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23-07-2005, 11.18.54 | #322 |
Utente bannato
Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
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Tutto è opinione.. tutto nasce dalla fede (assiomi) e dalla ragione (i costrutti basati sugli assiomi).. Scienza e Religione sono il contrasto.. Utilità contro Salvezza. Fede (Spiritualità?) e Ragione (Raziocinio?) sono alla fine parti dell'Opinione. In tutto e per tutto personale, relativa etc. in quanto necessariamente basata su assiomi. Tanto basta?
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24-07-2005, 13.35.44 | #323 |
Ospite abituale
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Sebastiano, mi trovo costretto a ripetermi, come la mettiamo con questa mia affermazione di qualche post fa?
"se ognuno possiede la propria legittima, relativa e soggettivamente inattaccabile verità, cosa succede quando questa si scontra con la verità altrui? Se io non ho mezzi per discriminare tra le due verità, e l'esigenza contingente impone una scelta univoca, come faccio a convincere l'altro? Soluzioni: gli spacco la faccia, mi spacca la faccia, entrambi diciamo all'altro "fà un po' come ti pare" (questa via molto meno praticabile quando la verità altrui implica il calpestare i diritti a cui tengo, se ci tengo). Ora, siccome non ci si spacca la faccia reciprocamente tutte le volte che un'opinione è in ballo, né si lascia mai che tutto vada come caso vuole, evidentemente, anche a livello di epistemologia ingenua, un qualche metodo discriminatorio -oltre la pura forza fisica- deve esserci. In campo spirituale, questo metodo storicamente implica l'adesione ad una qualche forma del principio d'autorità: tale idea è vera perché l'ha detta tizio, o perché ce l'abbiamo da troppo tempo perché possa essere falsa, o altre formulazioni che lascio alla vostra curiosità ricercare." Non rispondere di fretta, che si rischia di ripetersi in troppi. |
24-07-2005, 13.46.49 | #324 |
Ospite abituale
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Cara gyta, ecco perché la spiritualità può rivelarsi un handicap: ci fa assumere come assolutamente vere cose che lo sono solo in senso relativo, mettendoci di fronte alla concreta possibilità di prendere abbagli. Certo, molte volte, guardandoci dentro troviamo risposte che sono coerenti con la realtà, ma questo non rende ogni cosa che possiamo vedere dentro di noi, ipso facto, vera. Lo specchio ci manda un'immagine che sembra reale, fintanto che non osiamo allungare il braccio per toccarla, solo allora scoprendo che non lo è. A me pare che, in molti "spiritualisti" (perdonatemi tutti per il brutto termine, che mi permette un conciso riassunto di significati), ci sia forte la tentazione di accontentarsi del riflesso, e ancora più forte la paura che allungando il braccio quel riflesso che tanto ci affascina finisca per svanire o mutare irreparabilmente di significato.
Sulla mente come arma per difendere il proprio status, pregiudizio, onore, ragione, ecc. sarebbe il caso di soffermarsi di più; l'azzardo è meno azzardato di quel che sembra. |
25-07-2005, 16.03.55 | #325 |
Utente bannato
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Giovanni, ho parlato ampiamente in vari thread di come la vedo.. probabilmente hai perso delle discussioni, con tutte quelle che ci sono in corso! L'opinione è una cosa ma la Repubblica (fondata su democrazia e giustizia) è un'altra: se ritorniamo all'epoca illuminista e alle teorie sul patto sociale, arriviamo a comprendere come l'opinione si sottometta a tale patto e porti persone in contrasto al confronto corretto (virtuoso, oserei dire).. il problema non è tanto sottomettersi o meno ad un sistema presunto oggettivo (che dà potere ai pochi) ma a creare una struttura funzionale capace di regolare i rapporti interpersonali senza degenerare in anarchia o despotismo.. la Repubblica è appunto il sistema migliore, a patto di studiarne meglio i processi e vedere l'opinione pubblica.. rimarrà sempre un margine di dissidenti, ribelli e bla bla bla ma fa sempre parte del "sistema"..
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25-07-2005, 20.04.29 | #326 |
Utente bannato
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La spiritualità non è mente.
Salve,
il grande equivoco riguardo la spiritualità è che si crede che essa sia accessibile al cervello e alla ragione. La spiritualità è al di là del cervello. Ma la visione spirituale deve essere dimostrata in modo razionale per mezzo del cervello. E spesso è più efficace trasformare la visione spirituale in modo artistico che non discorsivo. Tutto ciò che Beethoven voleva spiegare,lo ha fatto tramite le 9 sinfonie e non tramite chiacchiere. Un esempio molto semplice: chi è una persona veramente spirituale? Un vescovo o un Vasco Rossi? Io direi Vasco Rossi. I giovani non vanno al concerto di vasco Rossi per paura dell'Inferno o per paura che,se non ci vanno,non potranno avere un posto di lavoro.Ci vanno spontaneamente....e pagano. E il testo più sacro che esiste qual'è? La Bibbia o i Promessi Sposi ? Lascio a voi la risposta. Kantai ,dalla vita spirituale spericolata. |
25-07-2005, 20.36.47 | #327 |
Ospite abituale
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la spiritualità mente (verbo intransitivo)
Purtroppo noi conosciamo con il cervello, così come vediamo con gli occhi ed udiamo col le orecchie, e tutto quello che sappiamo, sia o no corrispondente al vero, lo inquadriamo in categorie o modelli mentali. Stringendo (forse troppo) possiamo dire di conoscere solo quel di cui possiamo ragionare, e di cui possiamo parlare, trasmettendolo così ad altri nello spazio e nel tempo.
Ora, siccome noi comunichiamo ed elaboriamo ciò che abbiamo in mente tramite il cervello, come possiamo comunicare ed elaborare ciò che è (meglio, sarebbe) al di là del cervello stesso? Risposta: non possiamo. Ma possiamo credere che qualcosa esista oltre il piano dell'immanenza, e costruire su questa fantasia tutto quel che ci pare, dalle fate a satana, da topolino ad allah. Ora, fintanto che con questa credenza ci si fa letteratura, o si mantiene l'equilibrio mentale, poco male. Quando su tale fittizia base si vuole intervenire nel concreto dei fatti del mondo, cominciano i problemi... Certo, esistono passioni e sentimenti, e spesso non riusciamo a spiegarceli, ma da qui a ipotizzare che tutto ciò che non riusciamo a spiegare sia vero mi pare che il salto sia davvero troppo. |
25-07-2005, 21.16.41 | #328 | |
iscrizione annullata
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cantanti
Citazione:
ogni tanto mi faccio due chiacchiere con uno di quei preti che non sta in una parrocchia ma in un ospedale con i moribondi o con i disabili mentali...e vorrebbe anche dedicarsi ai carcerati... scelta estrema la sua... la sua vocazione l'ha sentita ad un concerto di Renato Zero... si Kanta (appropriato più che mai questo diminuitivo...visto il tema...) i ragionamenti non riescono a far vibrare tutte le corde della nostra anima... |
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25-07-2005, 23.10.12 | #329 |
Utente bannato
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X Rodi.
Salve,
attento all'inganno! Io posso far del bene a migliaia di poveri,orfani e ammalati in nome dell'ateismo,o in nome di Satana o in nome del partito bolscevico.Non è detto che io debba far del bene in nome di Cristo,anzi se faccio del bene" in nome di",quel bene è un veleno. In questo mondo esistono migliaia di medici che fanno del bene in nome di nessuno e solo quel bene è puro. In un famoso dialogo radiofonico fra il filosofo inglese Bertrand Russel e il vescovo di Londra ,Russel disse: "In Africa c'è un medico che ha salvato migliaia di vite umane e si è fatto tutte le più belle negrette dei villaggi. In un altro luogo dell'Africa c'è un missionario cristiano portatore sano della lebbra e ha contagiato centinaia di neri,mentre insegnava il vangelo. Chi dei due è il gran benefattore dell'umanità?" Il vescovo si rifiutò di rispondere. Saluti. kantai. |
26-07-2005, 04.07.31 | #330 | |
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Citazione:
Perdonami Giovanni, ma chi è che tale persona così "ingenua" da mettere a "risoluzione" dei "problemi del mondo" ciò che lo trascende..?? Però si preciso.. e rispondi a questa mio quesito, senza mutarlo d'aspetto! (Chissà che attraverso questo punto si possa infine giungere dopo pagine e pagine scritte nel cuore del reale problema..!) Gyta |
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