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29-07-2005, 00.39.09 | #364 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
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Vorrei porre all'attenzione il seguente link: http://www.linux.it/~della/fallacies/
Poi, vorrei notare come la spiritualità, o il misticismo in particolare, evidentemente non serva alla tranquillità d'animo, anzi, non mitiga affatto la litigiosità (addirittura Gesù s'arrabbiò non poco contro i mercanti nel tempio, eppure di spirito ne doveva avere..). Infine, per gli interessati, che a questo punto sembrano essere tanti, ho intenzione di chiedere se è possibile aprire un thread dedicato a chi volesse parlare nel ben o nel male di me, così da poter parlare qui di altro. Per chi mi appunta il non voler affrontare le questioni, vorrei saper se questi ha voluto affrontare quelle da me aperte e rimaste inevase in diverse occasioni (quello che non posso citare nei miei post è esonerato dal rispondere, visto che il suo parere me l'ha già espresso). E più non posso dire, per ora. |
29-07-2005, 07.53.19 | #366 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
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Ricominciamo con una citazione.
"Avrò comunque raggiunto il mio scopo se le mie parole stimoleranno il dibattito e vi indurranno a raccogliere le prove che quanto affermo è falso" (Lawrence Summers, rettore dell'università Harward, in "Darwin" di questo luglio). Detto questo, "mirare la questione punto a punto", quando gli eventuali punti sollevati vengono subito lasciati cadere nel dimenticatoio dall'interlocutore, o quando questi oppone una assoluta impossibilità di soluzione ragionata tirando il ballo la legittimità (e sarebbe poco male) e la soggettivamente inattaccabile verità delle singole opinioni personali, o ancora quando si dichiara che gli esperimenti che hanno evidenziato certi fatti non si prendono in considerazione non in virtù della loro confutazione tramite analisi degli stessi o contro esperimenti dall'esito opposto, ma in virtù di una generica diffidenza verso la scienza ed i metodi da essa usati, beh, quando tutto questo entra nell'argomentazione, le possibilità per la stessa d'essere "mirata punto a punto" diventano molto più complicate (e tralascio le divagazioni più o meno polemiche o goliardiche). Qualcuno ha per caso pensato a scrivere perché la spiritualità non sarebbe un handicap per la ragione? magari descrivendo situazioni in cui la spiritualità è necessaria, dunque nelle quali è possibile considerarla almeno pari alla ragione, così confutando la mia affermazione? Perché se si sostiene l'argomento che entrambe sono necessarie si devono anche portare degli esempi. Riguardo alla mia situazione di bastian contrario, emersa così chiaramente nell'ultima serie di post: Gyta, quando anche il meno illuminato ed il peggiore degli uomini avrà spiegato scientificamente l'esistenza di una parte spirituale dell'uomo allora, e solo allora, vi crederò; o meglio, riterrò plausibile che tale modo di vedere l'uomo ha le sue giustificazioni, senza per questo sospendere ulteriori ricerche (come sembrano propensi altri quando hanno scelto a quale particolare spiritualità votarsi). Lord Kellian: non mi va di mettere in campo anche le mie aperture per non condizionare con argomenti che possono far presa sulla simpatia o sull'autorità questa discussione. Se vuoi un altro esempio simile al tuo: se lo yoga funziona non deve necessariamente essere vera la spiegazione del perché che ne hanno dato Patanjali & c., visto che loro basavano la loro spiegazione su quasi nulle conoscenze di fisiologia ed anatomia, che noi invece possediamo e che ci danno una visione più completa e coerente del detto perché. La teoria spirituale, come pure la teoria che esista sempre uno spiritello seduto sulla mia spalla sinistra è sempre possibile, altro è che sia pure dimostrabile, ed altro ancora che venga di fatto corroborata sperimentalmente. E tornando a Gyta: lo spirituale è UN linguaggio fintanto che l'opposizione a una posizione diversa permette di coalizzarne le diverse sfumature sopprimendone le divergenze e le incoerenze (come dimostrato da molti altri thread e da alcuni post più sopra, che avevo già portato alla vostra attenzione). A parte questo, perché qualcosa possa definirsi "linguaggio" dovrebbe possedere certe qualità: basarsi su un sistema di regole condivise, usare un insieme discreto di segni (un alfabeto), che permettono ad una comunità nei suoi (del linguaggio) rispetti omogenea, ecc. Caratteristiche che non mi pare la "spiritualità" abbia. L'argomento che il vero "uomo spiritualmente 'dimorante'" non sarà mai capace di fare alcunché di male è un argomento ad hoc, non vi sono mezzi per poterlo dire vero fintanto che qualcuno non avrà davvero fatto altro che del bene e nel momento in cui avrà invece del male, non lo si potrà dire falso perché si affermerà che quello non era veramente dimorante, visto che se lo fosse stato non l'avrebbe fatto. Inoltre, la chiamata all'esempio del maestro è molto meno preferibile al richiamo al metodo: cosa succede se mi voto completamente ad un maestro che vuole il mio male? in assenza di un metodo di discriminazione, sono o no perso? e quale è questo metodo? può bastare che il maestro "faccia palpitare di gioia il mio cuore" per poterlo riconoscere come buono piuttosto che cattivo? Sul benessere più completo, visto che io mi ci ritrovo ma non mi ritengo "spirituale", credo sia argomento contro la necessità dello spirituale stesso. Beh, prima di rompere troppo i cocci, lascio la discussione aperta alle controargomentazioni. Che spero, per una volta pertinenti. Ultima modifica di giovanni : 29-07-2005 alle ore 07.57.54. |
29-07-2005, 08.47.18 | #367 |
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Guarda che a non essere molto "pertinente" al tema lo sei proprio tu.. adesso! Non hai esordito con : "spiegatemi razionalmente la spiritualità" Ma hai chiesto: "Può la spiritualità essere d'inghippo alla ragione?" E sono ben 2 domande differenti! Noi abbiamo risposto alla seconda! Chi dicendo: sono due strade che possono essere complementari! Chi sostenendo: l'una non intralcia l'altra! Chi affermando :la spiritualità è alterazione della mente Chi (fuori tema!)imprecando contro le chiese e le tonache ed i buddha ed i non-buddha!! Fai una domanda chiara se desideri una risposta altrettanto luminosa! Diversamente libero di fare altrimenti! Buona Giornata! Con tutta la volontà possibile non riesco a starti dietro se non decidi una direzione e la persegui non solo nell'apparente superficie.. Così come ci sono scienziati non all'altezza del loro compito anche vi sono illuminati altrettanto rabbuiati.. ! Gyta Ultima modifica di gyta : 29-07-2005 alle ore 08.52.25. |
29-07-2005, 09.19.16 | #368 |
Utente bannato
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Riferimento dalla Viandante:
ehehhehe ma dai gio' non e' altro che la continua conferma che la via spirituale si perde nel nulla assoluto, a miliardi di eoni dalla razionalita', e non ti puoi lamentare se hai centrato il bersaglio e hai continuamente ragione... Risposta.. Immagino, Viandante, che chi possiede dunque una spiccata spiritualità e niente razionalità dovrebbe essere escluso dal sistema democratico in quanto incapace di intendere e di volere realmente. Dalle tue parole posso presupporre che l'unica ragione, la conoscenza assoluta della realtà ce l'hanno solamente le persone che ragionano e non che sentono la propria componente spirituale, essendo questa una vana perdita di tempo, meno che un esercizio intellettuale. Sbaglio? Dimmelo tu perché solamente la tua verità assoluta può porsi a termine di paragone per le mie patetiche e relative opinioni costruite su assiomi spiritualisti piu che scientifico-razionali come i tuoi. |
29-07-2005, 09.37.16 | #369 |
Utente bannato
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Riferimento da Giovanni:
1.Riguardo alla mia situazione di bastian contrario, emersa così chiaramente nell'ultima serie di post: Gyta, quando anche il meno illuminato ed il peggiore degli uomini avrà spiegato scientificamente l'esistenza di una parte spirituale dell'uomo allora, e solo allora, vi crederò; o meglio, riterrò plausibile che tale modo di vedere l'uomo ha le sue giustificazioni, senza per questo sospendere ulteriori ricerche (come sembrano propensi altri quando hanno scelto a quale particolare spiritualità votarsi). 2.se lo yoga funziona non deve necessariamente essere vera la spiegazione del perché che ne hanno dato Patanjali & c., visto che loro basavano la loro spiegazione su quasi nulle conoscenze di fisiologia ed anatomia, che noi invece possediamo e che ci danno una visione più completa e coerente del detto perché. 3.Inoltre, la chiamata all'esempio del maestro è molto meno preferibile al richiamo al metodo: cosa succede se mi voto completamente ad un maestro che vuole il mio male? in assenza di un metodo di discriminazione, sono o no perso? e quale è questo metodo? può bastare che il maestro "faccia palpitare di gioia il mio cuore" per poterlo riconoscere come buono piuttosto che cattivo? 4.Poi, vorrei notare come la spiritualità, o il misticismo in particolare, evidentemente non serva alla tranquillità d'animo, anzi, non mitiga affatto la litigiosità (addirittura Gesù s'arrabbiò non poco contro i mercanti nel tempio, eppure di spirito ne doveva avere..). Risposte 1.Il meno illuminato e peggiore degli uomini è sicuramente il non credente che non vede l'ora di dimostrare l'assenza di Dio o di qualunque realtà ultraterrena per non dover rendere conto delle proprie azioni in vita. Vedi Epicuro, Plutarco ne parla a fondo se qualcuno ha voglia di leggersi non solo quello che ha scritto il grande filosofo ma anche l'opposizione. E' facile basare la verità solo sulla propria campana. Certo che farla suonare piu forte non zittisce le altre. Quando la Scienza dimostrerà l'esistenza dello spirito saremo sicuri che quello non è spirito perché la Scienza non si occupa di esso ma dei fenomeni e non delle loro cause. 2.I maestri dello yoga non avevano conoscenze di fisiologia approfondite come il nostro Marsilio Ficino nei suoi libri de Vitae.. certo che lui si basa su osservzioni empiriche e arriva alle stesse conclusioni degli studiosi moderni su igiene, bisogno di idratazione etc. tutti basano le loro conoscenze su presupposti spirituali eppure.. funzionano.. è solo la moda di oggi che pretende di attribuire conoscenze scientifiche a questi personaggi. 3.Su questo punto sono in accordo con te, preferisco essere autodidatta o abbeverarmi a piu fonti per avere una mia opinione (cosa che non accade nell'ortodossia scientifica). 4.Chi crede ancora che la spiritualità serva alla tranquillità d'animo è illuminato come uno stoppino bagnato. Se invece siete epicurei e volete starvene spaparanzati e satolli alla ricerca del piacere in una vita vuota e priva di conoscenze (Epicuro voleva imporre l'eliminazione dello studio del mondo in quanto inutile alla felicità) allora restate pure nell'apatia totale della presunta felicità. La spiritualità (come spiegano i padri della Chiesa) è un impegno continuo e faticoso e non porta a ricompense così estreme nell'oltretomba ma ancora a momenti di gioia, fatica, contrasto etc. La spitualità è l'accettazione di sé e il raziocinio serve solamente a costruirsi opinioni utili a costruire e trasformare questo sé. Io esprimo sempre e solo il mio parere. Magari ne perdo in realismo non facendone una verità assoluta come voi ma sapete.. per quanto orgoglioso, egocentrico etc. voglio potermi guardare allo specchio la mattina e lasciare spazio anche all'opinione altrui. |