Originalmente inviato da paperapersa

Credo che i sordociechi
di Osimo che non hanno mai visto un cielo , nè i colori di un fiore
nè il sorriso di un essere umano, non possono neanche aver questo bene
che tutti abbiamo e di cui dovremmo essere profondamente grati!

I voli pindarici possiamo permetterceli proprio perchè abbiamo la grazia
di avere occhi per vedere, naso per fiutare, orecchie per ascoltare
i dolci suoni che ci circondano, mani per carezzare e sentire
le differenze al tatto, e intelletto per capire.

Originalmente inviato da Noor

Caro Yam,tutto è bellezza..anche l'arte..li imbalsamata..
tutt'altro che ineffabile..
Cioè imitazione della Bellezza..

Originalmente inviato da Yam

Forse una pessima opera d'arte non e' quella stessa "radianza"?

Originalmente inviato da Noor

La bellezza non è la forma che osserviamo.
Non è il sorriso di un bambino,ma ne è la profondità.
Non la farfalla ,ma il suo volo.
Non il mare,ma il cielo dal quale si specchia.
Non il sole,ma i suoi riflessi tra le fronde.
E' musica , che è spazio di silenzio tra due suoni
o il profumo di vita che esonda dagli spazi bianchi tra le frasi di un libro
Perché la bellezza è lo stesso spazio oltre le cose e il mondo.
E’ ineffabile.
Impossibile fissarla:qualsiasi tentativo è perderne l’essenza.
L’arte è quel tentativo impossibile di dare forma a ciò che non ha forma.
La bellezza non appartenendo al tempo,è inaspettata nel presentarsi,
Non potendola trattenere,si dilegua inaspettatamente.
Apprezzare la bellezza è aprirsi a quello spazio di Presenza che ne è dimora.
Perché la bellezza non è di questo mondo.
La bellezza è il portale di ogni gioia:ne sostiene la luce.
In tutta la bellezza ,nello spazio che crea la forma, il volto di Dio.

Originalmente inviato da andre2

di chi è questa poesia?
comunque, vedere, decantare la bellezza è tipico ambito duale....

Originalmente inviato da andre2

di chi è questa poesia?
comunque, vedere, decantare la bellezza è tipico ambito duale....

Originalmente inviato da Yam

Senti queste parole di un Tantrika molto famoso (accenna nientemeno che al corpo sottile..se poi vuoi che te la traduca in termini Buddisti...):

[...] L'anima se ne sta smarrita per la stranezza della sua condizione e, non sapendo che fare, smania e fuor di se non trova sonno di notte né riposo di giorno, ma corre, anela là dove spera di poter rimirare colui che possiede la bellezza. E appena l'ha riguardato, invasa dall'onda del desiderio amoroso, le si sciolgono i canali ostruiti: essa prende respiro, si riposa delle trafitture e degli affanni, e di nuovo gode, per il momento almeno, questo soavissimo piacere. [...] Perché, oltre a venerare colui che possiede la bellezza, ha scoperto in lui l'unico medico dei suoi dolorosi affanni. Questo patimento dell'anima, mio bell'amico a cui sto parlando, è ciò che gli uomini chiamano amore.

(Platone, Fedro, in Id., Opere complete, a cura di G. Giannantoni, Laterza, Roma-Bari, 1971, pp.250-252.)

Originalmente inviato da Yam

Senti queste parole di un Tantrika molto famoso (accenna nientemeno che al corpo sottile..se poi vuoi che te la traduca in termini Buddisti...):

[...] L'anima se ne sta smarrita per la stranezza della sua condizione e, non sapendo che fare, smania e fuor di se non trova sonno di notte né riposo di giorno, ma corre, anela là dove spera di poter rimirare colui che possiede la bellezza. E appena l'ha riguardato, invasa dall'onda del desiderio amoroso, le si sciolgono i canali ostruiti: essa prende respiro, si riposa delle trafitture e degli affanni, e di nuovo gode, per il momento almeno, questo soavissimo piacere. [...] Perché, oltre a venerare colui che possiede la bellezza, ha scoperto in lui l'unico medico dei suoi dolorosi affanni. Questo patimento dell'anima, mio bell'amico a cui sto parlando, è ciò che gli uomini chiamano amore.

(Platone, Fedro, in Id., Opere complete, a cura di G. Giannantoni, Laterza, Roma-Bari, 1971, pp.250-252.)

Originalmente inviato da andre2

platone non era un tantrika.
certamente il bello da un effetto di benessere e ristoro alla psiche, mentre il brutto genera repulsione, disagio e quindi malessere.
pur sempre approccio dualistico è.