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07-07-2005, 10.55.25 | #262 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
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Citazione:
Non è affatto una castroneria con annessi aggettivi, La verità assoluta non può essere "relativa ad..." come tu sostieni sennò che assoluta sarebbe? Non c'è una "verità assoluta relativa". Forse ti riferisci alla "verità relativa vera". C'è una sola "Verità Assoluta" ed è quella che riguarda la verità su Tutto, cioè il vero su ogni cosa compreso il vero sulle cose contrarie a ciascuna. Come avrai sentito dire, esiste anche l'antimateria. Le cose fatte di antimateria devono necessariamente stare in luoghi diversi dal nostro altrimenti scoppia tutto... eppure esistono, c'è l'idrogeno e l'anti-idrogeno, il ferro e l'anti-ferro... forse non c'è un'anti-Gyta, ma noi umani abbiamo il nostro opposto in noi stessi... siamo incoerenti quanto basta ad affermare che, o la "verità Assoluta" è quella "relativa" oppure non esiste... P.P.P.P.P.P.P.P.P.P. prima pensa, poi parla, perchè parole poco pensate portano pena... |
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07-07-2005, 11.51.31 | #263 | |
iscrizione annullata
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Citazione:
Fai un riferimento allo spirito scientifico e cerco di seguirti… Il fatto che il risultato di un’operazione matematica sia uguale a zero non significa che non esista l’operazione ne tantomeno le forze che hanno determinato il risultato. Pensa ai vettori…infinite combinazioni di forze e direzioni possono portare a quel famoso risultato…ZERO…che assolutamente non annulla ciò che ha contribuito a determinarlo…anche se lui è un banale ‘zero’. Come fai a dire che una verità siffatta è inutilizzabile ai fini di qualsiasi scelta? Quell’equilibrio di forze è quello che porta, per fare un esempio, un palazzo a stare in piedi. Affinché una struttura non crolli è indispensabile che fra le sollecitazioni imposte alla struttura stessa ‘S’ e la resistenza dei materiali ‘R’ ci sia almeno un risultato pari a zero ‘0’… S – R = 0 Più elementare di così… p.s. per Mistico: non ti preoccupare…non è per correre in tua difesa…è che sentire ragionamenti così mi fanno girare di mio…e posso al massimo contare fino a 10…poi ho esaurito la mia personale capacità di non intervenire quando la castroneria assume il carattere di una valanga.. |
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07-07-2005, 12.28.37 | #264 | |
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Citazione:
Personalmente trovo che il termine "Verità" sia sempre e solo in relazione ad un qualche argomento.. in questo caso tu dici in relazione al "Tutto", il che presuppone un chiarimento su cosa s'intenda per "Tutto", sennò resta impossibile parlare una lingua comprensibile.. (sempre a mio avviso!) Se è possibile mi piacerebbe sapere cosa intendi e quale sarebbe questa "Verità Assoluta" di cui fai accenno..! Gyta |
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07-07-2005, 12.42.07 | #265 | |
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Citazione:
è impossibile parlare una lingua comprensibile a tutti i partecipanti anche nel caso in cui i chiarimenti dati non vengono compresi da chi ascolta...non puoi chiudere il 'tutto' all'interno di parole limitate... sarebbe una contraddizione... il fatto stesso cyhe la domanda venga posta è un segno che nessuno te lo può esprimere a parole semplici... cosa intende mistico per 'tutto' lo ha fatto capire in molti dei suoi messaggi...perchè non provi a rileggerli col cuore un po' più aperto? a meno che tu non voglia essere tendenziosa nel porre la domanda...nel qual caso mi scuso per l'intervento. p.s. per Mistico: vale quello precedente. |
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07-07-2005, 13.19.20 | #266 |
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Okay..!
Allora molliamo la fittizia definizione di "Tutto" e proseguiamo oltre..! Ora, non si può dire : "La verità assoluta del tutto è somma d'ogni verità e del suo contrario" poiché affermando ciò non si afferma alcuna verità assoluta riguardo al tutto ma una semplice somma di infiniti pensieri ritenuti a priori veridici, tanto più aggiungendone poi gli esatti contrari.. ! Mi pare allora più reale ammettere l'impossibilità di una "Verità Assoluta" (in relazione al Tutto) definibile! Gyta |
07-07-2005, 13.35.32 | #267 |
Utente bannato
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eheheh!
No Rodi, per carità... Non controbattere più di tanto. Giovanni e Gyta sono persone di provato buon senso. Se ora abbiamo qualche chiarimento da intavolare, doveroso per linearità di reciproca conoscenza, va bene, ma non c'è polemica da parte di alcuno di noi. Gyta cara, Rodi ha detto bene: ripetere, ora, cosa intendo per "Tutto" mi pare inutile ri-ri-ri...ri-riprtizione eheheh! Mi piacciono le cose inutili, perciò: "Tutto" = " tutto quanto, ma proprio tuttissimo!" Come vedi, non serve a molto ripetersi, nemmeno in modo chiaro e semplice, se il problema non sta lì ma altrove. La ragione non è fatta solo di argomenti (dati) da trattare mentalmente ed elaborare nella speranza di giungere a qualche risultato. E' anche una struttura di procedure valutative dei dati (quali che siano) ed in questa struttura che si differenziano, a parità di dati, i risultati raggiunti da ciascuno. Quindi non parliamo troppo dei "dati", focalizziamo la nostra attenzione sulla procedura. Per fare questo, anche se non è determinante ai fini del risultato, dovremmo chiederci: "quale risposta mi piacerebbe trovare esatta?" Beh... quella è la zona di pericolo. Quella è la risposta che abbiamo il dovere di considerare la meno attendibile per nostra tendenziale ed inevitabile parzialità. Ci si confronta per questo, quando si dispone di risposte. Ci si confronta per testare che le nostre risposte siano indenni da parzialità. Grazie per la vostra collaborazione, Giovanni e Gyta, sinceramente. Grazie, Rodi, per la tua partecipazione sentita alla soluzione del test. Come vedete, siamo ancora e sempre... tutti sulla stessa barca, nello stesso Marinaio. |
07-07-2005, 13.50.33 | #268 | |
Utente bannato
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Citazione:
Davvero ce la sentiamo, per esempio, di affermare che non esiste vita in nessun'altra parte dell'universo che non sia il pianeta Terra? Se esistono diverse realtà, esiste anche una realtà opposta ad una data. |
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07-07-2005, 15.29.44 | #269 | |
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Citazione:
Sei.. impossibile! Eh, beh.. Certo! Se esistono realtà (infinitamente) diverse, esistono anche quelle relativamente opposte.. E come faccio a contraddire, ciò? Semplice..: non posso! Visto che così espresso è semplicemente lineare e.. coerente! Gyta Ultima modifica di gyta : 07-07-2005 alle ore 15.32.21. |
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07-07-2005, 16.01.58 | #270 |
Ospite abituale
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Dove le parole si stiracchiano, i concetti si mescolano, l'intelletto si frulla e la ragione latita.
Cercherò di seguire gli spunti forniti nell'ordine in cui sono apparsi: 1. (Gyta) che viviamo in un mondo relativistico, in senso fisico ed antropologico, è pacifico. La contraddizione non sta nell'affermarlo, ma nel negare che in questo mare di concetti relativi noi abbiamo bisogno, per come funziona la cognizione, di porvi un ordine, assumendo che qualche cosa sia un po' meno relativa d'un'altra. (Inter nos: questa volta sei stata chiarissima, me ne compiaccio!) 2. (Mistico) se pure esistesse una "Verità Assoluta", sarebbe fuori da ogni umana possibilità il conoscerla, perché implicherebbe il dover sapere tutto, e nessuno può dire con sicurezza quando è giunto a quel grado di conoscenza, poiché subito dopo potrebbe scoprire che vi è altro da conoscere e che può inficiare la precedentemente supposta "Verità Assoluta". In definitiva, l'unica maniera per affermare di averla raggiunta è il decidere che ormai la si è raggiunta, dunque un puro e soggettivo atto di scelta, che però preclude la via ad ulteriori approfondimenti; la resa della ragione ed il riposo dell'intelletto possono soli farci sedere nella contemplazione di qualsiasi supposto assoluto. Dire che la "Verità Assoluta" (sto finendo le maiuscole!) è quella "relativa" è una contraddizione di termini. 3. (Rodi) L'operazione matematica serviva come artificio retorico, basato sull'argomentazione di Mistico. Se io dico che "il cielo è blu" e poi che "il cielo non è blu", non fornisco alcuna informazione sul cielo (anche se potrei fornirne al mio psichiatra), e questa argomentazione è pertinente al discorso di Misty, che parlando di verità si riferisce ad affermazioni sulle cose, non a bilanciamenti di forze. Doveva essere elementare arrivarci. (Comunque, sono in attesa di un Sanbernardo, ho bisogno di altro alcool.) 4. (Gyta) per la tua affermazione dell'impossibilità di una verità assoluta hai tutto il mio appoggio. 5. (Mistico) vedo che sulla ragione come "struttura di procedure valutative ecc." siamo d'accordo. Però non dovremmo chiederci quale risposta ci piacerebbe trovare esatta, ma se le risposte che abbiamo già trovato sono o no validate dai fatti, accettando la possibilità che possa essere vera la risposta che ci piace di meno. Il modo di porre la questione è giusto l'opposto di quanto propone il metodo scientifico, con il suo utilizzo del Modus tollens a mo' di strategia risolutiva (per decidere se è vera che dato p allo q, vado a cercare i casi non-q). Il modo è giusto quello che si tende istintivamente a seguire: cercare conferme a quel che si crede. Ed è in contraddizione con la successiva dichiarazione di voler sottoporre a test la propria parzialità (ma qui riconosco che lo stile di Mistico possa avermi impedito una migliore comprensione di quel che voleva dire). 6. (Mistico) Come faccio ad affermare oltre ogni dubbio che tutti i corvi sono neri? È il principale problema dell'induttivismo ed il principale motivo che ha reso celebre il capovolgimento di prospettiva operato nell'epistemologia da Popper in poi. La soluzione è: io non posso affermare oltre ogni dubbio la verità assoluta di alcunché (al di fuori di questa stessa affermazione; ah, la quinizzazione!), posso però con sicurezza affermare la falsità di quelle affermazioni che sono smentite dai fatti. Quel che dice Mistico porterebbe a cercare di vedere sempre l'intera foresta, e nel frattempo a sbattere il muso contro ogni singolo albero. Il suo modo di ragionare è desueto perché antieconomico ed inefficiente ai fini dell'avanzamento della conoscenza. |