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10-12-2004, 20.37.13 | #6 | |
tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
Messaggi: 1,772
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Citazione:
non mi basta... prosegui... esperienza è il mezzo di conoscenza... Ultima modifica di deirdre : 10-12-2004 alle ore 20.44.05. |
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10-12-2004, 21.58.25 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 20-12-2003
Messaggi: 480
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Citazione:
Dipende cosa si intende per insegnare...cmq penso di aver capito cosa vuoi dire e ti rispondo che il saggio non insegna attivamente ma insegna passivamente... |
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11-12-2004, 00.01.52 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 347
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Solo una minoranza della popolazione mondiale ha accesso alla cultura, prevalentemente concentrata nei paesi dell'opulenza. E una sparuta minoranza della minoranza ha accesso ai "Maestri". Se la spiritualità dipendesse da questi fattori, sarebbe una spiritualità per pochi privilegiati, una sorta di nobiltà per grazia divina.
E' evidente che le cose non stanno in questo modo e che sono ben altri i fattori che contano. Io ho vissuto per anni in paesi dove ancora si lotta per la sopravvivenza, dove molte madri non possono dare ai loro figli che "pane con miseria", come lo chiamano loro, cioè pane senza nulla. Eppure, fra quella gente umilissima, molti dei quali ancora analfabeti, puoi trovare giganti di Luce, con una saggezza profonda e antica, che solo con lo sguardo ti possono comunicare e insegnare più di tutte le parole pronunciate dai cosiddetti illuminati. Queste persone non hanno dietro se folle adoranti, ne predicano alcunchè. Li puoi trovare nel contadino arso dal sole, che cura la sua terra a 4000 metri d'altitudine o nel fabbro che modella il ferro con la forza delle sue braccia. Non sanno d'essere dei veri Maestri, vivono la loro spiritualità come la cosa più naturale di questo mondo, scorre nelle loro vene, ne sono impregnati fino all'ultimo atomo del loro essere. Trovarti di fronte a loro è come trovarsi di fronte a una porta spalancata verso spazi senza fine densi di significato. E noi qui, citando libri alchemici che nessuno capisce, o parlando della qabbalah, o di questo o quel Maestro, toccando vette altissime di spiritualità, per finire in squallide liti quando no ci si capisce o per imporre la propria ragione sull'altro. Che tristezza. brucus |