Non sono qui per convincere di aver ragione.
E non ho mai detto che chi crede in Allah, Krishna, Buddha ecc. è un poco di buono.
Ho solo detto in soldoni che quando saremo al cospetto di Dio saremo di fronte al Cristo.
E' solo una mia opinione.
Lungi da me dall'essere oracolo ma ti assicuro che quando professo la mia fede sono onesto e sincero.
Ciao

Scusa...in riferimento alla mia richiesta...mi bastava sapere che ti è scappata....come ti avevo suggerito io...
io penso quello che scrivo...può benissimo essere che per altri non sia così...

Quindi ammetti che la tua è una scelta personale dettata da una decisione?

L'adesione al cristianesimo da adulto consapevole e dopo aver cercato anche altrove è sempre una scelta.
Aderire al Cristianesimo però non deve significare lottare e affermare a spada tratta (questo rischia di essere fanatismo)
che Cristo è l'unico vero DIo, anche perchè interpretare le
parole di Gesù è sempre un lavoro che dà adito a varie ipotesi.
Quando Gesù dice chi vede me ha visto il Padre potrebbe voler dire riconosci in ogni essere umano il Dio che vive in spirito e verità., anche perchè altrove dice qualunque cosa farete ad uno dei vostri simili sarà come se l'abbiate fatta a me.
Lui si è sempre definito Figlio dell'Uomo, nel senso che ogni Uomo
con la U maiuscola genera in sè l'amore divino o cristico.
Lui è il Figlio prediletto (,,,in nessuno dei vangeli è l'unico), ma è l'unto dal Signore. e ci ha invitati a rivolgerci a Dio come figli
che chiedono ad un padre. In tal senso è il Fratello Maggiore dell'Umanità:
Io credo che i cristiani debbano soltanto aderire al suo messggio
smettendo di fare battaglie ideologiche che non servono ad altro che a separare ed abbiamo tutti bisogno di unione e di pace e non di erigere altri muri. Gli induisti si inchinano alla maestà di Gesù Cristo non rriconoscendolo vero Dio e vero Uomo e allora???
( Yogananda e Swami Mahashenanda non fanno altro che citarlo
e credere in lui) Dio è Uno, let anything else be (let it be , let it be).

Scelta dettata dalle esperienze vissute sulla propria pelle.

Potresti illustrarci queste esperienze (immagino non sia così semplice... però potresti tentare comunque)?

Potrebbe essere di grande aiuto per qualcuno.

Grazie

Scusate la mia intromissione,
ma per come scriviamo dei vari dio noti (si fa per dire)
come Cristo o Buddha ecc ecc ... o come l 'impressione si stia trattando di 'esseri' umani o comunque troppo umani.
Vedi dipinti statue e quant' altro li ricordi appunto in sembianze umane.

Secondo me è come osservare un acquario del soggiorno di casa e pensare di conscere per questo mari e oceani di tutta la terra inclusi tutti i loro abitanti.

Il solo parlare e misurare o quantificare un argomento come questo mi sembra ..... assurdo.

E ancora, se tutto questo succede in un angolo remoto della via lattea. Sulla terra appunto.
Avete un ideaa di che cosa ci può essere là fuori ? rotolo_
Credo che di un dio noi dovremmo goderci l' opera, senza soffermaci troppo sull autore.

Aggiungo di più alla tua giusta (per me) considerazione. Perchè distinguere l'autore dell'opera dall'opera stessa?

Se non erro, nel linguaggio simbolico la croce posta al di sopra di un altro simbolo sta ad indicare l'opera compiuta, il raggiungimento della perfezione... al contrario, se posta al di sotto indica l'opera da compiere. Il glifo da te citato sta a rappresentare la perfezione che si esprime nel perfetto equilibrio di attività/passività tipico del regno vegetale. La croce simbolo di vita dove l'elemento attivo (mascolino) verticale s'unisce all'elemento passivo (femmineo). Magari ricordo male... ma...

certamente, croce è sempre incontro del duale in unico centro
e quindi può essere intesa simbolicamente come unione degli apparentemente opposti (maschile/femminile, terreno/spirituale
razionale /intuitivo, bianco/nero), è accettazione senza giudizio
è comprensione e fusione in uno slancio d'amore che si aggrega
nel suo centro ideale , il punto di incontro che per me è sempre
l'intelligenza del cuore.
( in hoc signo vinces) anche queste parole non sono casuali, tutto
è segno, anche in natura e tutto va interpretato in quanto simbolo di realtà metafisiche.
Cristo parlava in parabole ed ancora più nascosti a volte sono i significati delle sue parole, ma io credo che oggi si possano chiara
mente intendere, basta essere guidati da intelligenza aperta, voglia di conoscenza, assenza di pregiudizi, prevenzioni e schemi mentali che precludono sempre ogni cmprensione.
La chiesa spesso da significati accessibili alle masse, chi vuole può penetrare più a fondo e trovare il senso di tutto nelle parole
di Gesù Cristo.