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29-04-2005, 11.14.05 | #13 | ||
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Re: Re: Re: Re: Un quesito notturno
Citazione:
Citazione:
La geometria lo insegna: In una retta vi sono infiniti punti. (Dio infinito) Tra due punti di una retta vi sono infiniti punti. (Parti di Dio infinite) Per queste ragioni, quello che tu intendi per "individuo", non è che un "insieme" che resta costante solo se osservato "fotografato" in un certo attimo di tempo... nell'istante successivo è già cambiato! Non ci sono "individui" ! P.S. Le persone confondono il senso di "propria cronistoria" con quello di "propria identità". Noi siamo sempre diversi per ogni attimo della nostra esistenza, e siamo antichi quanto la particella sub-atomica più antica che attualmente fa parte di noi ed esisteremo fin quando una qualunque delle paricelle sub-atomiche che sia stata parte di noi ...esisterà! Così, ognuno di noi è stato, in passato, qualunque altra cosa, ed in futuro sarà infinite altre cose. Non confondere "la storia che riesci a tenere a mente, di te" ...con... "quel che sei realmente". Tu sei esclusivamente quel che ogni cosa è: "sempre lo stesso personaggio =Dio". Ultima modifica di Mistico : 29-04-2005 alle ore 11.23.45. |
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29-04-2005, 12.03.53 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-10-2004
Messaggi: 121
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Con questo intervento non vorrei fare la parte di quello che cerca il pelo nell'uovo.
Ma ritengo importante avere un'idea corretta (dal mio punto di vista) di cosa sia Dio, come Assoluto, e il relativo, come parte che lo compone. Intanto devo dire che Dio non può essere "infinito", ma "eterno". Questo perchè l'infinito presuppone uno spazio e un tempo, quindi anche un inizio. L'Assoluto, invece, non ha nè inizio nè fine nè tempo. L'Assoluto, come tale, deve essere composto da qualche cosa, ed ecco il relativo che compone l'Assoluto e che viene trasceso da questo. Il relativo non è composto da parti infinite, altrimenti non sarebbe relativo, ma da parti "innumerevoli", cioè non numerabili. Questo perchè ogni gruppo di particelle, trascende la somma delle particelle che lo compone, quindi crea identità cosi varie e vaste che non sono identificabili in un numero determinato. L'esempio della goccia dell'oceano mi sembra corretto in quanto contiene la proprietà e l'essenza di tutto l'oceano pur non essendo oceano. Ma la goccia esiste solo se si enuclea virtuamente dalla massa dell'oceano, così come il relativo e le sue parti, esistono solo se vengono "sentite" ed enucleate dalla coscienza assoluta. E a questo pensiamo noi |
29-04-2005, 12.28.07 | #15 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Citazione:
Se, come dici, non può essere "infinito" perchè non ci sarebbe tempo senza un inizio... mi pare inesatto: senza un inizio non ci può essere tempo? Allora la geometrica "retta" non esiste perchè non ha un inizio ed una fine? Il tempo può esistere anche senza inizio e fine, perciò tanto lo spazio quanto il tempo sono ammessi e Dio resta "infinito" quanto eterno... La goccia non contiene in sè il senso dell'oceano, questo è solo un luogo comune ormai nella letteratura. La goccia non ha in sè gli sterminati paesaggi nel fondo dell'oceano, non ha in sè la storia della vita e della morte di tutte le creature che sono parte dell'oceano, non riassume gli infiniti eventi che si verificano nell'oceano, la goccia è come un cristallo immobile al confronto della immensa variabilità degli aspetti dell'oceano. Nell'oceano c'è il concetto dei "goccia", ma, nella goccia, dell'oceano, c'è solo il concetto di "acqua". Nessuna "Parte" può avere in sè il concetto di "Tutto"... altrimenti che parzialità sarebbe?! P.S. Questa filosofia del " Il massimo è nel minimo" fa parte della costruita presunzione umana: credere di poter giustificare la propria esagerata importanza con concetti dogmatici che restano in piedi solo finchè tutti desiderano credervi. E' il minimo che sta nel massimo, e le cose hanno la propria giusta ed esatta misura. Non è sempre utile illudersi che non sia così. Se mi lancio fuori dalla finestra del quattordicesimo piano, ho un bel pretendere che poi mi rialzerò in piedi intero come prima! Ci sono realtà da accettare per quelle che sono... o guai a noi! Ultima modifica di Mistico : 29-04-2005 alle ore 12.35.48. |
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29-04-2005, 12.49.18 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
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una chiarificazione
Nessuna "Parte" può avere in sè il concetto di "Tutto"... altrimenti che parzialità sarebbe?!
Innanzi tutto vi ringrazio per quanto di bello avete espresso riguardo al mio dubbio iniziale......giunti a questo punto che dire di una "parte" che trascende e prende consapevolezza del'Assoluto, ne ha però sempre fatto parte |
29-04-2005, 14.15.51 | #17 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
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Re: una chiarificazione
Citazione:
Quando apprendiamo una cosa, è la cosa che si espande in noi conquistando parte dei nostri spazi, non viceversa. Se tu dovessi essere consapevole, nel momento in cui accade, del pensiero di tutti quelli che contemporaneamente pensano a te... impazziresti (ed invece non lo sai nemmeno)... mentre ognun altro si stà "espandendo" in te. P.S. Quindi, acquisire conoscenza o consapevolezza non significa trascendere sè stessi ma ricevere la trascendenza del Resto in sè stessi... E' l'Uno che ci illumina. Noi restiamo "illuminati". Ultima modifica di Mistico : 29-04-2005 alle ore 14.29.59. |
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29-04-2005, 16.02.46 | #19 |
Ospite abituale
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Messaggi: 121
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Putroppo quando si affrontano temi così "ponderosi", si scivola nella filosofia e, ancora peggio, nei significato dei termini che ognuno di noi usa per esprimere il proprio concetto.
Mistico dice: "senza un inizio non ci può essere tempo? Allora la geometrica "retta" non esiste perchè non ha un inizio ed una fine? Il tempo può esistere anche senza inizio e fine, perciò tanto lo spazio quanto il tempo sono ammessi e Dio resta "infinito" quanto eterno...". La geometria retta non ha componenti temporali, Mistico. Inoltre è un'astrazione matematica che non trova nessuna realtà in natura. Il tempo è una modalità percettiva dell'individuo che valuta la realtà sempre con un inizio di qualcosa e una fine di quella cosa. Di per sè, non esiste, come non esiste una cosa infinita (ripeto) se non come astrazione matematica. Mistico dice: "La goccia non contiene in sè il senso dell'oceano, questo è solo un luogo comune ormai nella letteratura. La goccia non ha in sè gli sterminati paesaggi nel fondo dell'oceano, non ha in sè la storia della vita e della morte di tutte le creature che sono parte dell'oceano, non riassume gli infiniti eventi che si verificano nell'oceano, la goccia è come un cristallo immobile al confronto della immensa variabilità degli aspetti dell'oceano.". L'esempio della goccia e dell'oceano è solo un esempio, e come tale non va "espanso" ad altro. L'oceano deve essere inteso solo come un insieme di "innumerevoli" goccie, e basta. Altrimenti l'esempio va cambiato. Inoltre non ho detto che nella goccia c'è il tutto, ma l'essenza e la qualità del tutto. Mistico dice: "La Parte, con la nuova consapevolezza, non trascende sè stessa ma solo la propria precedente ignoranza... ". Come la vedo io, la parte trascende se stessa acquisendo una maggiore consapevolezza. L'ignoranza non si trascende, ma si perde. Trascendere, infatti, vuol dire sommare più parti, le quali generano una terza componente con caratteristiche diverse dall'insieme della somma. E' proprio grazie alla trascendenza che l'Assoluto ha caratteristiche diverse dalla somma di tutto il relativo. Senza la trascendenza sarebbe un Dio panteistico e non assoluto. |
29-04-2005, 19.47.38 | #20 | |
Utente bannato
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X Umberto77
Caro omonimo...
E' chiaro che molte incomprensioni dipendono dal significato attribuito alle parole. Personalmente, "trascendere" lo intendo come "superare, oltrepassare, sia in senso positivo, sia negativo" http://www.demauroparavia.it/122299 Quindi intendo dire che si trascende (si supera) la propria ignoranza con la conoscenza e la consapevolezza... ma "superare" (trascendere) sè stessi non mi pare altro che "migliorarsi"... diventare meglio di come eravamo prima... ma siamo sempre noi! Come ci trascendiamo? Dici: Citazione:
Mi interessa la differenza tra "Dio panteistico" e "Dio assoluto". Potresti spiegarmi? Che io sappia, nella visione panteista la sola cosa "assoluta" è Dio! P.S. E allora che differenza c'é? Ultima modifica di Mistico : 29-04-2005 alle ore 19.53.50. |
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