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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 01-03-2008, 16.51.17   #11
Heraclitus
Panta rei...
 
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Data registrazione: 28-01-2006
Messaggi: 181
Riferimento: E' la paura che genera la religione?

Citazione:
Originalmente inviato da Elijah
Il termine "religione" è così vago che non si può concordare, se non dopo che si è cercato di definire questa parola.

Quello che manca poi nell'"analisi" è l'obiettivo della "religione". Che scopo ha la "religione"? Si può dire che tutte le religioni hanno come obiettivo quello di trovare la pace in sé stessi, la felicità, la tranquillità, espresso tramite negazioni: smettere di aver paura, di soffrire, di provare dolore, ecc.?

Se sì, cosa c'è di male nelle religioni? Non è forse il desiderio di ogni essere vivente quello di trovare la felicità? di aspirare ad essa?

Nulla di male se l'obiettivo è quello di trovare la felicità, è spesso IL MODO per arrivare a questo obiettivo che a non tutti può piacere. Se il modo per arrivare a questo obiettivo non è stato deciso da sè in modo critico ma invece si obbedisce a visioni e precetti imposti da altri in modo dogmatico e quindi intollerante allora... mi sembrano che i risultati non siano granchè.

Citazione:
Originalmente inviato da Elijah
E se anche fosse che le religioni sono frutto della paura, quale sarebbe il problema al riguardo?

La medicina non è anch'essa forse frutto delle malattie? Eppure serve se si vuole tornare ad essere sani, o no?

Sì, è vero, non c'è nulla di male se qualche attività umana è motivata dalla paura, l'importante è che non faccia rimanere l'uomo nella paura e lo motivi al coraggio. Ci vuole coraggio, voglia di conoscere per cercare nuove cure, nuove forme di energia, nuove scoperte scientifiche. Si resta nella paura se invece ci si lascia imporre da altri visioni del mondo dogmatiche e intolleranti, si resta nella paura perchè si nega ogni possibilità di raggiungere nuove conoscenze da sè.

Io ho una propria vita di esperienze e capacità irripetibili, per questo le scelte che riguardano solo me devo sceglierle solo io, in modo meditato. Nella vita pubblica invece lì c'è il problema di convivere con chi ha visioni della vita personale diverse e lì nessuna di tali visioni deve imporsi e sopprimere tutte le altre, quando non c'è una ragione comune a tutti gli esseri umani che la giustifica. E' questo l'importante.
Heraclitus is offline  
Vecchio 01-03-2008, 17.04.24   #12
donella
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
Riferimento: E' la paura che genera la religione?

Per Heraclitus ed Elijah.

Trovo personalmente abbastanza completa e descrittiva questa definizione di religione tratta da Wikipedia:

Una religione è un complesso di credenze, comportamenti, atti rituali e culturali, mediante cui un gruppo umano esprime un rapporto con qualche ordine soprannaturale o realtà ultraterrena. Una religione contiene sistemi di valori e significati che investono la condizione umana, l'esistenza, l'ordine cosmico, e spesso altri aspetti della vita. Le religioni sono sempre in qualche misura istituzioni sociali, cioè sono condivise, dotate di regole e strutture sociali ordinate, dove singoli individui sono spesso designati a qualche ruolo o prerogativa collegate alla prassi religiosa.

Se la definizione è condivisibile.... onestamente mi sembra che immenso sia il territorio sottratto alla faticosissime ed anche improbabile "avventura del proprio spirito" e invece ceduto all'apparentemente comodo governo della convenzione eteronoma, cui aderire per sfiducia / paura .... in assenza di curriculum e di forza per crearselo...
donella is offline  
Vecchio 01-03-2008, 17.24.05   #13
ciro6
AgaeflamO
 
L'avatar di ciro6
 
Data registrazione: 01-03-2008
Messaggi: 76
Riferimento: E' la paura che genera la religione?

E' la paura che genera la religione?

No.
E' l'ignoranza che la genera e poi la religione può innestare il meccanismo della paura.
ciro6 is offline  
Vecchio 01-03-2008, 18.09.26   #14
chlobbygarl
Lance Kilkenny
 
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
Riferimento: E' la paura che genera la religione?

Citazione:
Originalmente inviato da Alessandro D'Angelo
Gentili amici,

Scrive lo scienziato Albert Einstein:

" Io credo nel Dio di Spinoza che rivela la sua esistenza nell'armonia ordinata dell'esistente, non nel Dio che si preoccupa per il destino e per le azioni degli essereri umani.
Egli aggiunge a proposito del mistero cosmico che la sensazione più bella che possiamo provare è il mistero e che esso costituisce l'emozione fondamentale che sta alla base della vera arte e della vera scienza.
Colui che l'ha provata e che non è ancora in grado di emozionarsi è come una merce avariata, come una candela spenta. Egli afferma anche:
"E' l'esperienza del mistero, spesso mischiata con la paura, che ha generato la religione".


Siete d'accordo con questa analisi?
da notare che Einstein dice "E' l'esperienza del mistero, spesso mischiata con la paura, che ha generato la religione"
insomma Einstein riconosce plausibilità trasversale alla percezione del mistero, sia il prodotto di menti ignoranti o della sua non importa.Il mistero, spesso mischiato alla paura, genera le religioni."

L'ipotesi, in questo suo discorso inesistente, per cui la fede metafisica (al di là che sia cristiana musulmana buddista o induista) è solo il frutto dell'ignoranza, cade anche induttivamente se accettiamo che l'emozione mistica e irrazionale per il mistero sia una categoria attingibile e fruibile (anche) dalla mente di Einstein.Se dopo un tale sercizio di ragione egli parla ancora di "religiosità cosmica" o mi si dà un modello scientifico di tale definizione oppure la sua relatività potrebbe potrebbe seguire così:


"In un sistema di riferimento nel quale 99 uomini sono e rimarranno sempre più o meno ignoranti per definizione e il rimanente uno sono io (Einstein), in che modo i 99 possono declinare il loro bisogno emozionale, comune anche a me, di religione (cosmica la mia, antropomorfica la loro) se non 'sperimentando' una forma di metafisica del tutto irrazionale e come tale sottoposta alla mistificazione e alla superstizione?"

posto cioè che l'ignoranza fino ad una certa epoca non abbia costituito colpa come nell'accezione odierna e che nel corso dei secoli sia rimasta una costante come presenza e una relativa variabile nella quantità di individui definita, posto dunque che la scolarizzazione di massa sia acquisizione contemporanea,

cosa avrebbero potuto fare nei secoli gli ignoranti per attingere alla stessa fonte di "religiosità cosmica" cui attingeva Einstein e che essi evidentemente non avrebbero potuto cogliere mancando loro i suoi 'strumenti'?

assolutizzare l'accusa di Einstein verso i credenti/ignoranti e fermarla nel tempo fotografandola nelle prime decadi del '900 è un pò come incolpare il gemello presente sulla terra di essere invecchiato di più di quello che ha viaggiato dilatando lo spazio/tempo.

oggi siamo in molti d'accordo sul fatto che la chiesa si collochi su posizioni insostenibili e che si sia collocata da secoli sulle stesse posizioni che, da 100 anni diciamo, appaiono insostenibili ad una collettività cospicua e rappresentativa e non solo a singoli illuminati, anche se dall'età dell'illuminismo vengono progressivamente messe in crisi.

ma all'epoca di galileo ad esempio, chi di quegli ignoranti/credenti oggetto d'accusa aveva gli strumenti intellettuali per credere a lui e non alla chiesa?

allora perchè negare a spiriti ignoranti e meno evoluti la possibilità teorica di cibarsi del mistero che, sintetizzando, certo anche la più arcaica delle paure di un dio punitore si porta con sè?

in questo c'è un pò tutta la diatriba infinita tra scienza e fede:
se un gigante del pensiero scientifico di ogni tempo percepisce emozione di fronte al mistero insondabile del cosmo e non esita a parlare della sua come di una religiosità cosmica, l'ignorante nei secoli dei secoli come avrebbe potuto mai percepire 'altrettanto' (quindi con le debite proporzioni) se non attraverso quelle immense e pervasive (avvilenti e vergognose) metafore proprio cosmiche che sono le religioni di ogni tempo e latitudine?
chlobbygarl is offline  
Vecchio 01-03-2008, 19.28.51   #15
Noor
Ospite di se stesso
 
L'avatar di Noor
 
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
Riferimento: E' la paura che genera la religione?

Citazione:
Originalmente inviato da chlobbygarl
cosa avrebbero potuto fare nei secoli gli ignoranti per attingere alla stessa fonte di "religiosità cosmica" cui attingeva Einstein e che essi evidentemente non avrebbero potuto cogliere mancando loro i suoi 'strumenti'?
La Fonte è sempre quella..non è certo condizionabile dal tempo..
Tale è pure la nostra ignoranza che in tal caso non vedo avvantaggiata dalla scienza.
Detto questo,ciò che è cambiato nell'uomo è una certa intellettualizzazione che non aiuta..anzi allontana da un certo pensiero simbolico che ,per quanto meno sofisticato,è più adeguato ad attingere al linguaggio religioso.
Non vedo quindi svantaggio..anzi la religiosità cosmica era più evidente allora che nel nostro mondo tecnologico.
Noor is offline  
Vecchio 02-03-2008, 13.56.12   #16
Flow
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Data registrazione: 05-12-2006
Messaggi: 317
Riferimento: E' la paura che genera la religione?

Citazione:
Originalmente inviato da Alessandro D'Angelo
"E' l'esperienza del mistero, spesso mischiata con la paura, che ha generato la
religione

L'esperienza del mistero, fonte della vera arte e della vera scienza ha generato anche la bomba atomica..
Flow is offline  
Vecchio 02-03-2008, 19.06.50   #17
hicher
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Data registrazione: 31-12-2007
Messaggi: 31
Riferimento: E' la paura che genera la religione?

l'essere umano è composto in parte di una psiche ,questa psiche consiste nelle istinte e nel modo in cui vanno soddisfatti .

le istinte sono sempre provocabile dall'esterno ,per esempio l'istinto della sopravivenza viene provocato quando c'è un pericolo esterno e spinge sempre l'uomo a vivere nel ''branco'', la stessa cosa per l'istinto della religiosita' o della santificazione che appare quando l'uomo si sente incapace davanti alla natura o davanti a finomini misteriosi come la morte , si mette a cercare l'entita' piu' forte che possa esistere per farsi proteggere in cambio della sottomissione e la santificazione di questa entità (divinità o persona o idolo ) ,

l'essere umano spinto dall'istinto potrebbe credere anche nelle piu' deboli ''''divintà''' tipo statue fatti di legno fino a credere in strumento di tortura come la croce , questo istinto della religiosità se non è controllato della mente e del raggionamento mentale potrebbe portare l'uomo a uscire dalla strada giusta ciòè la ricerca di adorare il creatore dell'universo a un altra strada in cui si santificano creature che non sono capaci di fare ne male ne bene . come dice il proverbio ,
il culmine della saggezza non è avere paura di un dio ma conscerlo
perchè la paura vuole dire istinto e l'istinto è una cosa comune cogli animali e ciò ch ci rende più importanti degli animali è la presenza della mente per giudicare qualsiasi realtà .

http://arabia.myblog.it/
hicher is offline  
Vecchio 03-03-2008, 23.24.37   #18
Mosè
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Messaggi: 19
Riferimento: E' la paura che genera la religione?

Citazione:
Originalmente inviato da Alessandro D'Angelo
Gentili amici,

Scrive lo scienziato Albert Einstein:

" Io credo nel Dio di Spinoza che rivela la sua esistenza nell'armonia ordinata dell'esistente, non nel Dio che si preoccupa per il destino e per le azioni degli essereri umani.
Egli aggiunge a proposito del mistero cosmico che la sensazione più bella che possiamo provare è il mistero e che esso costituisce l'emozione fondamentale che sta alla base della vera arte e della vera scienza.
Colui che l'ha provata e che non è ancora in grado di emozionarsi è come una merce avariata, come una candela spenta. Egli afferma anche:
"E' l'esperienza del mistero, spesso mischiata con la paura, che ha generato la religione".


Siete d'accordo con questa analisi?

Per carità io so per scontato che la scienza non spiega nulla , non e filosofia non voglio miscelare scienza e filosofia , non voglio neppure parlare male di un grande scienziato , però una mente cosi illustre dice (io credo nel Dio )nella prima frase voglio fermarmi qua .
voglio farvi notare e le scritture? dove sono andate a finire? credete in Gesù ?
se crediamo questa frase sulla paura della morte etc etc non hanno senso
Dio e il nostro creatore e a tutto il diritto di essere amato senza paure .
con questo chiudo
Mosè is offline  
Vecchio 04-03-2008, 07.08.30   #19
paperapersa
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Riferimento: E' la paura che genera la religione?

Io credo che la paura provochi attaccamento e l'attaccamento provochi sofferenza e voglia di dominio.
Io credo che la paura sia quella condizione "predominante" in cui
si vuole tenere oggi tutta la massa degli uomini, seminando paura di
"fine del mondo" "epidemie" "malattie" "vecchiaia" "morte".
Scoprire che Tutto è Infinito Amore e che Tutto è Perfetto
sarebbe una tale rivoluzione che fa più paura del tenere l'uomo nella paura.
Come si suol dire "la paura della malattia è peggio della malattia!"
Per cui incutendo paura nella nostra psiche la blocchiamo e perdiamo
l'unica strada possibile: quella della scoperta della nostra vera "divinità".
della preziosità di ogni parte di un intero Disegno.
Grazie a Dio tutto questo può cambiare se soltanto "cambiamo rotta",
la smettiamo di subire i "condizionamenti esterni" e "prendiamo in mano le redini della nostra vita" permettondoci di "essere chi veramente siamo"
e "aiutando se lo vogliono" anche gli altri a fare lo stesso.
Ricordiamoci che Gesù Cristo diceva"alzati e cammina" e non raccontare
a nessuno del miracolo che hai ricevuto,
E che gli apostoli non erano "medici del corpo" ma "dell'anima".
paperapersa is offline  
Vecchio 01-04-2008, 22.30.44   #20
Alessandro D'Angelo
dnamercurio
 
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Messaggi: 563
Riferimento: E' la paura che genera la religione?

Citazione:
Originalmente inviato da paperapersa
Io credo che la paura provochi attaccamento e l'attaccamento provochi sofferenza e voglia di dominio.
Io credo che la paura sia quella condizione "predominante" in cui
si vuole tenere oggi tutta la massa degli uomini, seminando paura di
"fine del mondo" "epidemie" "malattie" "vecchiaia" "morte".
Scoprire che Tutto è Infinito Amore e che Tutto è Perfetto
sarebbe una tale rivoluzione che fa più paura del tenere l'uomo nella paura.
Come si suol dire "la paura della malattia è peggio della malattia!"
Per cui incutendo paura nella nostra psiche la blocchiamo e perdiamo
l'unica strada possibile: quella della scoperta della nostra vera "divinità".
della preziosità di ogni parte di un intero Disegno.
Grazie a Dio tutto questo può cambiare se soltanto "cambiamo rotta",
la smettiamo di subire i "condizionamenti esterni" e "prendiamo in mano le redini della nostra vita" permettondoci di "essere chi veramente siamo"
e "aiutando se lo vogliono" anche gli altri a fare lo stesso.
Ricordiamoci che Gesù Cristo diceva"alzati e cammina" e non raccontare
a nessuno del miracolo che hai ricevuto,
E che gli apostoli non erano "medici del corpo" ma "dell'anima".
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Credo che l'avvicinamento alla religione (qualunque essa sia, è generata non solo da paure irrazionali, ma soprattutto, fattore tralasciato da tutti gli intervenuti, dalla SOLITUDINE.
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Sono certo che la SOLITUDINE crea un bisogno esistenziale di vivere appoggiati ad una realtà diversa; una realtà che sostiene nei momenti più critici e particolari.
Che ne pensate di questo stato d'ESSERE, a volte vissuto in sofferenza? E' curabile con la religione?
Alessandro D'Angelo is offline  

 



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