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Data registrazione: 01-04-2002
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Religione o Cristo?
CRISTO È QUALCUNO DA CONOSCERE E DI CUI FIDARSI
Cristo è più che un sistema religioso, tradizione, o credenza: è una persona che conosce i nostri bisogni, è sensibile alla nostra sofferenza, e simpatizza con la nostra debolezza. In cambio della nostra fiducia in Lui, ci offre di dimen-ticare le nostre colpe, di intercedere per noi e di presentarci al Padre. Ha pianto per noi, è morto per noi ed è risorto dalla morte dimostrando che Egli è tutto quello che ha dichiarato di essere. Trionfando sulla morte, Egli ci ha mostrato che davvero può salvarci dai nostri peccati, vivere la Sua vita sulla terra attraverso di noi, e infine portarci sicuramente in cielo. Egli offre Se stesso come un dono a chiunque confiderà in Lui. (S. Bibbia, Vangelo di Giovanni 20:24-31)
LA RELIGIONE È QUALCOSA DA CREDERE E PRATICARE
La religione è credere in Dio, frequen-tare la chiesa, imparare il catechismo, essere battezzato, e ricevere la comunio-ne. La religione è tradizione, riti, cerimonie, è apprendere la differenza tra il bene e il male. Religione è leggere e imparare a memoria la Scrittura, offrire preghiere, dare ai poveri, e celebrare le solennità religiose. Religione è cantare nel coro, assistere i poveri, e fare penitenza per i peccati commessi. Religione è qualcosa che i Farisei praticavano, il loro amore per la Scrittura, i capi spirituali conservatori ed esclusivisti che presero in odio Cristo tanto da invocare la Sua morte. Essi Lo odiarono non solo perché Egli infranse le loro tradizioni allo scopo di aiutare veramente le persone (S. Bibbia, Vangelo di Matteo 15:1-9) ma perché attraverso la loro religiosità vedeva il loro cuore.
LA RELIGIONE NON CAMBIA IL CUORE
Gesù paragonò i religiosi Farisei ad un gruppo di lavapiatti che puliscono l'esterno e lasciano sporco l'interno di una coppa.
Egli disse: " Voi farisei vi preoccupate di pulire la parte esterna del bicchiere e del piatto, ma all'interno siete pieni di furti e di cattiverie. Stolti! Dio non ha forse creato l'esterno e l'interno dell'uomo?" (S. Bibbia, Vangelo di Luca 11:39-40). Gesù sapeva che una persona può cambiare la propria immagine senza cambiare la propria condotta (S. Bibbia, Vangelo di Matteo 23:1-3). Egli sapeva che credenziali e cerimonie religiose non possono cambiare il cuore di una persona. Egli disse a Nicodemo, uno tra le più alte autorità religiose di allora che se una persona non è "nata di nuovo" per opera dello Spirito, non può vedere il Regno di Dio (S. Bibbia, Vangelo di Giovanni 3:3). Eppure da quel giorno fino ad ora, tanti tra i più religiosi nel mondo continuano a dimenticare che se la religione può curare l'apparenza esteriore, soltanto Cristo Gesù può cambiare il cuore delle persone.
LA RELIGIONE GONFIA LE MINUZIE
Gesù disse ai religiosi formalisti che avevano la mania dei dettagli: "Guai a voi, farisei, che offrite al tempio persino la decima parte delle piante aromatiche, come la menta e la ruta, e perfino di tutti gli ortaggi, ma poi trascurate la giustizia e l'amore di Dio. Queste sono le cose da fare, senza trascurare le altre" (S. Bibbia, Vangelo di Luca 11:42). Gesù osservò la nostra tendenza a farci delle regole ed a concentrarci sul comporta-mento "moralmente corretto" piuttosto che porre attenzione al più importante perché cerchiamo di essere cosi giusti. Giacché i Farisei avevano grande conoscenza della dottrina giungevano alle sue logiche conclusioni, così dimenticavano che a Dio non interessa quanto conosciamo, mentre Egli sa quanto noi amiamo. Questo era il maggior "perché" che l'apostolo Paolo aveva in mente quando egli scrisse:"Se parlo le lingue degli uomini e anche quelle degli angeli, ma non ho amore, sono un metallo che rimbomba, uno strumento che suona a vuoto. Se ho il dono di essere profeta e di conoscere tutti i misteri, se possiedo tutta la scienza e anche una fede da muovere i monti, ma non ho amore, io non sono niente. Se do ai poveri tutti i miei averi, se offro il mio corpo alle fiamme, ma non ho amore, non mi serve a nulla" (S. Bibbia, 1 Corinzi 13:1-3).
LA RELIGIONE OFFRE L'APPROVAZIONE DEGLI UOMINI ANZICHÈ DI DIO
Gesù riservò la Sua critica più dura a quei religiosi che usavano la propria reputazione spirituale per ottenere attenzioni e onori. A tali religiosi Gesù disse: "Guai a voi, farisei, che desiderate occupare i posti d'onore nelle sinagoghe ed essere salutati sulle piazze" (S. Bibbia,. Vangelo di Luca 11:43). Allora, parlando ai Suoi discepoli, Egli disse dei Farisei:" Tutto quel che fanno è per farsi vedere dalla gente. Sulla fronte portano le parole della legge in astucci più grandi del solito; le frange dei loro mantelli sono più lunghe di quelle degli altri" (S. Bibbia, Vangelo di Matteo 23:5). Gesù vide chiaramente nella pratica della religione, che ritiene le opinioni e le attenzioni degli uomini più importanti e appetibili della approvazio-ne di Dio.
LA RELIGIONE CI RENDE IPOCRITI
Gesù disse:"Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza accorgerse-ne!" (S. Bibbia, Vangelo di Luca 11:44). Che cosa sembra meglio di essere ben vestiti, di frequentare la chiesa, e fare ciò che ci distingue come persone perbene, timorate di Dio? Tuttavia quanti studiosi religiosi, ministri di culto, e fedeli seguaci rifiutano onore e incoraggiamento dalle loro mogli, l'attenzione dai propri figli e lusinghe dai loro avversari dottrinali? Gesù sapeva ciò che spesso dimentichiamo: quello che appare buono può avere un animo diabolico.
LA RELIGIONE RENDE PIÙ DURA UNA VITA GIA' DURA
Dato che la religione non può cambiare il cuore delle persone, essa cerca di controllarle con prescrizioni e aspettative che non sono sempre osservate dai religiosi legalisti che interpretano e applicano le regole. Con riferimento a questo "fattore oppressivo", Gesù disse:"Si, parlo anche a voi, maestri della legge! Guai a voi, perché mettete sulle spalle della gente dei pesi troppo faticosi da portare, ma voi neppure con un dito aiutate a portarli." (S. Bibbia, Vangelo di Luca 11:46). La religione è brava a rappresentare elevati modelli di buona condotta e relazioni, ma incapace di dare un aiuto effettivo e misericordioso a chi realizza di non aver corrisposto a quelle aspettative.
LA RELIGIONE INCLINA A INGANNARE SE STESSI
Si dice scherzando:"Io amo il genere umano è la gente che non sopporto". I Farisei misero in atto una simile idea, ma essa non era divertente. Secondo Gesù, i Farisei si vantavano di onorare e ricordare con monumenti i profeti. L'ironia è che quando essi incontravano Un vero profeta, cercavano di ucciderlo. Barclay afferma :" I soli profeti che essi ammiravano erano quelli defunti; quando essi ne incontravano uno vivo, cercavano di ucciderlo. Essi onoravano i profeti morti con tombe e memoriali, ma disonoravano quelli viventi con la persecuzione e la morte". questo è quanto Gesù considerò in Luca 11:47-51 e in un brano parallelo in Matteo 23:29-32. I Farisei così ridicolizzavano se stessi. Essi non si ritenevano assassini di profeti. I religiosi moralisti non riescono a vedere se stessi come sono: persone che Dio rigetta.
LA RELIGIONE NASCONDE LA CHIAVE DELLA CONOSCENZA
Uno dei pericoli più gravi causati dalla religione è che noi diventiamo un pericolo per noi stessi ed anche per gli altri. Ai più esperti biblisti tra i religiosi del suo tempo Gesù disse:"Guai a voi, maestri della legge, perché avete portato via la chiave della vera scienza: voi non ci siete entrati e non avete lasciato entrare quelli che avrebbero voluto." (S. Bibbia, Vangelo di Luca 11:52). I religiosi legalisti avevano sottratto "la chiave della conoscenza" distogliendo il popolo dalla Parola di Dio e dal "giusto atteggiamento interiore" con l'aggiunge-re corrette tradizioni confessionali ed aspettative non necessarie. Piuttosto che indirizzare le persone direttamente a Dio, i religiosi formalisti richiamarono l'attenzione su se stessi e sulle proprie prescrizioni. I bigotti sono convinti che le credenze e le buone azioni della loro religione riescano a produrre ciò che solo Cristo può mandare ad effetto.
LA RELIGIONE SVIA I SUOI CONVERTITI
In Matteo 23:15, Gesù disse:"Guai a voi, ipocriti, maestri della legge e farisei! Voi fate lunghi viaggi per terra e per mare, pur di riuscire a convertire anche un solo uomo: ma poi, quando l'avete conquistato, lo fate diventare degno dell'inferno, peggio di voi!" I convertiti nella religione corrono un doppio pericolo. Essi mettono un entusiasmo doppio nel loro nuovo stile di vita, e con zelo essi difendono ciecamente i loro ciechi maestri. Essi mettono tutta la loro fiducia in persone che hanno scambiato un sistema di precetti e tradizioni con la vita, il perdono, l'amore di un illimitato Salvatore. La religione è importante nel suo proprio luogo (S. Bibbia, Vangelo di Giacomo 1:26-27), ma solo quando ci indirizza a Cristo Gesù, il quale è morto per i nostri peccati ed ora offre di vivere la Sua vita attraverso coloro che credono in Lui (S. Bibbia, Lettere, ai Galati 2:20; a Tito 3:5).
Così dice l'Eterno: «Maledetto l'uomo che confida nell'uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dall'Eterno!
(Geremia 17:5)
Non confidare mai nell'uomo (nemmeno il Papa) o nelle sue dottrine umane!
DAI LA TUA VITA A GESU'!
Maurizio
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