Uno squarcio e d'incanto l'uno fu due, dolorosamente ferite le anime si dispersero nello spazio e nel tempo...

Nostalgia di una perfezione nell'unità, ognuna s'incarnò separatamente in mille forme, lentamente assistettero e vissero con un lento e graduale risveglio al risveglio della vita biologica.

In ogni vita, correndo sulle ali del tempo pur restando eterne ed atemporali, si cercarono e si trovarono ogni volta, ogni volta s'amarono d'un amore totale e ogni volta tornarono ad essere separate nella morte. Per qualche ragione destinate ad incontrarsi solo sul piano carnale, continuarono vita dopo vita a percorrere la storia e i luoghi della terra, mai paghi di una sete eterna che mai in nessuna vita riuscirono a dissetare.

Quale percorso son destinate a fare le due anime nella continua e incessante trasmigrazione di vita in vita? Quale compito devono assolvere, che crescita devono fare?

Perchè il lungo cammino, eterno e atemporale, e contemporaneamente radicato nella storia, trasudante sangue e passione?

In che modo s'incastrano l'eterno e il contingente, come passione e carne divengono puro spirito e questo a sua volta ritorna carne e passione in un incessante movimento spiraliforme?

Come tutto è uno, tutto si diversifica. Come tutto è anima, tutto è corpo. Come tutto è eterno, tutto vive e patisce la storia. Solo il corpo permette all'anima di crescere. L'anima da sola non lo può fare. Solo il corpo può cercare l'unità dell'intero diviso all'origine dei tempi; ma solo l'anima lo può realizzare...


Ho sempre saputo di essere profondamente e irrimediabilmente eretica...

Uno squarcio e d'incanto l'uno fu due, dolorosamente ferite le anime si dispersero nello spazio e nel tempo...

Il tuo 3d mi ha fatto venire in mente una poesiola che scrissi quando mi cimentavo con le rime. Non c’è nella mia “breve”, l’evidenza dell’anima, beneficiaria e vittima della divisione, che colgo invece, nel tuo scritto, ma per converso c’è la stessa percezione di un’esistenza duale iniziata da una stessa sorgente. La riporto qui che magari rilanciamo il 3d ingiustamente dimenticato.

Cos'è la vita?

Immagina due elettrodi
segnati entrambi da una freccia opposta
e la corrente crepitante tra di loro
passare dall'uno all'altro senza sosta.

Immagina la sorgente e il mare
con il fiume in mezzo che corre tra le rive
solcando pianure e valli senza posa,
correndo la sua corsa senza fine.

Immagina due estremi, il bianco e il nero
che in uno squarcio di cielo sereno
mostrano la gamma dei colori in mezzo a loro
formando il gioco dell'arcobaleno.

Questa è la vita.

Nata dalla separazione dell'uguale,
che si è scisso in due opposti contrastanti,
originando un movimento senza fine.
creando giochi di nani o di giganti.

E tutto è buono, tutto è bello
tutto è perfetto così com'è, tutto è più vero
se solo riesci a vedere in questo sogno,
l'infinito, eterno gioco dell'intero.

Ciao Ygramul.

Perchè eretica? La tua è una fede che vedo ormai molto diffusa, semmai chiamo eretici quelli che non ammettono niente degno di fede all’infuori delle proprie credenze. E, sotto sotto, ce ne sono tantissimi (distinti signori sempre sicuri di se, una sicurezza costruita su basi acquisite e non ragionate solo da mettere in vista nella cosidetta “società”...).

Scusa, sto divagando.

Ha un non so che di romantico questa tua visione, parli della trasmigrazione delle anime ma focalizzando solo sull’anima gemella.

Come si può trovare un significato a tutto ciò? Quanto è più grande della nostra ristretta coscienza questa cosa che tu descrivi?
Penso che qualche cultura, tramite millenni di esperienze, sia riuscita ad avvicinarsi al nocciolo della questione; ma quanto ancora questa è più grande delle seppur millenarie culture?

Sai Ygramul...la storia delle anime che si sono perse e si cercano per tutta la vita mi accompagna da molto tempo,da una storia d'amore meravigliosa che mi aveva lasciata divisa a metà appunto,con la mia anima che cercava di recuperare disperatamente l'altra che aveva perso...

Adesso sono convinta che l'anima si possa arricchire sempre,quotidianamente grazie alle belle anime che incontra nella vita...l'anima che le è gemella,certo,sarà sempre una meta,ma forse anche solo un bel sogno...l'anima anela all a perfezione,ma non so se potrà mai trovarla in questa vita terrena,forse qualche volta si crede di averla trovata,ma poi ci accorgiamo che oltre all'anima ci sono altre mille piccole cose che la contornano e che spezzano la magia del primo incontro...

Come dice Attilio(ciao Attilio),quanto la nostra cultura ci permette di comprendere veramente tutto ciò? Forse appunto non è qui che la nostra anima in cerca della sua gemella potrà essere soddisfatta....

Ciao e mantieni sempre questo sogno...
Rain

Non parlo dell'anima gemella, ma di qualcosa di contemporaneamente molto più mistico e molto più materiale. E' il recupero dell'Uno dalla Dualità scissa all'origine del tempo e dello spazio. Parlo dell'Uno nel Molteplice, parlo della spiritualità della materia, dell'indispensabilità del doppio binario. E parlo di reincarnazione, della trasmigrazione di relativamente poche entità spirituali eterne che recuperano nell'immanenza di mille vite ciò che nello stato di eternità non possono avere: l'esperienza del tempo. Parlo del fatto che in quest'epoca un numero straordinariamente elevato di anime hanno conquistato la forma umana troppo velocemente, col rischio di perdersi definitivamente il cammino di recupero che le è proprio... non soggiornando abbastanza a lungo in altre forme di vita...
Parlo del fatto che in tempi passati si è creata una insanabile frattura tra anima e spirito, e che questa frattura, determinando l'allontanamento dell'anima e la "mortificazione" della materia sta provocando la distruzione del nostro mondo... anche se sarà solo temporanea... Parlo di mille altre cose, di cui la scissione dell'Anima Una in un dualismo insoddisfatto e sempre alla dolorosa ricerca di questa unità è nello stesso tempo immagine simbolica e metafora, è realtà quotidiana di una costante insoddisfazione umana e disillusione...

Non ha molto a che vedere con la cosiddetta "anima gemella"...






Ovviamente le mie son solo idee, ma nelle mie idee non c'era qualcosa di così banale come l'immagine dell'"anima gemella" intesa come si intende comunemente...

Hai fatto bene a specificare Ygramul, perchè la discussione stava prendendo una direzione che poco c'entrava con la tua introduzione.

Anche io avevo capito male la storia della dualità, forse perchè tu parlavi delle "due anime", e non di un'anima scissa in due (che è diverso).

Ciao!

Farò l'esempio dei gemelli monozigoti.

All'inizio sono un'entità sola, poi per qualche ragione si dividono completamente e diventano due...

Hanno lo stesso corredo genetico, ma sono due entità distinte.


Farò l'esempio del fuoco di una candela.

E' una, ma se avvicina un'altra candela, diventano due, se avvicina un rametto secco il fuoco prende addirittura caratteristiche differenti.

Non è stato uno sbaglio parlare di due anime. Sono due e sono Uno.

Ora ho capito, l'errore è dovuto al fatto che chi non è proprio sulla tua "lunghezza d'onda" tende alla visione più comune della cosa...

Comunque è un modo di vedere le cose che non conosco, mi piacerebbe saperne di più.

Concordo con Attilio...era stato frainteso il senso delle tue parole Ygramul, ma sinceramente era fraintendibile...
Scusa per la banalità...
Ciao,
Rain

Trovo molto interessante e tremendamente stimolante il concetto di Uno diviso, forse non necessariamente il due, ma in mille, in tutto ciò che ci circorda di animato e inanimato e che provoca una simbiosi, o forse meglio, un'associazione energetica senza valenze morali.
L'idea d'altronde non è nuova basta ricordare il concetto di Trinità dei cristiani o della Trimurti degli Indù.... sembra che tante forme di pensiero e civiltà diverse, siano arrivate alla medesima conclusione di uno-plurimo.... forse per riuscire a spiegare avvenimenti che altrimenti non avrebbero potuto.
Il concetto di ricongiungimento, tanto caro a noi umani, forse può anche essere inteso come il raggiungimento di uno stato di "equilibrio", dove c'è assenza di bisogni e inutilità di speranza, quello che in fisica atomica potrebbe forse essere rappresentato come il raggiungimento dell'"ottetto elettronico", che è una situazione di massima stabilità alle perturbazioni ma non necessariamente statico, in quanto può anch'esso essere scisso.
La ricerca di questo equilibrio tra diverse fonti che se ho ben capito tu chiami spirito, anima e materia e che pur essendo volute essere classificate come entità differenti sono poi, in ultima analisi, una cosa sola con diverse facce, porterebbe alla realizzazione dell'Uno inteso come stato di unicità poliedrica e di stabilità massima (che si potrebbe adombrare al concetto di felicità forse).
La ricerca di unificazione passerebbe attraverso stadi evolutivi di associazione, progressivamente più complessi e multiformi che verrebbero inconsciamente gestiti dalla memoria ancestrale mediante il superamento della razionalità (limite umano) sostituita dalla percezione emotiva, vera regista della nostra evoluzione.... tutto questo mi trova concorde ed è tremendamente affascinante perchè per una volta mette d'accordo materie, energia, spirito e anima senza secondi fini egemonici a sfondo religioso e fuori dalla necessità di una morale che sappiamo quanto spesso divenire mezzo di potere.
Mi piace. E mi piaci anche tu! Complimenti!