Ciao Kantaishi. In genere sei informatissimo, non parli tanto per parlare, e le cose che dici sono molto interessanti. Ma in questo caso hai preso un abbaglio. Innanzi tutto JJ Benitez non è un teologo, ma un giornalista e ricercatore che si specializzò nel tema degli UFO, diventando uno dei più noti ufologi del mondo. Da queste esperienze nacque in lui una visione spirituale e un concetto di Gesù tutta sua particolare. Scrisse altri libri di enorme successo come la serie di "Il Cavallo di Troia", ed altri come quello che tu citi "Il testamento di Giovanni". Ma come lui stesso ammette nelle numerose interviste rilasciate, non si tratta di fatti reali, ma frutto delle sue convinzioni e ispirazioni, addirittura di informazioni raccolte attraverso "proiezioni mentali", come un suo famoso "Dialogo con Dio". Nel caso specifico del libro "Il testamento di Giovanni" si ispirò direttamente nel "Libro di Urantia", specialmente nelle prime due parti, tant'è vero che nello stesso libro ringrazia la Fondazione Urantia per avergli permesso l'accesso a quelle conoscenze. Quindi non esiste un "Testamento di Giovanni" custodito nella biblioteca del Congresso americano e meno nel Vaticano, ma è soltanto una finzione da cui poi prende lo spunto per tessere l'intera storia.

Mi dispiace se per te è una delusione, ma quanto ti ho detto è ampiamente documentato dalle sue stesse interviste e dai numerosissimi articoli che puoi trovare anche in Internet, soprattutto in lingua spagnola.

Approfitto per augurare un Buon Natale a te e a tutti gli amici del Forum

brucus

Anche da me un Buon Natale a tutti voi.....auguriiii_
Natale ....nascita...nuova rinascita....a voi.

consiglio anche questo libro:

http://www.internetbookshop.it/ser/s...n= 8880931385

Nell'attesa di altri apporti per bluemax approfitto del 3d per dare non dati storici su Gesù, (trovarne), ma dati storici sulla storia di Gesù.

In particolare questo passaggio dei vangeli che dimostra, una volta di più, la loro inattendibilità storica. Si tratta qui della forzatura attuata da due dei quattro evangelisti per fare rientrare a tutti i costi la discendenza di Gesù, dal re Davide, (gli altri due non ne parlano). Questo per adattare la storia alla profezia biblica che assegnava a David il dominio eterno sul popolo ebraico.
Le due genealogie sono molto diverse tra loro. Intanto il vangelo di Matteo conduce l’ascendenza di Gesù fino ad Abramo, mentre quello di Luca ha la pretesa di risalire fino ad Adamo e perciò a Dio stesso e se la sbriga con un totale di 75 generazioni.
Nell’ultimo tratto che pure avrebbe dovuto essere il più facile da ricostruire, cioè da David a Gesù, non solo i nomi sono completamente diversi, ma è anche troppo discordante il loro numero: Luca infatti elenca quarantun personaggi, per quel periodo di tempo, e Matteo soltanto 27. Vi è quindi una differenza di14 generazioni, che fa notare il Craveri, se anche attribuiamo un durata media di 25/30 anni ad ogni generazione, ne esce comunque un divario di circa quattro secoli.

Oh..... Non mi stò inventando nulla..... potete controllare da voi, carta canta, come si dice.

x VanLag

Forse a leggere il Vangelo di Matteo con l'occhio del cuore e non con quello dell'intelletto, si scoprirebbe che la venuta di nostro Signore a questo mondo, si produce attraverso quarantadue generazioni:<<Da Abrahamo al Re Davide quattordici generazioni; da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici generazioni; e dalla deporatazione in Babilonia fino a Cristo altre quattordici generazioni>>
Perciò il significato di questo passo non è dato da semplici nomi, o numeri, ma dalla sua rispondenza spirituale in esso connessa.
Cosi la penso io.

Cornelio, il cuore, è spesso più saggio della mente. ma se “gli occhi del cuore” ti portano a piegare la realtà per affermare una visione parziale, forse non sono gli “occhi del cuore”, ma semplicemente la mente travestita da cuore, che difende, non la verità oggettiva, ma la sua idea di verità, in quanto quell’idea è ciò che la identifica.

Scusami la franchezza….. ma io vedo questo nella tuo bisogno di mitigare quell’evidente incongruenza storica. E non vedo, per altro, quella che tu chiami, “rispondenza spirituale in esso connessa” (magari se vuoi spiegare meglio).

Continuo a crede, che l’albero genealogico inventato serviva solo per dimostrare la discendenza di Gesù da David, e soddisfare così la profezia biblica, in un momento storico nel quale, “il cuore dei credenti” li portava a ritenere le profezie bibliche come verità rivelate.

........ma stiamo uscendo dal senso della discussione.

Ti consiglio la lettura di un bel romanzo: "L'uomo che divenne Dio" di Gerald Messadié.
E' un romanzo, ma l'ambientazione storica è molto accurata.
Non ti darà risposte certe, ma qualche idea sì. E poi è davvero un bel libro.

x VanLag

Rif:<<Scusami la franchezza....ma io vedo questo...>>

Giustamente ognuno deve essere franco nel suo modo di intendere le Scritture.
Tu leggi gli Evangeli come informazione storica (senso esteriore) del personaggio Gesù, io cerco di leggerli (o almeno mi applico) nel loro senso spirituale (interiore).
Le S.Scritture sono come una tavola imbandita, e ognuno si prende quel cibo che più gli si addice per il suo nutrimento, che sia pur intellettuale, oppure spirituale.
Ritornando al passo dell'Evangelo in questione; che ci sia, oppure non ci sia un'incongruenza storica sinceramente non lo sò, ma il significato spirituale ad esso connesso io lo intendo cosi:
Ora se nel complesso, il Cristo è disceso nell'Egitto di questo mondo attraverso quarantadue stazioni di generazioni, è attraverso un simile numero di mansioni che i figli di Dio salgono fino al punto in cui ha inizio l'Eredità Promessa. Chi dunque sale, ascende con COLUI che di là è disceso a noi, cosi' che si realizzi la Parola: <<Colui che è disceso è quello stesso che anche è salito>> (Efesi 4,10)......devo dire però che questa spiegazione anch'io l'ho letta da chi ne sà più di me.
Ora dire delle 'mansioni' o stazioni o gradini o dimore o del Pellegrino sulla Via del ritorno, non rientra nel nostro discorso.
Nell'Apocalisse al cap. 12 vers.14 si legge: <<Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto verso il rifugio preperato per Lei, per esservi nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontana dal serpente>>. Se traduciamo un tempo=1 anno, risultano sempre 42 mesi (frazioni di tempi). Nota anche che 14 o 42 sono sempre multipli di 7 (numero sacro, ovvero il numero degli Spiriti di Dio).
Fantasie Tu dici?...forse... o forse no.
ciao

Per la mia testa razionale ciò che dici non è elaborabile, però grazie per la tua spiegazione.

http://nautilus.inews.it/0010it/cult...tture/gesu.htm
Freke e Gandy dicono di non aver scritto il libro "per provare che Gesù non esiste". Né per mettere in discussione il cristianesimo. Ma per aprire una discussione sulla religiosità e sulla spiritualità dell'Occidente. "Abbiamo puntato sulla cristianità perché in fondo la sentiamo come la nostra cultura - ha detto Freke in un'intervista alla Cnn - e per la sua presunzione di essere unica e infallibile, la sola che possiede la verità. Ma dentro di noi ci dicevamo che questo non può essere corretto, la verità è qualcosa di umano e universale". "Non stavamo cercando di provare che Gesù non esiste. E' stato uno shock per noi come lo sarà per i nostri lettori. Abbiamo rifiutato l'idea a lungo, durante le nostre ricerche. Ma una volta che l'idea si è formata, l'evidenza non si poteva più ignorare".