Messaggio originale inviato da Rocco
"..ma perché? perché io debbo rifiutare il piacere...?..
Non ero capace di vedere la strada intermedia ...... su dei libri che trattavano di Buddismo lessi che non ci dovrebbe essere nè piacere, nè sofferenza...... ma io presi quella frase nel senso sbagliato...... mi dissi ...sarò mica un robot ???? Come si fa ?????..
Poi io iniziai a comprendere lentamente che il grande mio problema, evidentemente , forse , erano solo i miei Occhi.......
Sì, i miei occhi! Sì... io presi solo le parole sul libro , le vidi esteticamente , i loro caratteri di stampa , ma NON ne compresi il vero significato , l'essenza !!..
I miei occhi non potevano vedere oltre....... tutto ciò che vedevo o incontravo in vita mia..era inconsapevolmente classificato... giudicato dalla mente mia con le parole famose ( amore , sesso , libertà , genitore , moglie , marito ) e messo in un schema e basta ...... ossia , ....in una triste gabbia..
Ed Io , scemocretino... ero quello che metteva da solo ed intenzionalmente quelle cose in una gabbia!
Quella persona è bella.......... quella cosa è sesso....... quella cosa è amore.......
Ma questo non è un bel modo di vivere .....sono comunque giudizi ..e non possono portarmi a quella naturale accettazione di ciò che arriva nella mia vita tutti i giorni !!! Me tapino !
Poi io iniziai a giudicarmi....ed era anche peggio ! Dimenticai che stavo classificando me stesso allora!..
Quindi......... nessuna via d'uscita! !! Quale era la via d'uscita???
Arrivò una donna , e con una luce nella sua mano, disse : ..... " QUELLO È QUELLO CHE E'...!
Ma io pensavo che era uno scherzo , e così noi facemmo scherzi e ridemmo........... mentre noi avevamo la verità sotto i nostri occhi.. ma noi la gettammo via..
Arrivò la biblioteca del terzo millennio , Internet , JK ed i suoi libri , ......lessi.... scavai dentro di me con la pala meccanica gigante ed ascoltai bene le sue parole e lui mi disse : noi chiamiamo tutte le cose con le parole..... così noi le registriamo e ci fottiamo da soli .......
Basta osservare una cosa, non chiamarla per nome che ti piaccia.o no .... ossia " QUELLO È QUELLO CHE E'...!
Io avevo dubbi in me..... nooooooo non può essere così facile.... è così stupido , sarebbe troppo semplice ! (ancora inconsapevolmente io stavo giudicavo tutto ....come un sciocco! ) senza esperienza pratica .
Una mia amica bionda già mi aveva detto questa frase segreta....... poi io iniziai a sperimentare sul serio , senza più farmi divorare dal dubbio e dal giudizio .
E funzionò ......!!!! Un miracolo???? Forse.........
Le cose più svariate , che non bollavo o etichettavo più come prima , cadevano immediatamente, lì al'istante ..proprio perchè non erano state registrate....... ed io potevo vedere tutte le cose come erano in realtà e liberare me stesso , la mia creatività !!
Così Nulla viene più quindi conservato sottovuoto , classificato o paragonato e ridotto allo stato ultimo ..
Quindi mi riascoltai ed entrai in me stesso , ed udii il mio respiro originale che mi disse : ascolta il tuo respiro , guarda me .
Tu non mi pensi più quando respiri ! Non respirare in "automatico ", ma usa quella parte del cervello che te stesso ha reso assopita , riscoprila e coltivala .
Solo così vivrai pienamente il tuo presente , ciò che tu sei in realtà , ora , oggi , nel presente pieno e ti libererai dalla fantasie di ciò che vorresti e dalle ansie del futuro. .
Così' tutti i tuoi ricordi passati saranno dimenticati , perdonati e saranno cancellati !......" -Rocco-
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Vorrei solo ringraziarti profondamente per aver scritto qui queste parole rendendole condivisibili !
Avrebbero potuto portare la mia firma..!
Le stesse parole-sentimento che ho cercato, trovato e.. smarrito !
Le sto rimeditando questa notte, grazie a te nero-su-bianco, per comprendere dove mi sono “persa”…
Nel mio caso c’è, penso di aver avuto qualche serio problema con quello che ieri ho definito, per aiutarmi nella lettura di questi miei ultimi 6 anni, come “coscienza della diversità”, quindi mia problematica riferita e tradotta sinteticamente con tale frase..
Insomma, stavo facendo lo stesso tuo percorso (anni fa) e mi sono persa per strada , ritrovando la sofferenza,e non capendo bene in che punto e cosa mi ha fatto crollare (intendo in essenza, profondamente, non in superficie, poiché in tal caso potrei dare la colpa alla mancanza di condivisione etc.. )!! Per ora sento che il mio “nocciolo” sta in “coscienza della diversità” ma devo sviluppare ed andare in profondità..
Poiché -nel mio caso- forse il punto è “coscienza della diversità “ non come senso-volontà di separazione ma come possibilità di vedere le cose/le persone confrontandole fra loro senza che questo necessiti di una classificazione limitativa…
Insomma.. dov’è l’anello di congiunzione tra “coscienza della diversità”..
No, dunque.. Senza “coscienza della diversità” mi sono trovata a credere di essere compresa profondamente (da un’amico) dando per scontato che quindi, anche se con ‘tempi’ diversi, la strada era la medesima;
convinta, quindi, che potesse esistere, che esistesse un linguaggio profondo, comune e comprensibile ad entrambi.
Insomma se questo modo ‘diretto’ di vedere lo porti in casa ..
Dove ..azzo mi sono persa ?????!!!
Volontà d’unione, volontà di comprensione, di non separazione, di linguaggio in comune,
Poi le cose che m’appartenevano, che mi rendevano felice, che davano bellezza alla mia vita sembravano essere state cancellate, nascoste al mio essere, da quelle in comune condivisibili ..la mia acqua ammuffiva ed io morivo di sete..
Tu dici :vedere le cose senza giudicarle ‘buone’ o ‘cattive’ ma qual è la strada per un’unione profonda con gli altri..
Delle cose ci piacciono, altre non ci piacciono..
Delle cose ci fanno sentire belli, altre ci uccidono lentamente l’anima..
Come si può senza coscienza della diversità, senza chiamarle con nomi diversi..per non perdersi in una terra di nessuno..
Puoi non giudicare, accogliere, comprendere ..come qualcosa che passa e va e non t’appartiene..
Ma tu lasci intendere che non c’è sofferenza ..
Ed io mi chiedo..: puoi accogliere le cose dentro di te, le più opposte, le più diverse, senza un ‘peso’, un’ordine, senza che per te ci sia un valore d’ordine, d’importanza, di necessità, di positività, di distruttività..?
Senza perdere te stesso, i tuoi gusti, le tue passioni, i tuoi desideri, la tua umanità di singolarità/unicità,
Senza insomma ritrovarti ad essere semplicemente un ‘contenitore’ di immagini che passano e vanno ???!!!
Da come hai scritto sembra che tu lo veda come unica strada di amore..(ed anche per me era così!) ma è ancora un amore umano, questo, un’amore che permette di relazionarci agli altri pur non sentendone/vedendone i personali confini ???!
Io vedo una sola risposta-conseguenza : cioè che non può, questa strada, coesistere con il desiderio di condivisione ..poiché io cesso di esistere come singolarità di passioni e desideri per divenire un’essere dove tutto profondamente può coesistere senza scontro, ne limitazione, ne preferenza.. Qualcosa che non è più ..il ‘classico’ essere umano che desidera ..
Ho frainteso qualcosa del tuo scritto ???!
Aiiiiiiuuuuuto!!!!!
Gyta