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Vecchio 25-04-2007, 09.41.45   #1
paperapersa
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
la legge non ammette ignoranza

"la legge non ammette ignoranza, l'amore e la misericordia sì"
se questa è una verità teologica, da cosa avrebbe dovuto redimere
Gesù Cristo l'umanità attraverso la sua crocifissione?
Chi ignora di essere "figlio di Dio" che colpa ha?
Solo chi sa e non si comporta come tale forse ha qualche problema!
Ma tutti gli altri no!
In fondo risvegliare la consapevolezza è proprio questo.no??
paperapersa is offline  
Vecchio 25-04-2007, 11.28.20   #2
hetman
Credente Bahá'í
 
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Data registrazione: 26-02-2007
Messaggi: 447
Riferimento: la legge non ammette ignoranza

Citazione:
Originalmente inviato da paperapersa
"la legge non ammette ignoranza, l'amore e la misericordia sì"
se questa è una verità teologica, da cosa avrebbe dovuto redimere
Gesù Cristo l'umanità attraverso la sua crocifissione?
Chi ignora di essere "figlio di Dio" che colpa ha?
Solo chi sa e non si comporta come tale forse ha qualche problema!
Ma tutti gli altri no!
In fondo risvegliare la consapevolezza è proprio questo.no??

Non sò se sia una Verità Teologica.
La legge degli uomini non ammette ignoranza, la Legge di Dio la ammette.
La differenza è chiara, le leggi umane sono scritte e divulgate univocamente nella nazione in cui viviamo e possono essere diverse se andiamo in un'altra nazione e dovremo informarci sulle eventuali differenze; la Legge di Dio invece è Unica per tutta l'umanità.
E' l' AMORE e la MISERICORDIA di Dio che ammette l'ignoranza, anche se oggi l'ignoranza nell'esistenza di Dio non esiste, fin dal 1844 il Vangelo è stato predicato in tutto il mondo e pertanto, in linea teorica, l'umanità intera dovrebbe esserne a conoscenza.
Però una cosa è la conoscenza un'altra è la consapevolezza, la conoscenza è oggettiva; la consapevolezza è soggettiva.
La conoscenza non è accettazione ma mera presa d'atto.
La consapevolezza è accettazione e obbligo all'agire in conformità.

Ora se riteniamo che la semplice conoscenza dell'esistenza di Dio porti alla consapevolezza siamo fuori strada, il problema è l'insegnamento religioso che invece di essere unico per tutta l'umanità, viene limitato al singolo credo religioso che in definitiva diventa diversità d'interpretazione e disinformazione. La conoscenza stessa diventa ignoranza ed in questo caso l'AMORE e la MISERICORDIA di DIO, pur liberando gli ignoranti non potrà liberare i fomentatori d'ignoranza.
La consapevolezza è limitata al grado di comprensione del sigolo individuo ma può essere sviata dalla religione umana sfalsando la conoscenza che ogni individuo ha di DIO.

In realtà non ci dovrebbe essere bisogno di Teologia, i Libri Sacri dovrebbero essere di libero studio, ogni individuo dovrebbe ricercare individualmente le proprie risposte e con esse la consapevolezza dell'essere e del tutto, ciò non è difficile se si parte dal fatto che siamo tutti parte dell'Unico, anche con le nostre individuali diversità.
"Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti" in linea di massima è proprio questo, la consapevolezza non può essere nè insegnata nè risvegliata da altri, deve essere semplicemente un percorso personale e non importa quanto tempo ci vorrà, la scitilla che è in noi deve accendere il fuoco nessun altro può.

Tu però poni un problema di pena, di salvezza, cosa che è insita nella consapevolezza, essere consapevoli del nostro stato è il primo passo verso la salvezza, "Chi crede in Me non morirà" questa frase implica la consapevolezza in Gesù è l'agire secondo i suoi dettami, è più importante l'agire che la mera consapevolezza di Gesù, della Sua Missione, della Sua Parola.
Il riconoscere in Gesù la Salvezza non basta se poi non si agisce di conseguenza.

A questo punto si arriva alla frase iniziale "La legge non ammette ignoranza", è chiaro che se non si agisce secondo la parola di Gesù si infrange la Legge e non vi è ignoranza che tenga, diventa libero arbitrio, ho ci si comporta così oppure non vi è nè accettazione nè consapevolezza.
hetman is offline  

 



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