Comincio col presentarmi...
mi chiamo Flavio e ho scoperto da poco la possibilità di scambio di riflessioni appunto in riflessioni.it... Mi racconto un po': sono sposato da poco con una "principessa" dagli occhi a mandorla e sono tuttora in Cina per completare un lavoro che dura da poco più di un anno. Ho festeggiato da pochi giorni il mio 31° compleanno con i miei colleghi e mia moglie quasi in contemporanea con l'arrivo del nuovo anno del "cane" e grazie all'allentamento della tensione lavorativa dovuta alle festività ho potuto placare, attraverso una piccola ricerca attraverso internet, una curiosità che mi portavo dietro da un po' di tempo. Si tratta della tecnica del "qi gong" (pron.: ci gan) ossia lavoro (gong) con l'energia (qi); tecnica meditativa millenaria che basa sulle teorie della medicina tradizionale cinese e sul Tao (Ying/Yang). Placata un po' la mia sete di nozioni e tecniche mi sono detto perchè non provare e non appena sono riuscito a reperire un piccolo video didattico, mi sono messo all'opera... Se fate una piccola personale ricerca non ci sarà nessun sito o documento che vi controindichi questa tecnica a parte quello di praticarla con oculata attenzione alla posizione, al respiro e alla frenesia della vostra mente... La parte positiva del tutto ve lo posso accennare anch'io: concentrazione, equilibrio e obbietivo ambito da tanti, contatto con l'armonia del mondo o con quella che viene chiamata "forza vitale universale" a patto che questa forza, raccolta dalla terra, non venga usata come potrà venire in mente a molti contro la forza vitale stessa ossia tentando di controllare o dominare il prossimo o di saltare da un grattacielo ad un'altro come in Matrix...
Un bacio all'Italia e mi aspetto numerosi commenti.

Flavio

mi sembra molto simile ad "altre tecniche" lette.
il problema (in tutto) sta sempre nell'Ego umano...
ossia nella distorsione che se ne fa

"Il principio è il criterio della tecnica; la tecnica è la misura del principio; se i principi non sono corretti, la tecnica non è giusta, se la tecnica non funziona, i principi non sono chiari". La tecnica deve essere al servizio dei principi, deve uniformarsi ai principi.

Tecnica:
"per attraversare il fiume serve la barca, giunti sull’altra riva non serve più".

se alla base c'è EGO qualsiasi "tecnica" è errata
se alla base c'è IO qualsiasi "tecnica" è corretta.
E l'IO a trascendere.
Pertanto più che a un metodo (tecnica) sarebbe utile connettersi all'IO.
"puoi essere il più grande degli scienziati, ma senza amore non sei nulla"

ciao

Caro turaz... mi fa molto piacere che tu abbia preso a cuore questo mio tentativo di avvicinamento ad una qualsiasi tecnica di meditazione e ti ringrazio del suggerimento... anche se a vedere quello che proponi sembra basato su cose lette o già discusse e per niente vissute sulla tua propria pelle... Voglio dire: ho già abbastanza mie teorie da dover distruggere per poter appunto raggiungere quello che tu chiami "io" e che io chiamo forza o "qi"... Sono daccordo con te quando dici che questo percorso ha senso se alla base c'è l'io, ma come fare se questo non l'abbiamo ancora raggiunto? Ecco che comunque penso che sia determinante partire da quello che si ha, ossia se quello che si crede l'io equivale al nostro Ego ecco che è importante partire da lì e comprenderne le dinamiche e distruggerle assieme alle sue teorie...
Grazie Turaz.

Dici "la parte positiva del tutto ve la posso accennare pure io"
E ne conosci una parte "negativa"? (non mi interessano i siti... se ne leggono di schiocchezze in giro...)
O meglio, riformulando la domanda: "hai provato ad investigare su "eventuali" parti negative?

Considera però che qualsiasi metodo (o tecnica) può essere molto utile all'inizio del cammino, quando ancora non c'è la capacità di connettersi direttamente con l'IO.
E l'imparare a distinguere quelle giuste da quelle errate è un grande passo avanti.

errate o giuste per "te"... perchè non ne esiste una "errata" di per se se a muoverti è l'IO.
Ogni cosa fatta o tecnica seguita in funzione dell'IO ha un significato differente.
E' l'IO che permette di "superare" le distinzioni tra "migliore e peggiore" in un certo senso andando oltre la teoria degli opposti

Si, errate o giuste per se stessi.

Perchè il cammino di ognuno di noi è unico.

Cari amici, mi fa piacere come la discussione si sia arricchita e sono contento di aver trovato finalmente un così forte e non-violento metodo di confronto... e finalmente la mia testolina può cominciare a ragionare e non rosolarsi come credo abbia fatto fino ad ora...
Ovviamente parto da Uno visto che a turaz credo di aver già risposto: un difetto su questa tecnica io l'ho elencato e aimè anche sperimentato che però non sta nella tecnica in sè in quanto deriva dalla distorsione che (e cito turaz) l'ego ne fa, ossia l'uso dei frutti, che questa pratica dona, contro la propria etica e quella dell'altro.
E' un po' come dice Donatella solo che non ci sono a mio avviso tecniche giuste o sbagliate ma solo modi giusti o sbagliati di affrontarli, appunto come dice turaz nel messaggio appena seguente concluso benissimo ancora da Donatella.
Baci...
Flavio.