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15-04-2005, 17.20.12 | #23 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
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E poiché non è riuscito a trovare quello che ha sempre cercato, questa cosa senza nome a cui vengono dati migliaia di nomi, ha coltivato la fede- fedein un saggio o in un ideale - e la fedeinvariabilmente genera violenza.
(...) Non richiedo la vostra fede; non pretendo di essere una autorità. Non ho niente da insegnarvi - nessuna nuova filosofia, nessun nuovo sistema, non vi è alcuna nuova strada che conduca alla realtà più che alla verità. (...) Abbiamo paura della morte - consideriamolo un semplice esempio - e inventiamo ogni possibile teoria, speranza, fede, per mascherare il fatto della morte, ma la morte è sempre li. Per comprendere un fatto dobbiamo fronteggiarlo, non fuggirlo. (...) Quando qualche particolare fedeo ideologia in cui avete creduto per anni è scossa o vi viene strappata via dalla logica o dalla vita, non avete paura di restare soli? Quella fedevi ha dato per anni soddisfazione e piacere, e quando vi vien portata via vi lascia in difficoltà, vuoti, e la paura rimane finché non trovate un'altra forma di piacere, un'altra fede. (...) Conduco un certo tipo di vita; penso secondo un certo modello; seguo una certa fedee certi dogmi e non voglio che questi modelli di vita vengano scossi perché sono profondamente radicato in essi. Non voglio che vengano scossi perché questo mi metterebbe in una situazione di ignoranza, e questo non mi va. Se vengo staccato da quello che conosco e in cui credo, voglio essere ragionevolmente sicuro dello stato di cose a cui vado incontro. Perciò le cellule del pensiero hanno creato un modello e si rifiutano di crearne un altro che potrebbe essere insicuro. Il movimento dalla certezza all'incertezza è ciò che noi chiamiamo paura. (...) Quando vi differenziate per fede, per nazionalità, generate violenza. Quindi un uomo che cerchi di comprendere la violenza non appartiene ad alcun paese, ad alcuna religione, ad alcun partito politico o ad alcun sistema parziale; è interessato alla completa comprensione dell'umanità (...) Il momento in cui proteggete la vostra famiglia, il vostro paese, un pezzo di stoffa colorata che chiamate bandiera, una fede, un'idea, un dogma, quello che volete avere o quello che già avete, proprio quella protezione indica rabbia. (...) Se dite di essere liberi da qualcosa, questa è una reazione che genererà ancora un'altra reazione e poi ancora conformismo, un'altra forma di dominazione. In questo modo finirete per avere una catena di reazioni e accetterete ogni reazione come libertà. Ma non lo è, è solamente il protrarsi di un passato modificato a cui restate fedeli. (...) Potete vedere in un momento l'intera struttura e natura di questa piccola cosa senza valore chiamata "io", le mie lacrime, la mia famiglia, la mia nazione, la mia fede, la mia religione — tutte queste brutture sono dentro di voi. (...) . Preferiamo esser fedeli a quello che conosciamo piuttosto che fronteggiare l'ignoto — e quello che conosciamo è la nostra casa, i nostri mobili, la nostra famiglia, il nostro carattere, il nostro lavoro, la nostra conoscenza, la nostra fama, la nostra solitudine, i nostri dèi — quella piccola cosa che si muove incessantemente entro il proprio perimetro col proprio limitato modello di esistenza amareggiata. (...) e quanto più profonda sarà la vostra fede, tanto più forti saranno le vostre visioni, le proiezioni dei vostri desideri e necessità. (...) La mente religiosa è uno stato in cui non c'è paura e quindi non c'è alcun tipo di fede, ma solamente ciò che è — ciò che realmente è. (...) |
15-04-2005, 18.15.40 | #25 | |
Utente bannato
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