona traversata. Sto facendo confusione? Voi come la pensate? Ciao Mary |
19-02-2006, 09.51.22 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
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Citazione:
mia cara si arriva ad un punto in cui il passeggero e l'Io divengono uno nel senso che non occorre più che il capitano dia ordini o disposizioni, ma le due volontà coincidono a tal punto e sono talmente direzionate verso il maggior bene possibile....... per alcuni sono attimi di pura trascendenza, per i santi sono il "fiat voluntas Dei", è il vero annullamento del piccolo io un pò una "MORTE IN TERRA" PER RISORGERE OVVIAMENTE... perch+ dopo ogni morte c'è una resurrezione. |
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20-02-2006, 22.08.50 | #7 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
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La sentenza finale.
Salve,
la sentenza finale di krishnamurti e di tutti gli altri Buddha e Cristi: "Quando c'è l'io non c'è Dio, e quando c'è Dio non c'è l'Io" pertanto morire(da vivi) equivale a essere Dio. E il bello è che questo è il vero significato di Passione,Morte e Resurrezione. Vi immaginate l'intelligenza di coloro che intendono questo come un fatto storico:è come dire che le volpi parlano e mangiano uva. Sarvavedantasiddhantasarassang raha. Kant. |