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20-12-2004, 14.07.50 | #43 | |
Utente bannato
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Citazione:
L'universo ha ovunque la stessa logica: ovunque, anche la casualità comporta modificazioni che stoppano sempre "storie" o "processi" sbagliati e promuovono e proseguono storie e processi "produttivi" di nuova storia e di nuove realizzazioni utili alla storia futura. E' Dio che crea se stesso in eterno. Non è utile l'illogico... il dannoso. Bravo Isaefrenk! qua la mano! Ultima modifica di Mistico : 20-12-2004 alle ore 14.14.22. |
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20-12-2004, 19.04.12 | #44 |
Utente bannato
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Scusate, ma vedo una contraddizione di fondo.
Mi sembra che stiate dicendo che lo scopo sia quello di "condivisione", di riportare tutti gli individui ad un'oggettività riconoscibile come tale da tutti. Se così fosse, trovo che la fede, sarebbe da scartare. L'atto di fede in se è la scelta di credere a qualcosa che non si è in grado di riconoscere come autentico. Non si può certo pretendere che gli individui scelgano tutti di credere nella stessa cosa. Invece, se c'è un'oggettività a cui riferirsi, si illustrari questa oggettività agli individui che la vedranno per com'è e converranno tutti su ciò che è. Ogni cosa che gli individui saranno chiamati a credere senza poterla vedere, sarà (come lo è da sempre) motivo di divisione e scontro. |
20-12-2004, 19.34.41 | #45 | |
Utente bannato
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Citazione:
La verità, anche se non visibile, può essere riconosciuta per buon senso nello stesso modo in cui si può riconoscere una menzogna. Luomo adulto, ...e non intendo di età adulta, l'uomo evoluto, non si accontenta di avere "fede", ha la profonda esigenza di avere armonioso rapporto tra quel che crede e quel che risulta: se ci sono controsensi... l'uomo evoluto tende a porsi il compito di indagare e non prendere semplicemente partitiche posizioni inossidabili. Dire che non si può credere in ciò che non si vede è riduttivo: non si può credere in ciò che non spiega gli effetti di sè, ecco in cosa non si può avere fede. Ognuno crede in quello che trova in armonia con la propria appagatezza. Il bambino crede nei giocattoli e l'uomo nella conoscenza del proprio intorno... peccato che nel centro di quell'intorno ci sia il sè stesso. Ecco, dunque, ...la necessità di conoscersi nel profondo. |
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20-12-2004, 19.46.47 | #46 | |
Utente bannato
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Citazione:
Giusto! ma a questo punto, la condivisione, la verità unica per tutti gli individui ce la possiamo dimenticare. Ben venga la soggettività, il sottoscritto è convinto che tutto sia soggettivo e l'oggettività sia solo una convenzione umana per identificare ciò che è condivisibile. Ciò che mi premeva dire è proprio questo, se pretendiamo di arrivare ad una verità universalmente valida, dobbiamo obbligatoriamente prendere in considerazione solamente l'oggettività, le evidenze condivisibili e universalmente riconoscibili e riscontrabili. Se tiriamo in ballo la soggettività "credere a ciò che spiega gli effetti di sè" a prescindere dal fatto che questo lo spieghi solamnte a me o al mondo intero, allora si dovrà rinunciare alla "verità unica". |
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20-12-2004, 19.52.52 | #47 | |
Utente bannato
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Citazione:
Ognuno di noi percepisce le cose dal proprio punto di vista, con le proprie qualità ed i propri difetti... La Verità è certamente una sola, ma non è possibile in alcun modo farla riconoscere a tutti, proprio per via della soggettività del singolo che è ognuno di noi. Dobbiamo accontentarci, quando abbiamo fortuna, di trovare qualcuno che ci è molto simile e che vede le cose da un punto di vista vicino al nostro: saremo allora d'accordo sullp schema generale della verità... ma mai sui dettagli! Dovremo attendere la fine del nostro essere singolo, per perdere il limite del "punto di vista"... ma allora non avremo "verità" da vedere... noi "saremo" nella verità. |
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21-12-2004, 05.51.24 | #48 |
Utente bannato
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L’ANTIDOTO PER OGNI SUPERSTIZIONE
L’ANTIDOTO PER OGNI SUPERSTIZIONE
Datemi ascolto: statevene tranquilli, non temete il mondo occulto, semmai, abbiate paura della vostra mente. Lì sono i fantasmi che vi perseguitano, lì le maledizioni che non vi danno pace, lì le pozioni che vi fanno cadere ammalati. E come fare a non cadere in una simile auto suggestione? Innanzi tutto non credendovi e, meglio, convincendosi di essere inattaccabili. Il punto più debole e più vulnerabile della vostra persona è la parte psichica. Uno psicologo capace può manovrarvi come vuole e operare una vera fascinazione. Queste sono le fatture che dovete temere! Non fate opera di auto suggestione a danno di voi stessi ma, semmai, per caricarvi di ottimismo e di convinzioni di riuscita. Per tutti ci sono dei periodi della vita in cui ci sono più problemi di quelli che si prospettano in altri, ma questo non significa che qualcuno vi ha lanciato una maledizione. Quando vivete periodi faticosi, siete tesi e mettete in relazione i fatti che vi preoccupano con qualche circostanza che, secondo la superstizione, reca avversa fortuna; ora, non è che i venerdì 17 o i gatti neri che vi attraversano la strada non ci siano anche quando la vostra vita si svolge più serenamente, ma è che allora non ci fate caso; mentre, quando soffrite, automaticamente siete tesi a ricercare la causa della vostra sofferenza e siete portati a identificarla anche nelle spiegazioni più assurde, se non ne trovate altre più credibili. inedito C.F.77 |