Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Spiritualità
Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali


Vecchio 08-02-2006, 10.47.59   #11
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
perfettamente ottavio.
ma non usare la parola "costretta" che suona male.
non è una "costrizione". E' una bellissima opportunità per l'uomo
la dualità è stata creata per rendere l'uomo "consapevole" di essere lui stesso un essere creatore di luce

"fatti a immagine e somiglianza"

ciao

Ultima modifica di turaz : 08-02-2006 alle ore 10.50.01.
turaz is offline  
Vecchio 09-02-2006, 00.57.25   #12
krjisoul
frequentatore abituale
 
L'avatar di krjisoul
 
Data registrazione: 03-02-2006
Messaggi: 145
Citazione:
Messaggio originale inviato da ottavio3
Quindi l'umanità è stata costretta dal divino a vivere permeata da questa dualità affinchè possa comprendere appieno la grandiosità della creazione, il che è possibile con il raggiungimento dell'equilibrio assoluto all'interno di questa dualità... ho capito bene?

Se seguiamo la filosofia del Tao è proprio così, anche se non penso, concordo con Turaz, che l'uomo sia stato "costretto" dalla divinità a questa scelta, ma piuttosto, essendo in principio anche l'uomo un essere divino, al momento della sua caduta ha creato egli stesso la dualità, e qui entra in scena il Demiurgo, ossia quel Dio "minore" che ha dato luogo alla creazione materiale, per dare la possibilità all'uomo-caduto, attraverso l'esperienza dell'incarnazione di riacquisire la conoscenza e ritrovare la via verso la luce divina, quella luce ove la dualità cessa di essere, ove il due diviene "Uno". Per la filosofia del Tao, invece, la Dualità
è assoluta , sia sul piano materiale che su quello spirituale.





Secondo un'antica leggenda Indù l'uomo che in principio era divino finì con l'abusare dei suoi potreri, e quindi Brahama decise di privarlo di questi poteri , per far sì che non potesse usarli in modo sbagliato. Decise quindi di nasconderli, ma si rese conto che non vi sarebbe stato luogo sulla terra che l'uomo non avrebbe potuto raggiungere, dalla montagna più alta fino alle profondità del mare; pensò infine che forse vi era un luogo in cui l'uomo non avrebbe mai pensato di guardare, e fu proprio lì che Brahama nascose la divinità dell'uomo: in fondo al suo cuore.


Ultima modifica di krjisoul : 09-02-2006 alle ore 01.02.23.
krjisoul is offline  
Vecchio 09-02-2006, 12.59.52   #13
tattva
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-04-2005
Messaggi: 141
Secondo gli sastra induisti:

il bene ed il male - intesi socialmente - sono connotazioni morali e pertanto effimere, transitorie.

La gradualità che esiste fra male e bene riflette la gradualità nell'accettazione di Dio.

Quindi le forme di vita esistono nel mondo materiale per effetto del libero arbitrio esercitato liberamente dalle anime (jive), e Dio le accontenta, salvo aiutarle se manifestano desiderio di tornare da Lui.

Al nostro interno c'è luce, luce divina (non umana) e può essere scoperta, ma quanto migliore è un percorso spirituale che porti alla scoperta di Dio stesso in persona!
tattva is offline  
Vecchio 09-02-2006, 13.14.25   #14
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
gli ebrei la chiamano Shekinah... o scintilla divina
ciao
turaz is offline  
Vecchio 09-02-2006, 20.32.18   #15
paperapersa
Ospite abituale
 
L'avatar di paperapersa
 
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
Citazione:
Messaggio originale inviato da turaz
gli ebrei la chiamano Shekinah... o scintilla divina
ciao
credo che con questo termine essi intendano lo Spirito Santo.La scintilla divina è la nostra piccola anima che tende alla grande ANIMA.
paperapersa is offline  
Vecchio 11-02-2006, 00.17.31   #16
krjisoul
frequentatore abituale
 
L'avatar di krjisoul
 
Data registrazione: 03-02-2006
Messaggi: 145
Se ci fosse un enorme segreto legato alla figura del Gesù storico che è stato tenuto nascosto all'umanità per duemila anni, se ora venisse svelato l'uomo sarebbe pronto per ricevere questo segreto, ponendo che potrebbe sovvertire totalmente la storia spirituale e morale del cristianesimo? Sia che l'uomo sia pronto o meno ad accettare dei cambiamenti nelle proprie certezze, è giusto che pochi uomini decidano per tutti, controllando le loro menti? Cosa è bene, cosa è male?


krjisoul is offline  
Vecchio 14-02-2006, 00.35.01   #17
krjisoul
frequentatore abituale
 
L'avatar di krjisoul
 
Data registrazione: 03-02-2006
Messaggi: 145
[quote]Messaggio originale inviato da tattva



Quindi le forme di vita esistono nel mondo materiale per effetto del libero arbitrio esercitato liberamente dalle anime (jive), e Dio le accontenta, salvo aiutarle se manifestano desiderio di tornare da Lui.


Quindi le anime avrebbero già una loro individualità, secondo gli sastra induisti? C'è una qualche filosofia che spieghi come hanno fatto le anime a staccarsi da Dio, se in principio tutto era Uno?

Azzardo una ipotesi: la luce divina è "l'Essere" uno e multiplo,
ogni più piccola particella dell'Essere, fa parte dell'Uno ma può anche esistere indipendentemente dall'Essere, e staccandosi continuerà a portare con sè la parte per il tutto, da qui la caduta,
il libero arbitrio.......


Come in alto così in basso


krjisoul is offline  
Vecchio 14-02-2006, 13.12.49   #18
tattva
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-04-2005
Messaggi: 141
[quote]Messaggio originale inviato da krjisoul
Citazione:
Messaggio originale inviato da tattva



Quindi le forme di vita esistono nel mondo materiale per effetto del libero arbitrio esercitato liberamente dalle anime (jive), e Dio le accontenta, salvo aiutarle se manifestano desiderio di tornare da Lui.


Quindi le anime avrebbero già una loro individualità, secondo gli sastra induisti? C'è una qualche filosofia che spieghi come hanno fatto le anime a staccarsi da Dio, se in principio tutto era Uno?

Azzardo una ipotesi: la luce divina è "l'Essere" uno e multiplo,
ogni più piccola particella dell'Essere, fa parte dell'Uno ma può anche esistere indipendentemente dall'Essere, e staccandosi continuerà a portare con sè la parte per il tutto, da qui la caduta,
il libero arbitrio.......


Come in alto così in basso




L’ipotesi che fai mi pare plausibile, sicuramente la particella (la jiva) porta con sé “la parte per il tutto” (Param atman).

Comunque la questione (lo “stacco” della jiva da Dio) è molto dibattuta: l’interpretazione vaishnava individua, sulla scorta degli sastra, una zona “tatastha”, cui corrisponde un’energia specifica di Dio, che è intermedia fra il mondo materiale e quello spirituale, non ha una sua costituzione specifica ma è determinata dagli influssi materiali o spirituali, sarebbe paragonabile al bagnasciuga di una spiaggia: né acqua né terra, ma tutti e due.

Le jive (…anime in sostanza) che si “incarnano” in quella zona, non sono mai nate (esistono eternamente) ma possono interrompere quello stato di esistenza. La questione assume aspetti anche paradossali, perché in sostanza è solo parzialmente riducibile a logica, stante la particolare natura intermedia della jiva.
tattva is offline  
Vecchio 14-02-2006, 23.57.00   #19
krjisoul
frequentatore abituale
 
L'avatar di krjisoul
 
Data registrazione: 03-02-2006
Messaggi: 145
Citazione:
Messaggio originale inviato da tattva
L’ipotesi che fai mi pare plausibile, sicuramente la particella (la jiva) porta con sé “la parte per il tutto” (Param atman).

Comunque la questione (lo “stacco” della jiva da Dio) è molto dibattuta: l’interpretazione vaishnava individua, sulla scorta degli sastra, una zona “tatastha”, cui corrisponde un’energia specifica di Dio, che è intermedia fra il mondo materiale e quello spirituale, non ha una sua costituzione specifica ma è determinata dagli influssi materiali o spirituali, sarebbe paragonabile al bagnasciuga di una spiaggia: né acqua né terra, ma tutti e due.

Le jive (…anime in sostanza) che si “incarnano” in quella zona, non sono mai nate (esistono eternamente) ma possono interrompere quello stato di esistenza. La questione assume aspetti anche paradossali, perché in sostanza è solo parzialmente riducibile a logica, stante la particolare natura intermedia della jiva.


Fammi capire, il paradosso sta nel fatto che se il "tatastha" è una zona intermedia, le anime "jive" che si incarnerebbero in questa zona sono a metà tra lo spirito e la materia? ma se queste anime non sono mai nate, in che senso si incarnano? Forse come materia meno densa di quella che noi percepiamo?







krjisoul is offline  
Vecchio 15-02-2006, 00.40.27   #20
Uno
ospite sporadico
 
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
Citazione:
Messaggio originale inviato da krjisoul
Quindi le forme di vita esistono nel mondo materiale per effetto del libero arbitrio esercitato liberamente dalle anime (jive), e Dio le accontenta, salvo aiutarle se manifestano desiderio di tornare da Lui.

Quindi le anime avrebbero già una loro individualità, secondo gli sastra induisti? C'è una qualche filosofia che spieghi come hanno fatto le anime a staccarsi da Dio, se in principio tutto era Uno?

Azzardo una ipotesi: la luce divina è "l'Essere" uno e multiplo,
ogni più piccola particella dell'Essere, fa parte dell'Uno ma può anche esistere indipendentemente dall'Essere, e staccandosi continuerà a portare con sè la parte per il tutto, da qui la caduta,
il libero arbitrio.......

Ti posso raccontare un "segretissimo"? Tanto ormai dicono che nell'era dell'acquario verrà fuori tutto... e comunque in internet si dice di tutto e anche questa può essere presa per panzana colossale

Le anime sono l'effetto dell'individualità e non la causa o qualità... ne consegue che non tutti (anzi pochi) hanno un'anima ben formata e completa, ne consegue anche che tutt'ora pochi sono "staccati" da Dio... capirai che il legame è molto forte... immagina un genitore che aspetta che sei adulto per lasciarti andare...
Ma a noi piace sempre vedere le cose al contrario di come le vede Dio

P.s. ho virgolettato "staccati" perchè in realtà ciò significa solo acquisire indipendenza dalle sue regole (libero arbitrio) nei limiti della nostra maturità... non intendo uno stacco fisico

P.s.2. quelle intermedie sono quelle ancora in gestazione

p.s.3. stasera ho scritto troppe cose che non interessano a nessuno e sarà meglio che mi prenda una pausa
Uno is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it