ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali |
15-03-2007, 22.58.23 | #14 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-02-2007
Messaggi: 274
|
Riferimento: cos'è per voi il peccato?
Citazione:
Ciao Guido, ti ricordo che quello che tu non trovi in sintonia è scritto in quella Parola in cui dici di credere. Peccato che persone colte come te, non siano altrettanto stimolate nel salvaguardare tale Parola. E' semplicemente un mio pensiero! Tanto come tu stesso hai scritto ed io condivido pienamente, quando saremo lì, chissa........ Saluti, amico e fratello nel Signore. "PACE" |
|
19-03-2007, 13.34.54 | #16 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 347
|
Riferimento: cos'è per voi il peccato?
Citazione:
Disciplina, volontà, educazione... in una sola parola: repressione. Ci si illude che con la repressione si possa raggiungere la purezza di cuore, mentre solo si copre con un pò di cenere le braci ardenti di forze primordiali che solo possono essere trasmutate mediante l'evoluzione della propria Coscienza. La vera purezza di cuore avviene quando non c'è più bisogno di disciplina, volontà o educazione, cioè non è più necessaria la repressione, perchè in quel cuore vibra solo la forza dell'Amore. |
|
19-03-2007, 13.45.21 | #17 |
Ospite
Data registrazione: 26-09-2006
Messaggi: 30
|
Riferimento: cos'è per voi il peccato?
A mio avviso il peccato non esiste. Esiste l'esperienza che noi attiriamo e che deve essere vissuta per capire chi e cosa siamo. L'errore consiste nel mancare l'obiettivo, cioè il capire dall'esperienza vissuta la lezione della vita. Una volta che abbiamo compreso chi e cosa siamo, possiamo cambiare la nostra realtà, con la nostra volontà che rappresenta il nostro potere creativo.
|
19-03-2007, 14.50.47 | #18 | |
Credente Bahá'í
Data registrazione: 26-02-2007
Messaggi: 447
|
Riferimento: cos'è per voi il peccato?
Citazione:
Il peccato non esiste nel senso chè non deve essere colpevolizzante. Il "peccato" è mancanza di perfezione, però se l'individuo deve perdonare la collettività deve giudicare con "Giustizia ed Equità". Se il peccato è un "omicidio" allora i parenti del defunto non devono ricercare vendetta ma perdonare, nel contempo la collettività, che non cerca vendetta, deve infligere la giusta pena per "Giustizia" e per "Rigore", per evitare che il fatto si ripeta. Se il peccato è un "adulterio" allora il marito o la moglie devono perdonare, ma la collettività non può perdonare perchè ne va della moralità e deve infligere una pena secondo "Giustizia". Se, secondo l'ipotesi di Ebrei e Cristiani, il significato del "peccato originale" venisse preso nel senso essoterico, si avrebbe assoluta ingiustizia, e completa predestinazione. Se Adamo ed Eva peccarono, quale fu il peccato del nobile Abramo, e quale l'errore di Mosè l'Interlocutore? Quale delitto commise Noè il Profeta? In che cosa trasgredì Giuseppe il Sincero? Quali iniquità commisero i Profeti di Dio e quali sono i torti di Giovanni il Casto? Potrebbe la giustizia di Dio aver permesso che queste illuminate Manifestazioni, per causa del peccato di Adamo ed Eva, soffrissero i tormenti dell'inferno, finchè Cristo venne e col sacrificio di se stesso li salvò da atroci torture? Simile concetto è estraneo a ogni legge e non può essere accettato dagli intelligenti. Cristo, col Suo sacrificio, salvò gli uomini dall'attaccamento al mondo liberandoli da questo che possiamo definire "peccato" in contrapposizione all'attaccamento al mondo spirituale. Le buone opere dei fedeli sono come i peccati degli Eletti. Così la forza fisica non è soltanto manchevole se confrontata alla forza spirituale; ma, in confronto, essa è debolezza. Allo stesso modo, la vita fisica, paragonata alla vita eterna nel Regno di Dio, è considerata morte. Così Cristo chiamò morte la vita fisica, e disse: <<Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti>>. Sebbene queste anime possedessero la vita fisica, ai Suoi occhi quella vita era simile alla morte. |
|
26-03-2007, 18.35.49 | #19 |
Utente bannato
Data registrazione: 05-02-2007
Messaggi: 274
|
Riferimento: cos'è per voi il peccato?
Torino, 26/03/07
Non Posso Non Peccare. (non posso non peccare) Anche noi, dunque, circondati da questa grande folla di testimoni, dobbiamo sbarazzarci di tutto ciò che ci ostacola, specialmente del peccato che ostacola il nostro progresso e correre con decisione la corsa che ci è stata messa davanti (Ebr 12:1) La prima cosa da farsi è investigare la nature del Peccato, in particolare da dove viene il Peccato, o meglio che cosa è il Peccato. Che cosa è Peccato ? Nell'era moderna il concetto del Peccato è scarsamente conosciuto, anche in tante chiese. Questa situazione è così perché la nozione di Dio è poco creduta ed anche perché la prevalente percepita importanza dell'uomo nello schema delle cose preclude qualsiasi possibilità a proposito. Inoltre si crede che se Dio esistesse sarebbe un tale essere "bravo" che non contraddirebbe l'uomo, a parte condannarlo per qualsiasi cosa, così l'uomo ribelle dichiara. I non credenti dicono: "Ma io non credo in Dio, perciò l'affare non è applicabile a me" Che pensiero povero è questo. Ma Dio è il Creatore di tutto quello che esiste, incluso i non credenti, e tutto è sotto la Sua Legge, che lo accettino o no. Nella sua delusione così l'uomo crede, ma la Scrittura nega questa nozione e ci dice che cosa il peccato è, senza mezzi termini. "Chiunque commette il peccato, commette pure una violazione della legge; e il peccato è violazione della legge." (1Gi 3:4). Ecco chiaramente espresso: "il peccato è violazione della legge" e la Legge è quella collezione di ordinanze e comandi che Dio ha imposto sulla Sua creazione. Adesso siamo senza scuse perché sappiamo cosa è il peccato, ma chi ha peccato? La Scrittura non ci lascia in nessun dubbio su chi ha peccato: "poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio," (Rom 3:23) Dunque, di nuovo chiaramente espresso "tutti hanno peccato". Tutti significa "TUTTI" e nessuno è escluso. A questo dobbiamo aggiungere quale è la penalità del peccato: "Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesú, nostro Signore." (Rom 6:23). Palesemente dichiarato: "il salario del peccato è la morte". Meno male che l'Apostolo aggiunge quale è il dono di Dio per i Suoi, altrimenti non ci sarebbe speranza per nessuno. Perciò, in breve, questa è la progressione del peccato: "Dio ha imposto su di noi la Sua Legge, chiunque va contro di essa commette peccato (tutti l'hanno infranta), ricevendo quello che si meritano, cioè "la morte", a parte la Grazia del Signore sui Suoi. Da dove viene il peccato? La Scrittura ci da una indicazione quando il peccato apparve nella creazione di Dio. La Bibbia ci insegna: "Chiunque commette il peccato è dal diavolo, perché il diavolo pecca dal principio; per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo." (1Gi 3:8) Dunque il peccato fu trovato prima in Satana: "15 Tu eri perfetto nelle tue vie dal giorno in cui fosti creato, finché non si trovò in te la perversità. 16 Per l.abbondanza del tuo commercio, ti sei riempito di violenza e hai peccato; perciò ti ho scacciato come un profano dal monte di DIO e ti ho distrutto o cherubino protettore di mezzo alle pietre di fuoco." (Eze 28:15-16) L'origine del peccato è un problema che ha occupato i teologi di tutti i tempi, senza arrivare ad una risoluzione, nonostante le loro tante ampollose teorie. Il loro argomento è: "Dio non ha creato il peccato, Dio ha creato tutto buono; Egli non è l'autore del peccato. Creò esseri morali senza peccato, quando creati. Satana fu creato essere perfetto e senza peccato". Va bene, ma allora da dove viene il peccato? Quello che si sa di sicuro è che nessuno lo sa di certo. Infatti, tutta la conoscenza viene da Dio, e se Lui non rivela, allora non si saprà mai. Però ci possiamo ragionare sopra un pochino e considerare che dato che Dio ha creato TUTTE le cose, e non c'è niente di creato che Dio non abbia dato vita, allora di conseguenza niente può esistere nella Creazione di Dio se Egli non da la forza di vita di esistere. Se qualcosa entrasse nella creazione di Dio al di fuori di Lui, allora Dio sarebbe corto nei Suoi essenziali attributi: Onnipotenza, Onniscienza e Onnipresenza per essere Dio, in essenza Dio non sarebbe più Dio, per definizione. Guardiamo a questo interessante passaggio: "19 Allora Mikaiah disse: «Perciò ascolta la parola dell.Eterno. Io ho visto l.Eterno assiso sul suo trono, mentre tutto l.esercito del cielo gli stava intorno a destra e a sinistra. 20 L.Eterno disse: "Chi sedurrà Achab perché salga e perisca a Ramoth di Galaad?". Ora chi rispose in un modo e chi in un altro. 21 Allora si fece avanti uno spirito, che si presentò davanti all.Eterno e disse: "Lo sedurrò io". 22 L.Eterno gli disse: "In che modo?". Egli rispose: "Uscirò e sarò spirito di menzogna in bocca a tutti i suoi profeti". L.Eterno gli disse: "Riuscirai certamente a sedurlo; esci e fa. così". 23 Perciò ecco, l.Eterno ha posto uno spirito di menzogna in bocca a tutti questi tuoi profeti; ma l.Eterno pronuncia sciagura contro di te»." (1 Re 22:19-23) Considerazione: se qualcuno mandasse un emissario a qualcun altro per convincerlo a fare una azione che causerebbe la morte di quest'ultimo, qualsiasi corte moderna non condannerebbe l'istigatore originale? Adesso consideriamo questo passaggio: "Ora vedete che io, io sono Lui, e che non vi è altro DIO accanto a me. Io faccio morire e faccio vivere, ferisco e risano, e non vi è nessuno che possa liberare dalla mia mano." (Deu 32:39) Una qualsiasi corte moderna non condannerebbe qualcuno che uccide e ferisce? Si! Lo farebbe. Ma qui non stiamo parlando di uomini, ma di Dio e Lui è SOPRA la Legge e le leggi che ha imposto agli uomini. Infatti, è proprio Lui che uccide tutti. Questo è proprio il punto che viene travisato, il fatto che la Legge è stata imposta da Dio sugli uomini e NON su Se stesso perché Egli è il Sovrano Creatore e Sostenitore di Tutto e Tutti. Di conseguenza, per definizione, Dio non può essere peccaminoso perché tale concetto non è applicabile a Lui, dato che il peccato è la trasgressione della Legge che non è per Lui ma per gli uomini. La palese verità è che nessun umano sa da dove il peccato viene e non lo saprà mai se Dio non rivela, ma la logica ci propone che il peccato non può essere al di fuori dagli affari di Dio altrimenti Egli non potrebbe essere il Sovrano Onnipotente Dio degli universi, per definizione. Dobbiamo essere contenti con quello che la Scrittura ci dice: "Le cose occulte appartengono all’Eterno, il nostro DIO, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli per sempre, perché mettiamo in pratica tutte le parole di questa legge»." (Deu 29:29) Tutto al di fuori di questo è dal Maligno. Ma che diritto ha Dio di imporre il concetto del peccato su noi? HA TUTTI I DIRITTI POSSIBILI. Ogni miscredente dice, infatti anche tanti credenti di questi giorni: "Sappiamo che si conosce il peccato soltanto perché Dio ha imposto la Legge, un buon Dio non farebbe questo, non voglio questa Legge perché mi mette in una posizione per me di fallire ed essere condannato, questa legge infrange sul mio libero arbitrio e non mi permette di fare quello che veramente voglio fare." Un sondaggio su tanti professori di Università reputati di credere nella religione dell'Evoluzione scoprì che quando confrontati tanti confessarono di non crederci ma dovevano portare avanti la pretesa perché l'accettazione di Dio avrebbe limitato la loro inclinazione sessuale. Questa posizione è molto comune nei nostri giorni. E allora, quale diritto ha Dio di imporre la Sua Legge sugli umani? Semplice, Egli ha il diritto della creazione, e del mantenimento e della possessione totale. Noi esistiamo solo perché è stata volontà di Dio di darci esistenza e anche ci tiene in vita: "Poiché in lui viviamo, ci muoviamo e siamo, come persino alcuni dei vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua progenie"." (Att 17:28) Noi siamo TOTALMENTE Suoi ed Egli può disporre di noi come più gli pare e piace: "Tutti gli abitanti della terra davanti a lui sono considerati come un nulla egli agisce come vuole con l.esercito del cielo e con gli abitanti della terra. Nessuno può fermare la sua mano o dirgli "Che cosa fai?"." (Dan 4:35) Perciò coloro che inveiscono contro le imposizioni di Dio sono ribelli senza causa e si meritano ogni pezzettino di Inferno che prendono. segue (seconda parte) |
26-03-2007, 18.37.43 | #20 |
Utente bannato
Data registrazione: 05-02-2007
Messaggi: 274
|
Riferimento: cos'è per voi il peccato?
Torino, 26/03/07 (seconda parte)
Perché pecchiamo? La spesso menzionata scusa "me lo ha fatto fare il diavolo" non può essere usata. Noi pecchiamo di propria volontà e spesso anche con piacere. Questa è una difficoltà che ogni santo deve combattere tutta la sua vita. Dico "ogni santo" perché i miscredenti non potrebbero fregarsene di meno dato che non hanno nozione di quello che il peccato è. Ogni santo deve essere confrontato con questi dolori di coscienza. Vediamo che anche i più devoti servi di Cristo, come Paolo di Tarso si lamenta in Romani: "O miserabile uomo che sono! Chi mi libererà da questo corpo di morte?" (Rom 7:24) La ragione perché pecchiamo si trova nella natura peccaminosa che abbiamo ereditato da Adamo: "Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e per mezzo del peccato la morte, così la morte si è estesa a tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato;" (Rom 5:12) Naturalmente questo tira su il concetto del "libero arbitrio". Ebbene, ha l'uomo il libero arbitrio? Gli uomini sono così ribelli che contendono fino a che la loro lingua verde cadi a terra nell'insistere che loro sono i Capitani delle loro Anime e che hanno libero arbitrio assoluto. Ma, ce l'anno davvero? Che cosa intendono per libero arbitrio? Il loro proponimento è che devono essere liberi di fare qualsiasi cosa vogliono senza limiti. Beh, questo è impossibile, se uno volesse fare sesso con la moglie accanto non lo può fare se suo marito lo sta aspettando con un fucile, non lo può fare anche se la moglie fosse d'accordo. E così per tutte le situazioni della vita, uno è limitato o fermato per ragioni fisiche e altre circostanze, continuamente. Perciò praticamente in ogni caso nessuno è libero di fare proprio tutto quello che vuol fare, cioè la nostra libertà è limitata in un modo o nell'altro e non siamo completamente liberi di fare quello che vogliamo. In termini teologici "libero arbitrio" viene definito come l'abilità di poter ugualmente scegliere fra il bene e il male senza nessun impaccio e la volontà è libera perché non forzata o costretta dal di fuori. Però la volontà dell'uomo e determinata dalle sue inclinazioni morali. Perciò l'uomo non rigenerato non può essere ritenuto libero perché egli sceglie SEMPRE quello che è male (agli occhi di Dio) dato che i suoi motivi non sono mai puri e mai per glorificare Dio. Non avendo altra inclinazione perciò egli non potrà mai scegliere quello che è buono (agli occhi di Dio) come la Scrittura certifica: "10 come sta scritto: «Non c.è alcun giusto, neppure uno. 11 Non c.è alcuno che abbia intendimento, non c.è alcuno che ricerchi Dio. 12 Tutti si sono sviati, tutti quanti sono divenuti inutili; non c.è alcuno che faccia il bene, neppure uno." (Rom 3:10-12) Per merito del lavoro completo di Gesù sulla croce gli eletti rinati sono stati abilitati per Grazia di Dio a poter scegliere fra il bene e il male, come all'inizio: "26 Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. 27 Metterò dentro di voi il mio Spirito e vi farò camminare nei miei statuti, e voi osserverete e metterete in pratica i miei decreti." (Eze 36:26-27) Mentre nello stato Glorificato l'uomo sceglierà SEMPRE quello che è buono perché l'inclinazione del suo cuore sarà sempre di glorificare Dio. (O mio Dio, quanto tempo ancora, quanto?) Con referenza al "libero arbitrio" raggiungiamo la conclusione che il concetto come proposto è falso, dato che l'uomo non ha MAI libertà totale. Certamente l'uomo ha una libertà ma mai totalmente libera come intendono loro. SOLO Dio ha libertà assoluta. Prima che il piccolo uomo si esalti sopra ogni misura e pretenda "libero arbitrio" per se stesso, dovrebbe rispondere almeno a queste domande: Hai scelto liberamente di essere nato? • Hai scelto liberamente di essere nato uomo o donna? • Hai scelto liberamente di essere bianco o nero • Hai scelto liberamente in quale nazione di nascere? • Hai scelto liberamente di essere intelligente o stupido? • Hai scelto liberamente di essere parte della tua famiglia? • Hai scelto liberamente di avere la vita che hai? • Hai scelto liberamente di essere di salute o malato? • Hai scelto liberamente di morire come morirai? • Hai scelto liberamente di essere salvato? Dove, il libero arbitrio? "Nessuno può venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira, e io lo risusciterò nell.ultimo giorno." (Gio 6:44) "e diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me se non gli è dato dal Padre mio»." (Gio 6:65) • Non sarebbe più appropriato prima di pretendere per se stesso "libero arbitrio" l'uomo recalcitrante faccia meglio a riconoscere la "libera ribellione? Siamo d'accordo con Agostino di Hippo che: I figli di Dio sono spronati dal Suo Spirito a fare quello che deve essere fatto • Loro sono attirati da Lui, fuori da uno stato ribelle ad uno fatto volenteroso • Dopo la caduta è soltanto per la Grazia di Dio che l'uomo è attirato a Lui • Ed è per la stessa Grazia che Dio non si ritira o recede dall'uomo • Dalla grandezza del primo peccato abbiamo perso la libertà del volere di credere in Dio e di vivere sante vite • Perciò: "Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ... ma da Dio che fa misericordia." (Rom 9:16) dato che è Lui che realizza sia la volontà come il correre. "poiché Dio è colui che opera in voi il volere e l.operare, per il suo beneplacito." (Fil 2:13) • Possiamo completamente smettere di peccare su questa terra? Devo ammettere che fino adesso non sono stato capace di smettere di peccare completamente Devo anche ammettere che certe volte pur cosciente del peccato vado avanti comunque nonostante i dolori di coscienza. La mia vecchia natura non è completamente morta e grido: "O mio Dio, abbi pietà di questa anima miserabile". "Se diciamo di essere senza peccato inganniamo noi stessi e la verità non è in noi." (1Gi 1:8) Quindi sono convinto che non sembra possibile in questa vita per chiunque di essere veramente senza peccato (eccetto Cristo). Questo non vuol dire che smetto di combattere contro il peccato, anzi mi dedico ancora di più e lo farò fino al mio ultimo respiro perché odio il peccato, e come Paolo riconosco: "18 Infatti io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene, poiché ben si trova in me la volontà di fare il bene, ma io non trovo il modo di compierlo. 19 Infatti il bene che io voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio." (Rom 7:18-19) Se il Diavolo mi confronta con una lunga lista dei miei peccati io rispondo: "Si, è vero, sono tutti miei, ma ti sei sbagliato perché la lista completa è ancora più lunga, ma nonostante ciò vivo per Fede in Lui che ha crocifisso tutti i miei peccati sulla croce con il Suo Sacrificio e Egli intercede per me con il Suo Santo sangue davanti al propiziatorio in Cielo. Di conseguenza fermamente picchetto la mia salvezza nel lavoro finito di Cristo e Lui crocifisso e testimonio con voce alta che è stato Dio ad abilitarmi di confessare con la mia bocca e fermamente credere nel cuore: "9 poiché se confessi con la tua bocca il Signore Gesú, e credi nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato. 10 Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione, per ottenere salvezza,." (Rom 10:9-10) Grazie Signore Ciao da Lucio |