Quando c'è l'occasione di chiederci se perdonare o no ci basta poco per domandarci se saremmo capaci di perdonare, per quella volta... e ci metteremo ancora meno tempo a risponderci con un "si" o con un "no".
Io credo davvero che chi trova facile perdonare, facilmente riesce anche a dimenticare altre cose come l'amicizia, per esempio, o quanto sia meravigliosa una certa persona conosciuta un anno prima e mai più ritrovata...
E così avviene per il perdono.
Perdonare significa svalutare qualcosa.
Si può vivere senza desiderio di vendetta eppure non perdonare.

Ci sono cose che restano scolpite in noi, cose , episodi, persone che il passare del tempo fissa sempre di più nella memoria.
Qui... Edali, per me; ma è un esempio che forse soltanto lei comprenderà.

Mah..
Secondo me perdonare significa aver compreso profondamente
le motivazioni che hanno spinto l'altro ad agire in un certo modo..
Se realmente le abbiamo comprese -tanto, in un certo senso da poterle <fare nostre>- allora può esserci un <recupero> dell'esperienza dolorosa e la fiducia <spezzata> si <risalda>..
A meno che per "perdono" non intendiamo un com-prendere -sì-
ma.. da 'lontano'; un perdono del tipo 'voglio farlo'-per dio, per me, per chi- ma privo dunque di forte radice.. d'immedesimazione..

Duro risaldare la fiducia (nell'uomo/umanità)
quando l'esperienza dolorosa è stata grande
e distante dalla nostra portata di 'comprensione'..



Percorso.. lungo
ma comunque.. possibile

Gyta

Sto leggendo tutto e ne ho stampato per rileggere con calma tutto.
E adesso dico solamente:
MAH..... E un problema, una questione che è e rimarrà in sospeso....
Altrimenti, perchè mai si è dovuta smuovere una nuova religione già da 2004 anni fà???
L'Ebreo non perdona ad un grosso torto. Cristo, che fra l'altro era Ebreo ma anche Esseno - ha cominciato a predicare PACE, AMORE E PERDONO.
Perchè mai tutto questo??
Chi . dato che i Vangeli sono stati scritti molto tempo dopo la morte di Gesù - ha sentito il bisogno di capovolgere certe istituzioni, certe idee e pensieri, e per quali ragioni? Questa persona aveva capito che bisognava cambiare un pò il tutto ?
E poi, mi pare in ordine di date, Allah ma non so se nel Corano si parli di perdono. Non ho mai avuto occasione di leggerlo.
Una volta ho letto la Storia delle Religioni, e in tutte c'è la questione dell'Amore, mi pare, quindi forse Amore e Perdono....
E' un mistero, tutto. E ci si addentra in meandri e spirali....senza fine....secondo me.....da Maria con buongiorno.

I misteri li crea chi ha interessi a giocare con la gente, e basta. Il perdono di cui parlava Cristo non è quello "mentale" che si inventa la gente.

Ciao, Kannon

Per rispondere a Maria De Angelis, riguardo la faccenda del perdono nell'islam...
L'islam riserva a Dio la prerogativa di perdonare o no, cosa che Allah fa se vuole e se lo fa lo fa come, quando e nella misura e maniera che gli garba.
Nell'islam il perdono non è questione umana: Per gli uomini c'è la legge del Corano e la giustizia divina in esso trascritta dal Profeta sotto diretta ispirazione (dettatura) di Dio.
Gli uomini non debbobo "perdonare", perchè non è compito dell'uomo concedere il perdono. Gli uomini devono attenersi ad un comportamento preciso, che è chiaramente indicato nel Corano. Chi non si attiene al disposto incorre nel giudizio di Dio e nella sua giustizia terrena così come il Corano stabilisce.

Non cercate di comprendere. Un islamico deve imparare a memoria il Corano, non deve affatto comprendere niente, deve soltanto accettare ed attenersi.

Essere un buon islamico implica decidere di accettare e quando hai accettato non devi più ricrederti e tornare indietro nelle tue decisioni: E' prevista la morte per esecuzione capitale per chi abbandona la religione islamica.

P.S.
Non per nulla... uno dei "1000" nomi di Dio, per un islamico, ...é "Il Misericordioso".

Ciao.

il punto a mio avviso è...perchè sentirsi offesi? nessuno fa nulla a nessuno, semplicemente l'uomo con le sue debolezze e imperfezioni segue ciò che la propria indole gli detta. sentirsi offesi perchè qualcuno ci fa qualcosa è solo indice di importanza personale. il punto è dunque che è stupido sentirsi offesi da qualcosa, al massimo rivaluterò la persona, avrò un elemento in più su di lei e ne prenderò atto.
il perdono come precetto cristiano è un abominio, la natura (nel senso più lato) è un campo di battaglia, non un salotto buono.

leggevo sull'ultimo numero d mente e cervello un mensile d neuroscienze, ke a quanto pare il perdono nn rientrerebnbe nella naturale indole dell'uomo ke e' quella d emergere nelle dispute e evolversi primeggiando, va be' perdonate nn mi vengono ancora le parole a quest'ora, cmq sarebbe contronatura il perdono
nn rientrerebbe nel ns dna
a menoke' nn rientri in una piu' ampliata sfera d leggi sociali nella quale si riconosce la superiorita' dell'altro e la si conferma col perdono conferendo all'altro un livello superiore in una gerarkia

E' tutto mentale. Sono invenzioni della mente.

Ciao.

l'uomo si trova purtroppo sballottato tra tensioni del genere, o preda di necessità sociali, o represso da valori antiumani, non può che perpetrare all'infinito le proprie barbarie. questo è il vero problema, ma nessuno sembra accorgersene.

x Kannon

è tutto mentale cosa?

L'uomo si evolve da animale in uomo, cioè da uno stato egoistico a uno stato d'amore prossimo.
Penso che la ragione perche sono arrivati Gesù, Budda e Maometto era che l'umanità aveva raggiunta un punto in cui sentiva il sempre più forte desiderio di una vita più pacevole. E siccome lo sviluppo dell'umanità è guidato dalla providenza, si incarnano in tali situazioni esseri che possono indicare la via avanti. Siccome l'umanità cominciava ad essere stanca della guerra, e l'uncio modo di finirla è perdonare, Gesù e Buddha predicavano la compassione come via d'uscita dalla sofferenza.
Per comprendere la situazione si deve essere aperto per il fatto che l'uomo si sviluppa in virtù della reincarnazione. Ed il fattore che crea lo sviluppo è fra l'altro la legge della causa ed effetto, che fa sì che ogni individuo deve sperimentare gli effetti delle proprie azioni, sotto forma del suo destino. Uccidendo si crea un destino futuro che comporta che l'individuo stesso sarà ucciso. Dopo che abbiamo vissuto sufficientemente sofferenze di vari tipi cresce un sempre più grande desiderio della pace e con ciò cresce anche la capacità di perdonare gli altri. Èra per ciò che Gesù, avendo vissuto così tante vite che non poteva più fare male a nessuno, poteva perdonare anche loro che gli hanno ucciso, e poteva quindi dire "Padre perdona loro...".
Quindi la capacità di perdonare cresce in ogni individuo da vita in vita ed in fine il mondo sarà cambiato in un mondo della pace e dell'intelettualità.
Ciao