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25-05-2004, 15.40.06 | #6 |
Epicurus' very son
Data registrazione: 26-12-2003
Messaggi: 375
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L'esperimento di citato (quello di Miller) è palesemente semplificato, ed è logico pensare che in una realtà estremamente più complessa com'è quella fuori da quell'ampolla i risultati possano essere diversi.
E cmq anche con questo esperimento, mica si dimostra che la vita è nata per caso! Il caso non esiste. |
25-05-2004, 19.32.56 | #7 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
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Mabaga,
noi mistici diciamo che l'universo è compenetrato da una Intelligenza Suprema che crea il mondo attimo per attimo però non crediamo in un Dio-uomo che ha creato l'universo miliardi di anni fa e poi è andato in pensione. Cioè le cose si formano sì da sole, però c'è l'Intelligenza Cosmica che guida queste formazioni. S.Teresa d'Avila diceva: "Non guardate in alto,con il naso per aria se volete vedere Dio! Cercatelo piuttosto nei vostri cuori. Mille benedizioni. Kantaishi. |
26-05-2004, 09.14.34 | #8 | |
Frequentatore
Data registrazione: 13-05-2004
Messaggi: 95
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Citazione:
E' esattamente quanto ho affermato io. |
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26-05-2004, 10.26.04 | #9 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
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Citazione:
“Noi mistici”… Questa espressione mi ha incuriosito non poco. Dichiarare ciò significa anche affermare di aver conseguito “ La particolare condizione spirituale in cui si realizza l'unione mistica con la divinità” ed anche la “ Certezza intuitiva dell'esistenza di Dio o della realtà ultima, ottenuta senza mediazioni, grazie a un'esperienza religiosa individuale.”. Affermare poi che “… però non crediamo in un Dio-uomo che ha creato l'universo…” è anche scordare che vi sono nel mondo tante diverse concezioni del misticismo, alcune, come quella ebraica, cristiana ed islamica, credono proprio che l’Universo sia stato creato da un Dio sufficientemente antropoformizzato… almeno così lo descrivono le teologie cui fanno costante riferimento. Scordare questo e presentarsi nel contempo come colui che ha conseguito la certezza intuitiva della realtà ultima (Dio) è un po’ un azzardo… citare Teresa d’Avila (che io non conosco), mistica cristiana, ed affermare che “… noi mistici non crediamo in un Dio-uomo…” è un’altra forzatura… mi pare. Citazione:
Per cui, in ogni caso, l’incipit del thread non dimostra affatto che la vita sulla terra non sia avvenuta per un fatto voluto dal caso… ritengo che nessuno sia ancora in condizione di determinare con assoluta certezza da dove sia scaturita la prima scintilla della vita, eccettuati i mistici che hanno raggiunto la certezza delle cose ultime , il resto sono solo supposizioni ancora indimostrabili. Per quanto riguarda la possibilità che la vita si sia impiantata nel nostro globo provenendo direttamente dal cosmo, inserisco un interessante articolo estratto da Internet. Tralascio ogni mia possibile considerazione di carattere scientifico perché non sono assolutamente all’altezza del compito… a voi la lettura: Il fatto che, in determinate condizioni fisico-chimiche, nello spazio o sulla Terra si formino i "mattoni" fondamentali della vita (i già citati amminoacidi, che posti in sequenza formano le proteine; gli acidi nucleici; i lipidi; ecc.) non è certamente la geniale trovata di uno scrittore di fantascienza; questi elementi sono stati effettivamente scovati, per mantenerci entro i confini del nostro Sistema Solare, sulle comete e sugli asteroidi "piovuti" sul nostro pianeta, ma anche esperimenti di laboratorio, nei quali si riproducevano condizioni simili a quelle regnanti sul nostro pianeta circa 4 miliardi di anni fa, hanno permesso di raggiungere risultati notevoli. A questo (esperimento di Miller) seguirono molti altri esperimenti, sostanzialmente simili a quello di Miller (si parte sempre da un miscuglio di sostanze inorganiche e organiche semplici), due dei quali meritano un po' di attenzione. Uno di questi risale a trentacinque anni fa (1965), e fu svolto da Ponnamperuma; la "variazione sul tema" è l'esposizione del "brodo" non all'azione del calore e dell'elettricità, ma a quella dei raggi ultravioletti (un po' come avviene nello spazio interplanetario); risultato: Ponnamperuma ritrovò in questa miscela persino i nucleotidi, quelle molecole che, come già detto, sono alla base della struttura del DNA e dell'RNA. Il secondo, invece, è opera di Juan Oró (1961), che dimostrò come fosse possibile preparare amminoacidi da semplici miscele di acido cianidrico e ammoniaca in soluzione acquosa: con queste semplici reazioni chimiche, inoltre, la più abbondante tra le molecole complesse presenti risultò l'adenina. Quest'ultima, come già detto, è una delle quattro basi azotate che formano il DNA e l'RNA; inoltre rappresenta la struttura portante di molecole, come l'adenosintrifosfato (ATP, il principale fornitore di energia nella stragrande maggioranza degli organismi aerobi), il FAD ed il NAD (rispettivamente flavin-adenin-dinucleotide e nicotinammide adenin-dinucleotide, trasportatori di elettroni nelle reazioni metaboliche), praticamente ubiquitarie tra le pagine di un libro di biochimica. Altri studi indicano che anche le altre basi azotate contenute negli acidi nucleici si possono formare per reazione tra l'acido cianidrico e due altri composti, dicianogeno (N=C-C=N) e cianoacetilene (H-C=C-C=N), presenti in un'atmosfera riducente. Tutto ciò porta a concludere che, in determinate condizioni, i più importanti costituenti delle proteine e degli acidi nucleici erano presenti sulla Terra al momento del passaggio dal non vivente al vivente. Quello di Miller ha il merito di essere il capostipite di tutta una serie di esperimenti che hanno portato gli studiosi ad una discreta conoscenza dello stadio prebiotico, cioè di quegli elementi che, uniti insieme, avevano la potenzialità di originare la vita, anche se, come già detto, non si è ancora certi della correttezza dei presupposti sui quali gli esperimenti stessi si basano. Una considerazione: molti possono essere scettici riguardo alla possibilità che le molecole "chiave" della vita biologica, come amminoacidi e nucleotidi, si possano ritrovare sulle comete o sugli asteroidi. Le pubblicazioni specializzate in Astronomia, però, riportano continuamente dati sperimentali ottenuti con i mezzi d'indagine propri di questa scienza, ed un breve resoconto di alcuni di questi dati sarà oggetto di un prossimo articolo. Ciao |
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