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11-07-2005, 14.30.13 | #295 | |
iscrizione annullata
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Messaggi: 1,952
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Re: indicazioni di alberi di mele...
Citazione:
figurati! è solo stato il primo esempio che mi è venuto in mente per cercare di esternare che, secondo me, il cammino è personale... e che nessuno può chiedere agli altri quelle soluzioni che ciascuno deve trovare da se...magari anche con un minimo di sacrificio e di impegno... qui ti chiedono pure di sbucciargliela la mela altrimenti fanno i capriccetti... Ultima modifica di rodi : 11-07-2005 alle ore 14.32.27. |
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11-07-2005, 15.19.57 | #296 |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Chi conosce molto bene la matematica od affini
è in grado anche di spiegarla in un linguaggio divulgativo adatto a chiunque sia interessato a comprendere con un minimo di approssimazione i concetti dedotti. Questo lo tendo a sottolineare per una questione personale di chiarezza..! (Ad esempio io come ex privatista con alle spalle iniziati i primi studi relativi alla facoltà di fisica, ora come ora non ricordo purtroppo quasi nulla degli esami preparati anni fa.. Ed ho però riscontrato in persone realmente preparate una capacità di traduzione del linguaggio scientifico in divulgativo per chi abbia anche solo vaghe reminiscenze pre-liceali.. Dunque, rendere accessibile in gran parte un concetto di derivazione scientifica alla "grande massa" è possibile (!!!) nonché alquanto doveroso per questioni principalmente etiche e di diritto, visto che giustamente il sapere e la conoscenza -grazie a Dio!- non sono esclusivamente possesso d'elite!). Guardiamo ai grandi scienziati: sono i primi a rendere il pensiero accessibile a tutti, nell'ambito del possibile..! Chi si cela dietro "alte" preparazioni indivulgabili ai più spesso è chi non ne comprende per bene la dinamica né le implicazioni legate.. Questo in difesa della divulgazione del pensiero scientifico..! Io posso essere profondamente interessata ad una teoria scientifica dal risvolto esistenziale senza dovermi sciroppare gli ex 17esami di facoltà inerente alla materia, giusto?! E posso non avere grandi basi matematiche, né tempo da dedicare a queste.. ! Chi sa, rende accessibile il proprio pensiero! Diversamente non è all'altezza di spiegarlo, e dunque la sua preparazione è a malapena a livello di.. percorso accademico ! "Per i diritti equosolidali dell'informazione!" Gyta |
12-07-2005, 10.45.52 | #297 | ||
Moderatore
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Messaggi: 2,725
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sebastiano, ti ripropongo il mio intervento contro delle tue osservazioni, che probabilmente ti è sfuggito.
Tue osservazioni: Citazione:
Mie critiche alle tue osservazioni: Citazione:
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15-07-2005, 07.44.37 | #298 |
Ospite abituale
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Messaggi: 464
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Resto in attesa di saper quale sarebbe il "forte senso razionale" contenuto delle antitesi cielo/non-cielo del mio esempio precedente.
z4n4r0, qui si continua a fare affermazioni apodittiche sulla spiritualità, basate sulla forza declamatoria delle parole o sulla suggestione, la cui presa sulle altrui menti è legata all'essere già oggetto di medesima formulazione in queste. In caso contratrio, fioriscono distinguo parimenti campati per aria. Riguardo la matematica, unica vera scienza esatta e fondamento di tanta filosofia, deve la sua esistenza ad alcuni presupposti in essa indecidibili a meno di non renderli contraddittori, basta ricordare il teorema di Godel che ha contribuito a scompaginare ogni ideale positivistico. E certo il "dogmatismo" della matematica è basato su assiomi che, in quanto da noi inventati (seppur su basi razionali), sono per noi decisamente più certi ed accettabili in seguito a ragionamento di quanto non lo siano i dogmi, altrettanto inventati (ma su basi più irrazionali) dalle varie religioni. Infine, come faccio a saper "quando l'opinione cade in una giusta nozione" e quando invece cade e si rompe? PS: resterei pure in attesa di risposta alle questioni lasciate aperte qualche intervento fa, se non fossi ormai rassegnato al fatto che tutto ciò che sta ad una pagina di distanza da ciò che viene letto è come se fosse ormai dimenticato. (e questa è una indiretta risposta alle attese di epicurus) |
15-07-2005, 10.39.02 | #299 | |
iscrizione annullata
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Citazione:
L'evento di mancanza di risposta è quello statisticamente più verificato...per cui la tua rassegnazione mi sembra appropriata. E' vero che, questa mia, è una considerazione fatta su base matematica...e che questo approccio è stato già contestato perchè non comprensibile a tutti... però basterebbe fare un'analisi dei casi precedenti (andando a rileggersi le pagine passate) per poterne verificare l'attendibilità. E per questo basta saper leggere non è necessario avere basi di matematica... |
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15-07-2005, 10.56.14 | #300 | |
Utente bannato
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Citazione:
Sia nel primo, sia nel secondo caso, non si saprà, mai, se era giusta o sbagliata perchè quando i fatti danno torto o ragione alle regole (opinioni) c'è sempre la scappatoia di poter affermare: "è stato per pura combinazione". Nonostante questa impossibilità di certezza oggettiva, le opinioni possono assumere dopo un po' lo stato di certezza soggettiva, e questa condizione è, nella convinzione del soggetto, di "peso" identico a quello di una giusta nozione. La risposta alla tua domanda è che ognuno, quale Parte, ha l'esclusivo potere di realizzare per sè stesso le proprie verità soggettive, che resteranno vere, nella sua convinzione, nonostante ogni possibile controsenso e contraddizione che il suo Resto possa porgli di fronte in piena evidenza. Ciò che una divina Parte compie in virtù dei propri esclusivi poteri non può essere demolito dal suo Resto. La libertà dello spirito ne è una prova: Si può costringere un corpo, ma non si doma uno spirito. D'altra parte, il Tutto promulga le sue Leggi all'interno di Sè stesso, e le sue Parti, per lineare conseguenza, promulgano le proprie possibili all'interno di sè stesse. La mia "errata" convinzione soggettiva che quel che credo ed affermo sia verità, vale quanto la "giusta" convinzione del mio Resto che io niente abbia capito! Sei daccordo? P.S. La gente, nella fattispecie, è capace di credere qualunque cosa, perciò è capace di fare le cose più incredibili ed insospettabili. Quanto detto è in armonia con il principio del Tutto: "creare differenza per conclamare l'esistenza di tutto Sè stesso". |
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