leggendo questo vangelo mi sono imbattuta in un loghion e ne sono rimasta colpita....lo trovo molto ermetico ..quasi inaccessibile alla mente umana...di estrappolare la verità più profonda.....
qualcuno è riuscito a sviscerarne il contenuto?


loghion 22

- Gesù vide alcuni neonati che succhiavano il latte e disse ai suoi discepoli: «Questi piccoli che suggono il latte sono simili a coloro che entrano nel Regno». Essi allora domandarono lui: "Se saremo come questi poppanti entreremo nel Regno?". Gesù rispose loro: «Quando farete di due cose un'unità e farete sì che l'interno sia come l'esterno e l'esterno come l'interno, e l'alto come il basso, e quando farete del maschio e della femmina un unico essere sicché non vi sia più né maschio né femmina, e quando farete di due occhi unità di occhio, e metterete una mano in luogo di una mano, un piede in luogo di un piede, un'immagine in luogo di un'immagine, allora troverete l'entrata del Regno-

"il dentro come il fuori... il fuori come il dentro"...

E' chiara la dimensione della non-dualita' nella quale il Cristo dimorava.

Ci mancava pure che scrivevi che ti sei imbattuta in un loghion che non hai mai letto prima d'ora...
per farmi capire quanto breve è la memoria delle persone...



https://www.riflessioni.it/forum/show...o&pagenumber=3
(quarto messaggio...)


Elia

non capisco la tua polemica....cosa vuoi arrivare a dire...che sono una smemorata?...
certo che l'avevo già letto insieme a altri loghion.. ma in modo molto superficiale.....
stamani l'ho riletto con attenzione e mi domandavo il significato ...e trovare qualche spunto in più.
ciao

Gesù ci chiede di superare sia il dualismo che l’individuazione perché entrambi distorcono la percezione autentica delle “essenze”. Da adulti si cede spesso ai condizionamenti esterni accettando e facendo propri concetti come diversità, distaccamento, divisione, disuguaglianza. Gesù mira a farci tornare, da adulti, allo stato di purezza percettiva simile a quello dei neonati, di decondizionarci, per rientrare in armonia con l’essenza originaria di cui abbiamo perduto ogni traccia e da cui proveniamo, ed essere fuori come siamo dentro, l'interno sia come l'esterno.
Perciò è necessario tornare puri, “rinascere”, come un neonato mentre si abbandona alla poppata dal seno materno. Dobbiamo far cadere la maschera, ritrovare l’autenticità, aprire le porte alla realtà incondizionata. I condizionamenti che ci portiamo dentro formano un’immensa barriera che s’è frammessa fra il neonato che è in noi e la Fonte, in altre parole il nostro vero “IO”. Questa barriera, EGO, deve essere abbattuta. A causa di ciò abbiamo stravolto la nostra vera natura, diventando ipocriti, insensibili, incapaci di afferrare sia l’essenza intima di ogni cosa sia i profondi significati che caratterizzano ogni evento.
Nel momento in cui succhia il latte dal seno materno, il neonato diventa un’unica cosa con il seno stesso (indiscussa fonte di nutrimento), e, non ancora travolto dai condizionamenti che caratterizzano le convinzioni dell’adulto, sente una sola forte attrazione verso l’autentica Fonte che per lui rappresenta il Tutto. A questa fonte si affida e si aggrappa con abbandono totale, ad essa si unisce e si fonde. Il neonato è ancora integro, incontaminato, e nella sua purezza non esiste ancora alto e basso, interno, esterno, uomo, donna, né alcun'altra differenza. Egli avverte solo la Fonte, l’Amore… che è il Tutto di cui fa parte.
“Se non ritornerete come bambini, non entrerete nel Regno dei Cieli”.

Ciao

[quote]Messaggio originale inviato da Sweet Cat
[b]leggendo questo vangelo mi sono imbattuta in un loghion e ne sono rimasta colpita....lo trovo molto ermetico ..quasi inaccessibile alla mente umana...di estrappolare la verità più profonda.....
qualcuno è riuscito a sviscerarne il contenuto?


loghion 22

- Gesù vide alcuni neonati che succhiavano il latte e disse ai suoi discepoli: «Questi piccoli che suggono il latte sono simili a coloro che entrano nel Regno». Essi allora domandarono lui: "Se saremo come questi poppanti entreremo nel Regno?". Gesù rispose loro: «Quando farete di due cose un'unità e farete sì che l'interno sia come l'esterno e l'esterno come l'interno, e l'alto come il basso, e quando farete del maschio e della femmina un unico essere sicché non vi sia più né maschio né femmina, e quando farete di due occhi unità di occhio, e metterete una mano in luogo di una mano, un piede in luogo di un piede, un'immagine in luogo

di un'immagine, allora troverete l'entrata del Regno-


Salve,
invece di chiacchierare vediamo in pratica come funziona quel loghion.
Domanda:"Io e te siamo in due?"

Shalom.

Kant.

Scusa, non era ciò che volevo dire...
Sono in realtà miei problemi personali che si materializzano qua in rete e vanno a colpire i soliti ignoti...
Perdonami... fai finta di nulla...


Per avere una visione corretta di Tommaso, sarebbe opportuno analizzare prima la dottrina platonica...
Perché se no difficilmente si può intuire cosa contiene il testo...

Eccoti qua il commento di Craveri proprio su questo passo:

È l'esemplificazione del riassorbimento della realtà fenomenica in Dio, secondo la dottrina platonica: quando al posto di ogni occhio, mano, piede corporeo vi sarà un occhio, una mano e un piede, pura "immagine" ideale, si sarà tornati nell'iperuranio, congiunti con la divinità, nella cui mente tutte queste apparenze hanno la loro vera realtà.
Più grossolanamente 1Cor. XV 38, 40, 44 parla di "corpo spirituale" e "corpo terrestre", accettando la creazione in senso biblico.

Sappi ad ogni modo, che questa è una delle tante interpretazioni presenti... e che lo stesso Craveri afferma che la sua di interpretazione è discordante con quella di personaggi come Guillaumont, Puech, Doresse, ecc., tutte persone che hanno studiato e analizzato questo vangelo scoperto di recente...
Si è insomma ancora assai lontano da un'opinione comune che associa il parere dei più...

Spero di non aver scritto arabo,
un saluto...

Al-Khabîr

Salem aleikum


Elia

ciao Sunday..

uscire dall'ego per entrare nell'Io....o regno di Dio..quindi

ma secondo te e altri del forum....
qual'è la molla interiore che spinge una persona a ricercare Dio dentro di sé?
puo essere solo dettato dal bisogno di nutrirsi?dal desiderio di conoscere Dio dentro di se o scintilla divina?
per esperienza ho visto persone che spinte da tutto cio sono rimaste abbagliate da un luce che in fondo luce non è...
come dici tu...bisogna rinascere...ma cosa implica questa rinascita...qul'è il percorso che bisogna fare?

...e stavolta hai colpito me...va be nn importa...gia dimenticato!!!

la filosofia platonica???? non mi porterebbe da nessuna parte..
..