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17-05-2007, 22.04.59 | #12 |
Ospite
Data registrazione: 15-05-2007
Messaggi: 4
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Riferimento: se siamo credenti ê necessario fare la comunione???
Grazie a tutti per aver risposto ognuno a suo modo,mi avete fatto capire molte cose..Beh non penso che cercherô di imporgli di fare la comunione , perchê per me non ê tutto...L'unico vero problema ê mia madre che pensa sia importante soprattutto per costruire una famiglia
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18-05-2007, 18.15.12 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-03-2007
Messaggi: 74
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Riferimento: se siamo credenti ê necessario fare la comunione???
Citazione:
I genitori a volte sono vittima delle tradizioni e le tradizioni non sempre sono buone. Se segui il cuore ti dirà che ciò che più conta è il rispetto della vita in tutte le sue innumerevoli forme. Se fai questo con il cuore sia tu che il tuo fidanzato, allora, superete la tradizione e entrerete veramente in comunione con il Divino. Buone cose. |
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19-05-2007, 01.24.07 | #14 |
no perditempo
Data registrazione: 31-01-2007
Messaggi: 48
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Re: se siamo credenti ê necessario fare la comunione???
ciao cillietta76...fare la comunione ha senso se questo ci aiuta a riflettere e meditare sui nostri errori ed uscirne con propositi di migliorare le nostre mancanze grazie all'amore di Gesù per noi.
ecco in questo caso ha un senso. Deve essere come una rinascita spirituale, ricevere la comunione significa entrare in comunine con Cristo e quindi abbracciare la sua causa ed il suo pensiero. Se il tuo ragazzo non crede in questo e non vede sincerità vera in un esesmpio vicino a lui, difficilmente cambierà idea, ma se vede questo nella persona che ama, cioè tu, allora vedrai che il suo cuore sarà rapito dalla tua gioia e serenità che provi nel sentirti in pace con nostro Signore e vedrai che riflettare bene dentro di lui si chi è e dove vuole andare. in fede,theadviser |
19-05-2007, 12.23.09 | #15 | |
Ospite
Data registrazione: 07-08-2006
Messaggi: 21
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Riferimento: se siamo credenti ê necessario fare la comunione???
Citazione:
ciao cilletta ti passo uno studio fatto a proposito dell'importanza dell'eucarestia spero ti sia di aiuto per capire meglio e trasferirlo poi agli altri La dinamica salvifica nel Sacramento dell'Eucarestia Perché è importante l'evento sacramentale all'interno della relazione con il Dio di G. Cristo ? è importante perché la grazia è conferita a colui che partecipa all'evento ed è uno spazio fisico di cui il credente gode della grazia di Dio all'interno di questo sacramento. Stesso discorso vale, quando vive l'esperienza del sacramento della riconciliazione. Considerato che il fondamento del cristianesimo si fonda su tre pilastri i quali sono Liturgia, Catechesi, e la Carità per questo non si può pensare di togliere uno di questi pilastri perché se ciò fosse tutto il cristianesimo crollerebbe per comprendere il sacramento dell'eucarestia è necessario rifarsi alla cena ebraica per due ragioni: 1° Gesù era ebreo quindi ha vissuto l'esperienza veterotestamentaria 2° senza il riferimento alla dinamica salvifica dell'antico testamento non si può comprendere quella dell'uomo. Ci si chiede perché ci facciamo la comunione ? cosa succede ? quale è il senso di questa partecipazione all'eucarestia ? Che cosa si vive la domenica ? viviamo un rito, questo rito si ripete, si celebra quindi durante l'eucarestia la pasqua cristiana dove nella consacrazione si ricorda l'ultima cena di Cristo. Quando si celebra questo rito c'è un evento di cui facciamo memoria che è l'evento della morte e resurrezione di Cristo. Questo evento è irripetibile, il contenuto che è stato in qualche modo anticipato da Marco e da altri eventi ma lo troviamo in un evento particolare ossia nell'ultima cena. Quando ci apprestiamo ad entrare in chiesa si fa un'operazione particolare, un'azione teologica, quando si varca la soglia io sto trasferendo dallo spazio di quotidianità delle mie esperienze quali esse sono di gioia, sofferenza, dubbio, ricerca ecc. passo in uno spazio sacro di cui quasi nessuno si rende conto perché si continua con lo stesso atteggiamento di prima pensando ai fatti propri questo non solo vale per chi entra, ma vale per tutti coloro i quali si apprestano a celebrare l'eucarestia. Questo significa che quando l'assemblea si riunisce quello spazio contiene le varie esperienze di ogni persona. Che cosa avviene dunque durante la celebrazione. Avviene che quelle persone ricercano un evento di liberazione della loro vita in special modo la persona adulta a differenza dei bambini i quali potrebbero non sapere dell'importanza, sanno perché stanno comunicando la loro esperienza a Dio. Accade nella consacrazione una cosa fondamentale che è preceduto dalle offerte le quali sintetizza che in quella ciotola sono sintetizzate tutte le esperienze delle persone, succede quindi che quelle offerte insieme alle ostie rappresentano ogni singola persona. Nel momento della consacrazione il pane è trasformato nel corpo di Cristo, ma non si trasforma solo l'ostia, ma sta accadendo che anche le nostre esperienze sono assunte da Dio e su queste esperienze è proclamato un evento di resurrezione cioè di cambiamento come quando Gesù parlò nell'ultima cena cosi tutti coloro che partecipano delleloro esperienze in quel pane vivono in livello sacramentale la promessa dove è contenuta tutta l'esperienza dell'evento chiesa ed ha un risvolto ecclesiale. Nella consacrazione e successivamente poi quando ci si reca a ricevere il corpo di Cristo in quella ostia io mi assumo la responsabilità delle esperienze di chi mi sta accanto e degli altri si evince quindi che la comunione non è un fatto privato si decide quindi di rispondere agli eventi storici che accadono attorno a noi in una parola sola la carità. Chi non fa la comunione quindi non si assume la responsabilità e non c'è una consapevolezza del significato e non si risponde agli eventi che succedono attorno cioè indifferenza. Si capisce che se si assegna questo significato alla eucaristia questa portata teologica cosi importante si rischia di ridurre e non rende ragione del sacramento e di creare una sorta di automatismo abitudinario da interpretarsi come se stesse prendendo l'autobus solo se ha il biglietto. CONSIDERAZIONI Intanto l'accostarsi al sacramento comporta uno stato di grazia ed è bene che si faccia e che l'adulto si dia dei tempi, degli appuntamenti su come affrontare questo sacramento. Anche dopo quando ci si è accostati all'eucarestia non si smetta di comunicare a Dio la mia esperienza, la mia storia, la mia dignità non proviene dal fatto che mi sono confessato, ma essa proviene dal fatto che sono credente con la consapevolezza di essere una creatura in mano al creatore perciò ogni giorno offro a Dio le mie esperienze ogni giorno se questo è il senso mi dovrei accostare alla comunione. L'eucarestia è unica uguale per tutti, non esiste che c'è una celebrazione per i bambini o per gli adulti, per gli scout o anziani ecc. Quando ci si accosta alla comunione si contempla un'altra espressione più alta che è quella del servizio che Cristo per noi rappresenta il modello ecco perché la carità di cui anch'io sull'esempio di Cristo mi faccio partecipe di un servizio a favore delle persone che attendono la liberazione nella loro vita. |
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16-04-2008, 15.41.43 | #16 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 29-02-2008
Messaggi: 82
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Riferimento: se siamo credenti ê necessario fare la comunione???
Citazione:
Non so se cilletta 76 visita ancora questo sito,essendo una discussione molto datata, comunque voglio rispondere lo stesso a questa domanda, magari potrà interessare anche qualcun altro. L'Eucarestia è Gesù vivo e presente. In quello che viene definito "mistero della fede". Quell'Ostia, che è fatta di semplice farina, nella consacrazione diventa Gesù. Ogni volta che viene consacrata, avviene un vero e proprio miracolo. Non è un simbolo, non è un gesto formale: è davvero Gesù. Ci si crede solo per fede, appunto. Capirai che da qui cambia tutto. Posso solo dire che ognuno di noi dobbiamo sempre chiedere il dono della fede, prima di tutto. E il Signore illuminerà la nostra mente. |
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