Buongiorno a tutti,

mi chiedo qual è il significato di alcuni versetti scritti nel vangelo:

"Non date ai cani ciò che è santo, perchè non si rivoltino contro di voi per sbranarvi. Non gettate le vostre perle ai porci, perchè non le calpestino con le zampe"


A me sembra che non armonizzano con ciò che ha detto Gesù cioè di amare il nostro prossimo come noi stessi, e non riesco a trovare una spiegazione e sembra che le due cose si contraddicono,...........sicco me non sopporto tutto ciò che si contraddice sarei contenta se qualcuno mi aiuterebbe a trovare un spiegazione !

Paola

Non dare le "perle ai porci" significa che non devi parlare di cose "spirituali" che hai vissuto e senti realmente con chi, in realtà, non ha nessuna intenzione ad ascoltarti, se non per deriderti, utilizzare quello che dici per altri fini che siano diversi da quelli di una onesta e reale "voglia di conoscere" anche pensieri o cose diverse. Un materialista, un materialista vero, che nella vita pensa solo a se e ai suoi innumerevoli egoismi, è un "porco", nel riferimento di Cristo, perchè per lui gli interessi non vanno oltre tutto ciò che è fisico e attaccamento!

Kannon

...si legge spesso anche nel forum, che non tutti possono comprendere determinate cose per quanto riguarda Dio - in qualunque modo venga idealizzato - e la spiritualità in generale...forse la frase che hai citato è solo una tra le tante che tentano di dire che "non tutto è per tutti"...
...per quanto mi riguarda, .... ma questa è un'altra storia...

Ciao, Marco.

Kanon, grazie della risposta, ma non ti sembra che si contraddica con quello che ha ordinato Gesù ai suoi apostoli e cioè:
"Andate e predicate a tutti la buona novella ..." oppure "Io vi mando come pecore in mezzo ai lupi......"


Paola

Non si contraddice, ma devi fare una distinzione importante:

Cristo era comandato da Dio, e si poteva permettere di dire in nome di Dio. Ma non lo faceva con un IO che lo facesse sentire grande, la condizione di Cristo è ben diversa. Andate e predicate, non significa però che se vieni deriso e chi ti ascolta se ne frega realmente di ciò che dici, anche fosse solo per un confronto, devi continuare. Gira la testa, e vattene! Con compassione, semmai.

Non va imposto nulla, a nessuno. Si può esporre una propria idea, vissuto, o altro, e imparare sempre con chi si sta parlando, di volta in volta. Non credere neanche di avere la verità e gli altri no, perchè altrimenti si rischia di essere il "porco".

Ciao, Kannon

ma forse vuol solo dire che, se noi abbiamo veramente per noi stessi quell'amore che Gesù ci invita ad avere per gli altri, dobbiamo rispettare ciò che abbiamo di prezioso.
Amare gli altri non vuol dire calpestare se stessi.

Non dare le perle ai porci,per me non vorrebbe dire altro che non dire agli altri qual'è la vera dottrina di Gesù Cristo,perchè gli altri la disprezzerebbero e poi vi contrasterebbero in qualsiasi modo,anche con la calunnia.

ciao

ermes

sono molto d'accordo con kannon .. ed in più aggiungerei che amare se stessi e gli altri .. vuol dire aver raggiunto un grado di fiducia in noi stessi che traspare negli altri senza più bisogno di dover dare prova di noi ...

«Non date ai cani ciò che è santo perchè si rivolterebbero contro di voi per sbranarvi»
Gli insegnamenti di Gesù (ciò che è santo) non possono essere detti a coloro che non possono comprenderle (cani) perchè altrimenti, questi ultimi, non comprendendoli li riterebbero falsi e si rivolterebbero contro coloro che hanno parlato.
Spesso le dottrine più elevate di una teoria vengono riservate soltanto agli eletti, a persone dotate delle caratteristiche necessarie per comprenderle. Cosa inaccettabile per la dottrina cristiana che promette la salvezza e gli insegnamenti divini a tutti, senza distinzioni.
Per quanto riguarda la seconda frase, mi trovo d'accordo con Kannon; un pensiero viene comunicato al mio interlocutore quando questi vi presta ascolto, ma se egli non è disposto ad ascoltare, le mie parole si disperdono al vento sottraendomi inutili energie.
Un saluto.

Forse non sono energie del tutto sprecate,quando getti un seme in una terra arida il seme non va perduto,può sempre arrivare la pioggia che lo farà germogliare.
La cosa più importante è non tenersi i semi per sé,come fanno i saggi,la cosa non servirebbe a niente perchè andrebbero sprecati.

ciao

ermes