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17-01-2006, 21.38.44 | #232 |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-10-2005
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Infatti gli algoritmi di compressione sono estremamente potenti per i file di testo puri. Dove l'informazione è estremamente poco variata( per quanto diversi blocchi di simboli si ripetono più o meno continuamente).
Dunque chiunque sia stato, sapeva cosa fosse un indirizzo di memoria, il che ci porta a supporre che avesse capacità di astrazione molto elevata, ora il punto è aveva cognizione di tale capacità o l'ha usata senza averne cognizione? Per chi crede che tale caratteristica sia comprensibile sono a livelli molto elevati di informatica, devo dare una delusione, il semplice utilizzo di un gioco come la battaglia navale, può far sviluppare questa capacità. Pensateci bene delle coordinate, il mare e l'acqua. Basta solo riportare le posizioni dei segmenti in maniera sequenziale aggiungendo un'unica informazione che le coordinate in grigio sono navi e quelle in blu mare. Ora io riesco a rappresentare una cosa complessa come delle navi in mare(un informazione di mole elevata) con due colori (un semplice bit) e delle posizioni, inoltre posso comprimere aggiungendo un byte in codifica che indichi il tipo di nave la prima coordinata e la lunghezza si può con un bit e tre byte rappresenterò un'informazione cosi' complessa come la posizione, il tipo, la lunghezza di una nave in mare. Cito questo esempio per far capire che la codifica losyless non è cosi' poco comune come si crede. Scrivere programmi in C anche senza sapere niente in termini di compressioni è facilissimo., L'unico punto della questione è che devi aver chiaro che vuoi comprimere l'informazione. Quindi a mio giudizio i passi da chiarire sono: Come aveva cognizione della compressione(o meglio come aveva sviluppato senso astratto cosi' elevato); Perchè ha compresso l'informazione, forse per rendere più facile la sua memorizzazione?(cosa comune dato che riducendone lo spazio e più facile conservarla, ora se prima la cosa era orale, il vantaggio è notevole); Perchè ha scelto un sistema piuttosto che un altro, non credo che sia a casaccio, dato che l'algoritmo riflette spesso la mentaltà di chi lo crea(esistono modi diversi per fare la stessa operazione) Perchè ha lasciato il compresso, senza la chiave per decomprimerlo, non ha senso a meno che non si voglia che altri sbircino(pensate a un file, che non volete venga aperto, tutto lo possono guardare ma nessuno lo può aprire): mah..... |
19-01-2006, 08.32.05 | #233 | |
Ospite abituale
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Citazione:
Bene, come dice giustamente NEXUS6, la scienza parte sempre da ipotesi. Naturalmente queste ipotesi possono essere smentite o confermate dall’esperienza e nel caso di adeguate conferme sperimentali l’ipotesi diventa Teoria scientifica. Facciamo allora un piccolo esempio “storico” Galileo fece molte ipotesi geniali, tra cui quella della costanza dell’accelerazione di gravità. Naturalmente lui, “padre” della scienza moderna, non si fermò di certo ad una semplice ipotesi, ma cercò serie conferme sperimentali, trovando però numerosi ostacoli da superare.. difatti sapeva molto bene che per essere significativo, l’esperimento doveva essere necessariamente ripetibile, costante nei risultati, pubblico e confermabile da altri scienziati, cioè un metodo sperimentale che differiva molto dall’esperienza aristotelica, e anche dalle note “arti” di maghi ed alchimisti dell’epoca. A tal proposito, il celebre esperimento sulla caduta dei gravi che lui fece dalla torre di Pisa, può dare una giusta idea del metodo scientifico : Galileo voleva confutare proprio l’ipotesi aristotelica che riteneva la velocità di caduta di un corpo proporzionata alla massa. Al contrario, lui aveva ipotizzato, e quindi sosteneva, che due corpi di massa diversa cadendo, in assenza dell’influenza dell’aria, mantengono una velocità identica e costante, cioè indipendente dalla massa. L'esperimento ideale sarebbe stato quello di provare la caduta dei due oggetti di massa diversa in situazione di vuoto, cosa però impossibile da realizzare ai suoi tempi. Galileo non si fermò davanti a questi ostacoli e fece cadere insieme due biglie, una molto più pesante dell’altra. Ebbene, l'esperimento provò l’ipotesi di Galileo e confutò quella di Aristotele. Infatti, anche se le due biglie non toccarono terra insieme (la biglia più pesante toccò il suolo per prima) la seconda lo toccò comunque pochi istanti dopo, in totale contraddizione con l’ipotesi aristotelica, secondo cui la biglia più leggera avrebbe dovuto ritardare molto, ma molto di più. In pratica la seconda biglia fu rallentata solo dall'influenza dell'aria, che frenava la sua caduta più di quanto non lo facesse con la biglia di massa maggiore. Questo fatto fu confermato poi da Newton, che potendo usare le prime macchine pneumatiche, rifece gli stessi esperimenti di Galileo riducendo di molto l’influenza dell'aria. In pratica Newton mostrò che in una simile situazione (tubo di Newton) tutti i corpi cadevano con la stessa accelerazione confermando così l'ipotesi di Galileo. Altro classico esempio di conoscenza scientifica ottenuta col metodo galileiano è il principio di inerzia, il quale afferma che un corpo in movimento, in assenza di forze esterne, si muove a velocità costante (detto in parole povere…) È bene notare che queste fondamentali teorie scientifiche di Galileo sono state “superate” in seguito da altre teorie, in particolare dalla teoria della relatività, che ha dimostrato che le teorie galileiane sono valide solo per velocità molto inferiori a quella della luce. Mi fermo qui, anche se è solo un piccolo cenno, ma sufficiente per far capire anche ai non esperti l’essenza del metodo scientifico moderno che ha come “padre” proprio Galileo. Desidero però sottolineare il fatto che eventuali, successivi, “miglioramenti” di teorie scientifiche, come il famoso caso della relatività rispetto alle teorie galileiane, non intaccano minimamente la credibilità, nè tantomeno la scientificità, del metodo iniziale. BENE ORA PASSIAMO A ME Prima di parlare delle mie ipotesi e verifiche sperimentali, faccio una “premessa fondamentale” che riguarda la Lingua Ebraica. Chi conosce veramente la sua storia, sa che è l’unica Lingua al mondo che, grazie alla sua morte ed incredibile resurrezione ai nostri giorni, è rimasta “immune” dalla corruzione dei millenni. E quindi è l’unica Lingua dell’Antichità “dotata” anche di un “vocabolario moderno” Le mie ipotesi sono queste L’inizio del Testo Originale Biblico, pur essendo leggibile, è in realtà un file iper-compresso con raffinate tecniche informatiche. Pertanto non può essere stato scritto da esseri umani, ma solo da un’Intelligenza infinitamente superiore ed esterna all’umanità, che si è servita nei secoli di uomini solo come “matite viventi”. Le verifiche sperimentali, ovviamente ripetibili da chiunque, che propongo consistono nel confronto tra questo Testo Originale Biblico e qualsiasi altro testo umano, scritto in qualsiasi lingua, realizzabile o già esistente. Se non è possibile trovare altri testi che abbiano caratteristiche linguistico-numeriche paragonabili a quello Biblico, la mia ipotesi risulta pienamente confermata. AGGIUNGO ANCHE QUALCHE DETTAGLIO IMPORTANTE 1- lo studio è limitato ai primi 5 Libri Biblici (Torah) e si ritiene ininfluente se i successivi Libri Biblici abbiano anch’essi le proprietà dei primi 5 oppure no. 2 – si considera il Testo Originale della Torah, maggiormente diffuso, identico a quello ricevuto da Mosè e dai suoi collaboratori. E questo anche in considerazione dell’estrema cura e venerazione con cui il Popolo Ebraico in ogni epoca Lo ha ricopiato 3 – si considerano ininfluenti ai fini della ricerca le microscopiche differenze di qualche lettera trovate da archeologi in alcune copie della Torah non-ortodosse 4 – per i calcoli si usa come corrispondenza lettera-numero quella usata normalmente da millenni (unità, decine e centinaia) e tutte le altre possibili, secondo una logica spiegata a parte 5 – inizialmente vengono analizzate solo le prime 28 Lettere (primo versetto), che oltretutto sono sempre le stesse anche nelle versioni non-ortodosse, senza escludere comunque ampie verifiche sull’intera Torah 6 – si confrontano alcune “proprietà linguistico-numeriche” di queste prime 28 lettere con milioni di altre frasi scelte a caso dal computer per verificare fino a che punto sono improbabili 7 – si verifica se è possibile costruire con l’aiuto del computer frasi di significato non assurdo e grammaticalmente corrette aventi però “proprietà numeriche” ugualmente improbabili SALTO ALTRE CONSIDERAZIONI E ARRIVO ALLA CONCLUSIONE finora tutti i miei test hanno dimostrato che l’ipotesi è vera e cioè non è possibile trovare altri testi umani che abbiano caratteristiche linguistico-numeriche paragonabili a quello Biblico solo a titolo d’esempio posso citare http://www.logonomics.it/Prove/Allegato_IT.pdf http://www.otherbiblecode.com http://www.biblemaths.com/ inoltre faccio notare che una sofisticata tecnica di compressione non è compatibile con i tempi biblici… PS IL RAFFREDDORE NON MI DA' TREGUA MA HO DECISO DI RISPONDERTI LO STESSO.. Ultima modifica di Paolo Marra : 19-01-2006 alle ore 08.39.37. |
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19-01-2006, 09.17.29 | #234 |
Ospite abituale
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Veramente notevole ingegnere...veramente notevole!
Non ho le capacità per giudicare un simile operato e difficilmente penso troverai qualcuno che riuscirà a cambiarti numeretti e compressioni secondo logica matematica... Vero? Lo dimostrano le innumerevoli discussioni che hai creato partecipando negli ultimi mesi a tutti i forum esistenti sul web... Non ho quindi gli strumenti utili per argomentare la tua sensazionale scoperta...però una domanda te la voglio fare lo stesso: - chi mi dice che non sei partito dal risultato che volevi ottenere? |
19-01-2006, 09.37.27 | #235 | |
Ospite abituale
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Citazione:
il test effettuato sul Nome Elohim http://www.logonomics.it/Prove/Allegato_IT.pdf infatti lo preciso prima del test, non si sta cercando ciò che si vuole trovare, ma un fenomeno numerico che realmente è presente in quella sequenza di caratteri ma assente in tutte, ripeto in tutte le sequenze di caratteri che esistono al mondo... lì vedi in modo incontestabile che c'è "un'intelligenza esterna" che stabilisce l'ordine esatto delle lettere... Ultima modifica di Paolo Marra : 19-01-2006 alle ore 09.38.48. |
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19-01-2006, 10.09.56 | #237 |
Ospite abituale
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Bene...o quasi.
Avrei un'ultima domanda, poi ti lascio discutere con chi ha una concezione filosofica da scuola pitagorica...e la mia non è tale. Prendi in considerazione le 28 lettere del primo versetto e le associ a determinati valori numerici descritti in una pagina che nel documento inviatomi non c'è. Vorrei comprendere la logica corrispondente tra le lettere e i valori numerici che tu hai attribuito. Mi servirebbe la pagina 30... Grazie. Ciao. |
19-01-2006, 10.28.16 | #239 | |
Ospite abituale
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Citazione:
se ti riferisci alla celebre sezione aurea --> http://it.wikipedia.org/wiki/Sezione_aurea indicata abitualmente con la lettera greca phi la risposta ¨¨ NO sii + preciso grazie Paolo |
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