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Vecchio 30-05-2003, 20.47.09   #21
ancient
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Data registrazione: 10-01-2003
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Messaggio originale inviato da Emanuele
si è detto:


Sì, ogni cosa può diventare meditazione, se fatta con consapevolezza.

ciao


Benchè abbia letto un pò di roba sull'argomento mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse con parole veramente da asilo così capisco al mmmmillemila per cento cosa vuol dire fare una cosa con consapevolezza.

Non so se centra il fatto non pensare a niente, purtroppo la mia mente di me....da, tutte le volte che cerco di svuotarla (sia mentre mi rilasso sul letto, sia mentre cammino o lavoro etc...) non si lascia sopraffare, anzi, vince sempre lei perchè dopo pochi secondi mi ritrovo a pensare.
A volte mi accorgo di pensare "non devo pensare" e anche questo non è bello.

Aiuto!!!
Grazie.

Poiché il 'colpevole' della frase che hai citato sono io, devo tentare di risponderti...

Partiamo dal tuo atteggiamento di base: alcuni termini che usi, tipo "sopraffare", "vincere", lo stesso pensare "non devo pensare", mi sembrano indizi di un tuo approccio poco rilassato alla meditazione; la meditazione non è una gara, dove vince chi pensa di meno. La meditazione (tra le altre cose) ci aiuta a sviluppare consapevolezza, consapevolezza di quel che c'è in noi e fuori di noi nel momento presente: il che significa che non ha importanza quanti pensieri vi siano nella tua testa in quel momento, o quanti rumori esterni ti circondino: il fatto stesso che tu ne sia consapevole è un passo nella giusta direzione; se, infatti, ti ritrovi a pensare "non devo pensare", vuol dire che sei consapevole di pensare, ovvio no? Quel pensiero che giudica il tuo pensare, quindi, è assolutamente inutile, superfluo.
Lo stesso discorso vale per la consapevolezza delle nostre azioni nel quotidiano: ogni volta che ti accorgi di esserti distratto, di non essere totalmente in ciò che fai, non recriminare per la mezz'ora in cui eri con la testa tra le nuvole: sorridici su, e applicati ancora (sempre se ritieni utile farlo, non ce l'ha consigliato il medico ).

ciao
ancient is offline  
Vecchio 31-05-2003, 08.29.08   #22
Willow
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Data registrazione: 30-03-2002
Messaggi: 211
ti è mai capitato di lavarti la testa intanto che ascolti la musica, la cena è sul fuoco e tu stai pensando che devi chiamare tizio? e poi entrare in una stanza per prende qualcosa e nel momento esatto in cui sei liì chiederti " Cosa sono venuto a fare?"

Per me la consapevolezza del momento è non sovraccariccare il cervello affinchè tu abbia il tempo per onorare qualunque cosa stia facendo, senza proiettare i tuoi pensieri altrove lasciando il corpo in "automatico".

Prova a osservare un bambino; egli è sempre concentrato sull'attimo presente anche se esso non dura che pochi istanti. Un bambino non si lamenta che ieri ha battuto la testa, se la botta non gli ha lasciato un livido ancora dolorante.

Nasciamo con la straordinaria capacità di essere ciò che vogliamo e di essere padroni del nostro presente e cresciamo facendoci fregare con il fatto che questo non possa più accadere, che solo i ricchi fanno quello che gli pare, e alcuni arrivano a un certo punto della propria vita che cercano di recuparare se stessi attraverso la spiritualità. Come sarebbe più facile se non ce ne liberassimo mai.

Comunque a noi poveri adulti non resta che l'esercizio. Oggi mi lavo i capelli senza accendere la radio....
Willow is offline  
Vecchio 03-06-2003, 09.59.16   #23
Emanuele
Ospite
 
Data registrazione: 28-05-2003
Messaggi: 9
Smile Risposte...

Il mio problema più grande è che non riesco a vivere il presente, Spesso provo a esistere in qualsiasi momento della giornata, Osho dice che quando fai una cosa devi diventare quella cosa, (es. se guardi una rosa devi diventare una rosa, se respiri devi diventare il respirare etc...) ma tutte le volte mi capita di vivere il passato e il futuro per esempio quando pensi "se avessi fatto, oppure, se facessi" etc... o se visualizzi delle situazioni passate o future etc... ed è per questo che parlo di "sopraffare", anche perchè Osho parla di mente scaltra e quindi io mi sono sempre posto come se stessi combattendo contro di lei.
Cmq proverò a cambiare approccio e rifletterò su quanto letto.

Grazie delle risposte.
Emanuele is offline  
Vecchio 03-06-2003, 11.41.11   #24
rodi
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 07-05-2003
Messaggi: 1,952
Non capita solo a te di non 'riuscire a staccare la spina' e a rimanere ancorato con la mente a situazioni del passato e 'formulare strategie di pensiero'.
Sembra forse troppo facile applicare il consiglio di lavarsi la testa tenendo intanto spenta la radio, ma non lo è.

Qualcuno una volta riguardo alla meditazione mi ha dato questo consiglio: 'Stai zitta e ascolta solo te stessa, chiudi la porta a qualsiasi intervento esterno, se riesci a farlo dopo un po' arriva la tua risposta'
All'inizio è passato di tutto dentro la mia testa, anche sensazioni forti e non sempre gradevoli, ho resistito alla tentazione di confrontare queste sensazioni con altri, per non ricominciare tutto daccapo, e poi, pian piano è arrivato un po' (poco poco) di silenzio.

La formulazione dei pensieri non aiuta in questo tentativo, come non aiuta confrontarsi troppo con gli altri e continuare a cercare di mettere a punto tecniche più raffinate.
Perchè stimolano a loro volta altri pensieri, che possono generare confusione.

Credo che una parola-chiave possa essere: semplicità.
E lentezza.

Non c'è un modo valido per tutti, ho solo provato ad esprimerti quale è la strada con la quale ho iniziato.

Poi ci dirai?



Rodi
rodi is offline  
Vecchio 03-06-2003, 13.15.51   #25
visir
autobannato per protesta
 
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Data registrazione: 02-05-2002
Messaggi: 436
Il rumore del silenzio

Ho apprezzato le vostre riflessioni non solo perchè sono così simili alle mie, ma perchè l'esperienza diretta mi fa dire:- "è così".

Mi piace più che vedere scorgere, più che sentire ascoltare, più che sedurre essere sedotto.

Penso che una passività attiva o una fattiva passività sia il segreto del buon vivere....Non è facile.
Sedersi semplicemente in silenzio è quanto di più difficile esista per un'essere umano, ma come diceva Dogen: "se fai questo alla fine certamente divieni questo".

Non è una meta da raggiungere, ma un seme da custodire, dentro di noi...Poi, a volte, come nella bruma che avvolge il bosco uno scorcio fra le nuvole ci mostra il sole...com'è tiepido!
visir is offline  
Vecchio 05-06-2003, 14.09.42   #26
firenze
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Re: Re: meditazione

Citazione:
Messaggio originale inviato da ancient
non posso trattenermi dal chiedertelo... cos'è quel "resto" per te?

Non è facile spiegare, poichè quando siamo in contatto della propria anima sono più esperienze personali che teorie sparse ai quattro venti.
Il "resto" viene da se... vuol dire proprio questo... nel momento della sconnessione della mente razionale la coscienza accede alla mente irrazionale che inizia a dare i suoi messaggi, visioni, intuizioni, e molto altro ancora.

Ripeto da quel momento in poi tutto resta personale ed intimo per spiegare in quattro e quattrotto.

Prova e poi ne riparliamo.

Resto in attesa di una tua esperienza diretta.

Salve
firenze is offline  
Vecchio 05-06-2003, 14.48.45   #27
ancient
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Messaggio originale inviato da firenze
Non è facile spiegare, poichè quando siamo in contatto della propria anima sono più esperienze personali che teorie sparse ai quattro venti.
Il "resto" viene da se... vuol dire proprio questo... nel momento della sconnessione della mente razionale la coscienza accede alla mente irrazionale che inizia a dare i suoi messaggi, visioni, intuizioni, e molto altro ancora.

Ripeto da quel momento in poi tutto resta personale ed intimo per spiegare in quattro e quattrotto.

Prova e poi ne riparliamo.

Resto in attesa di una tua esperienza diretta.

Salve

Ciò che descrivi può essere per molti potenzialmente pericoloso e fuorviante: non dico che lo sia nel tuo caso specifico (credo che tu sappia discernere), ma tutti i maestri avvertono di andare molto cauti in quella "terra di nessuno" che è il nostro inconscio/irrazionale, fase di passaggio pressoché obbligata tra il nostro stato di veglia e i livelli più profondi dell'anima: ricordo ancora vividamente una notte in meditazione, anni fa, durante il mio primo ritiro, l' "ottovolante esperienziale" sul quale fui proiettato... ma certo poi il tempo aiuta ad andare oltre...
Il punto importante è non confondere quell'inconscio/irrazionale con lo spirituale, un errore in cui si può incorrere facilmente...

un caro saluto

Ultima modifica di ancient : 05-06-2003 alle ore 14.51.26.
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Vecchio 08-06-2003, 16.34.22   #28
firenze
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Ciò che descrivi può essere per molti potenzialmente pericoloso e fuorviante: non dico che lo sia nel tuo caso specifico (credo che tu sappia discernere), ma tutti i maestri avvertono di andare molto cauti in quella "terra di nessuno" che è il nostro inconscio/irrazionale, fase di passaggio pressoché obbligata tra il nostro stato di veglia e i livelli più profondi dell'anima: ricordo ancora vividamente una notte in meditazione, anni fa, durante il mio primo ritiro, l' "ottovolante esperienziale" sul quale fui proiettato... ma certo poi il tempo aiuta ad andare oltre...
Il punto importante è non confondere quell'inconscio/irrazionale con lo spirituale, un errore in cui si può incorrere facilmente...

un caro saluto

Perchè andare cauti? Qual'è il problema? Non capisco. Puoi spiegarmi?

Se per te l'inconscio non fa parte della spiritualità, allora per te cos'è questa?

Ciao
firenze is offline  
Vecchio 08-06-2003, 18.05.34   #29
ancient
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Perchè andare cauti? Qual'è il problema? Non capisco. Puoi spiegarmi?

Se per te l'inconscio non fa parte della spiritualità, allora per te cos'è questa?

Mi sorge il dubbio che tu ed io intendiamo l' "inconscio" in termini differenti... saresti così gentile da spiegarmi cosa intendi tu per "inconscio"? Credo sia una premessa necessaria per un dialogo costruttivo.

grazie
ancient is offline  
Vecchio 09-06-2003, 10.42.03   #30
firenze
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Mi sorge il dubbio che tu ed io intendiamo l' "inconscio" in termini differenti... saresti così gentile da spiegarmi cosa intendi tu per "inconscio"? Credo sia una premessa necessaria per un dialogo costruttivo.

grazie

In breve. L'inconscio è una delle parti nascoste dell'anima. E' suddiviso in subconscio, inconscio medio e superconscio. Quello che più interessa è il subconscio, dove sono nascoste le nostre paure, i blocchi psichici o traumi emotivi, l'immagine interiore che noi abbiamo di noi stessi, i personaggi trainanti occulti al conscio e molto altro ancora. Scandagliare il proprio subconscio significa ripulirlo e quindi prendere consapevolezza di come siamo realmente, di quali sono i nostri pulsori nascosti che ci fanno fare cose assurde agli occhi degli altri.
La spiritualità in realtà è la scoperta di noi stessi. Parte quindi dal nostro subconscio per approdare alle vette dell'anima, al proprio superconscio.

In breve, molto in breve, questo è quanto.

Attendo la risposta alla mia domanda: cos'è per te la spiritualità? Qual'è il significato che le dai?

Ciao
firenze is offline  

 



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