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17-09-2014, 07.27.06 | #1 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Trascendenza e Sacrificio
Citazione:
be e' chiaro che la parola "trascendere" puo comportare diversi fraintendimenti e personalmente sono d'accordo con te sulle cose che scrivi..e in questo caso credo che la mia non sia affatto una contraddizione. ritengo infatti che certo noi siamo di carne ed ossa e dobbiamo fare i conti con questa condizione ma la nostra autentica essenza e' quella eterna ..lo so che certi termini come questi possono suonare strano..come "fuori dal mondo" e in effetti e' proprio così,sia dal mio,che probabilmente dal tuo punto di vista e in questo senso sono validi entrambi,dipende pero' da quale prospettiva viene considerato..non so se ora sono riuscito un po a spiegarmi su questo punto. non penso affatto che sia un artificio ma comprendere quale sia la nostra reale natura che si pone al di la dei nostri stessi sensi..anche se questi ci appartengono ed hanno probabilmente una funzione ben precisa e non vanno affatto ignorati,ma appunto compresi il più a fondo possibile.. dunque non penso affatto che tutto questo comporti un alienazione dal mondo,ma anzi al contrario un "integrazione" vera e propria,perché,almeno da come lo percepisco io e' anche dalle cose più semplici o apparentemente banali e "quotidiane" (come ad esempio preparare i pasti o anche semplicemente spazzare il pavimento di casa o qualsiasi altra cosa) che può rivelarsi il "divino".. non credo ci sia alcun bisogno di andare a cercare chissa' dove ..penso piuttosto che su questo vi e' diffusa più che altro un idea stereotipata, come se bisogna essere degli eremiti,stare tutto il giorno in meditazione,recitare mantra o autoescludersi dal mondo fosse la condizione imprescindibile in realtà TUTTO e' più a portata di mano di quanto possa sembrare..e perché no anche scrivere su un forum come questo,non ci vedo incongruenze,ognuno poi trova il suo modo più congeniale come percorso di "liberazione",e non vedo perché debbano esistere dei confini,dove si ritiene che esista un "dentro e un fuori"..un "possibile da una parte e un impossibile dall'altra". certo questo non si ottiene con la bacchetta magica ma attraverso un SACRIFICIO (ossia dalla condizione profana a quella sacra) un distacco inizialmente penoso per l'individuo,che deve appunto "trascendersi" dalla sua stessa condizione individuale,per realizzare l'identificazione che lo ricongiunge al TUTTO,dove la distinzione fra soggetto ed oggetto si "annulla" |
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18-09-2014, 23.06.43 | #3 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 09-08-2014
Messaggi: 86
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Riferimento: Trascendenza e Sacrificio
Citazione:
La trascendenza di sè nella visione nietzschiana può significare "egoismo sacrosanto", ma di sicuro non è un significato univoco nella storia della filosofia. Se comunque è questo il significato originario di acquarius, tolgo il disturbo: la volontà di potenza, connotata come "trasvalutazione di tutti i valori" è semplicemente, a mio giudizio, un modo elegante per imporre il dominio dei forti sui deboli, ed essendo io un sostenitore del "risentimento" mi pongo sull'altra sponda della barricata. Se poi "si fanno le stesse cose con un atteggiamento totalmente differente", mi si chiarisce ancora di più il significato di Nietzsche: un raffinato pensatore per le classi dominanti più spregiudicate, che qualche volta, preso troppo sul serio, ha finito per "mangiare parte dei suoi stessi figli". La sua bravura è innegabile nello scoprire le ipocrisie della società moderna, ma se la pars costruens è fatta esclusivamente di inni al "più forte", allora mi sembra francamente di dover decidere fra la rogna (morale borghese ipocrita) o la scabbia (morale del superomismo). Non ignoro la contrapposizione fra cristianesimo e buddismo in Nietzsche, ma il superamento della morale cristiana non significa certo adottare quella dell'ubermensch, almeno per quanto mi riguarda. Se ho male interpretato, aspetto volentieri un'intervento. |
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