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Vecchio 03-01-2007, 18.31.54   #1
Yam
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"Io ho un solo messaggio"

25 July, 1971


"I have only one message, the message of the Absolute. It is the same message that Jesus and all the seers have taught: the face-to-face with death, with Yama, with God. The total nakedness of this face-to-face - na papa na punyam (no longer any evil or any good). No merit, pure mercy, as a Christian would put it. But all the religions diversify this message by their own gloss and gnosis, and so the ego recovers its feeding-ground, and we become once more the food of death. (...) God is this Absolute, this death. No one can see him and live. The sight of him snatches away every protective covering, mental or sociological. As long as God is for us a god (deva) who pets and punishes, He is not God."


Io, non ho che un messaggio, il messaggio dell'Assoluto. E' lo stesso messaggio che Gesu' e tutti gli altri veggenti hanno insegnato: il faccia a faccia con la Morte, con Yama, con Dio.
La nudita' totale di questo faccia a faccia, na papa na punyam (senza piu' male ne bene).
Nessun merito, la pura misericordia, dice il Cristiano.
Ma tutte le religioni aggiungono una glossa e una gnosi a questo messaggio, e cosi il ritorno all'ego ritrova la propria pastura e noi ritorniamo alla pastura di Mrtyu (la morte).
Dio e' questo Assoluto, questa Morte. Nessuno puo' vederlo e continuare a vivere, perche' questa vista strappa tutti i rivestimenti, mentali e sociologici.
Sino a che dio e' un Deva che accarezza o castiga, non e' Dio.

Abhishiktananda ( Henry Le Saux 1910 a Sant Briac in Bretagna-1973 India) Monaco Benedettino

Il testo che ho citato l'ho preso dal sito http://www.abhishiktananda.org/

Ultima modifica di Yam : 03-01-2007 alle ore 19.08.11.
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Vecchio 04-01-2007, 12.42.09   #2
Padmani
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[quote=Yam]25 July, 1971



La nudita' totale di questo faccia a faccia, na papa na punyam (senza piu' male ne bene).
Nessun merito, la pura misericordia, dice il Cristiano.




Ciao Yam...Leggendo questo brano mi è subito venuto in mente il Prajnaparamita sutra:

Non c'e' ignoranza , ne' estinzione dell'ignoranza,
fino ad includere anche vecchiaia e morte,
ed estinzione della vecchiaia e della morte.
Similmente non c'e' sofferenza, origine, cessazione e sentiero.
Non c'e' saggezza suprema, n'e' ottenimenti
e neppure mancanza di ottenimenti.

Percio', Shariputra, poiche' non c'e' ottenimento,
i bodhisattva si basano e dimorano nella perfezione della saggezza,
le loro menti sono senza piu' oscurazioni e senza paura.



Tutte le vie spirituali sono zattere per arrivare a questa unica verità.
I metodi che usiamo per arrivare al definitivo 'faccia a faccia' sono vari, tanti quanti sono gli esseri umani affermano certi maestri, ma alla fine bisogna fare quel salto definitivo, andare oltre i metodi, i concetti, i pensieri e i giudizi.
Tutto allora fluisce incessante ed è di un unico sapore.
Padmani
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Vecchio 04-01-2007, 14.11.20   #3
turaz
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Riferimento: "Io ho un solo messaggio"

[quote=Padmani]
Citazione:
Originalmente inviato da Yam
25 July, 1971



La nudita' totale di questo faccia a faccia, na papa na punyam (senza piu' male ne bene).
Nessun merito, la pura misericordia, dice il Cristiano.




Ciao Yam...Leggendo questo brano mi è subito venuto in mente il Prajnaparamita sutra:

Non c'e' ignoranza , ne' estinzione dell'ignoranza,
fino ad includere anche vecchiaia e morte,
ed estinzione della vecchiaia e della morte.
Similmente non c'e' sofferenza, origine, cessazione e sentiero.
Non c'e' saggezza suprema, n'e' ottenimenti
e neppure mancanza di ottenimenti.

Percio', Shariputra, poiche' non c'e' ottenimento,
i bodhisattva si basano e dimorano nella perfezione della saggezza,
le loro menti sono senza piu' oscurazioni e senza paura.



Tutte le vie spirituali sono zattere per arrivare a questa unica verità.
I metodi che usiamo per arrivare al definitivo 'faccia a faccia' sono vari, tanti quanti sono gli esseri umani affermano certi maestri, ma alla fine bisogna fare quel salto definitivo, andare oltre i metodi, i concetti, i pensieri e i giudizi.
Tutto allora fluisce incessante ed è di un unico sapore.
Padmani


già... oltre il metodo, oltre il concetto, oltre il pensiero, oltre il giudizio dimora quel "nulla" (ayn) da cui si origina il tutto.

un salutone
turaz is offline  
Vecchio 04-01-2007, 18.38.16   #4
Padmani
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Citazione:
già... oltre il metodo, oltre il concetto, oltre il pensiero, oltre il giudizio dimora quel "nulla" (ayn) da cui si origina il tutto.

un salutone

Eh sì,Turaz...E per quanto sia semplice immaginarsi 'nulla', non potremo mai arrivare a quel nulla con le armi della conoscenza e dell'intelletto. Qui sta il limite delle tradizioni religiose: voler spiegare l'inspiegabile, razionalizzando una Realtà che è ultraterrena. E chi cerca oltre, deve inoltrarsi nella via lunga dell'autoconoscenza, con tutti i dubbi, ripensamenti e solitudini che simile scelta comporta. Ma anche con le semplici certezze che ogni tanto rischiarano la via.
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Vecchio 21-04-2007, 21.31.50   #5
Yam
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Riferimento: "Io ho un solo messaggio"

Sto preparando per il mio sito (che sara' on line nel 2748) un lavoro su Henry Le Saux dove inseriro' anche la sua bellissima biografia di Ramana Maharshi.
Nel frattempo:
HENRI LE SAUX, SANNYASIN CRISTIANO di Giovanni Vannucci (1a parte)
HENRI LE SAUX, SANNYASIN CRISTIANO di Giovanni Vannucci (2a parte)

nota: Vannucci ha tradotto sat (essere), cit (pensiero), ananda (gioia).
Il Satcitananda Ashram fondato da J. Monchanin* era dedicato alla contemplazione del mistero Trinitario di cui il Satcitananda hindu e' l'equivalente. Le Saux conosceva benissimo il significato profondo du questa espressione e non l'avrebbe mai tradotta come sopra ma nel modo corretto, ossia: Sat: Assoluto immanifesto o Padre, CIT come pura Coscienza o Logos (da cui scaturisce tutta la manifestazione) e Ananda la qualita' dell'energia della manifestazione.
I miei studi, la pratica e incontri mi hanno portato alla comprensione che per il Buddismo e' la stessa cosa, infatti la dimensione ultima e' l'unione di Vuoto e Chiarezza percettiva. Qui l'energia del Noumeno e' chiamata Karuna (Compassione).

Testo su cui approfondire e in cui e' presente la biografia di Ramana Maharshi: Henry Le Saux - Tradizione hindu e mistero Trinitario - EMI editrice

*
a. J. Monchanin (1895-1957), nato in Borgogna da una famiglia borghese profondamente cattolica, avverte appena tredicenne la vocazione al sacerdozio, studia e si forma nel vivace ambiente intellettuale di Lione e inizia a interessarsi di filosofia e di orientalistica, dimostrando grandi doti intellettuali e apertura mentale. Nel 1922 è ordinato sacerdote, presta servizio in parrocchie abitate dai poveri della società industriale e coraggiosamente prende posizione in loro difesa. È amico di importanti teologi come H. de Lubac e s’interessa anche al vicino islam. In punto di morte per una grave malattia, fa voto, in caso di guarigione, di dedicarsi completamente alla salvezza dell’India. Nel 1939 è invitato in India, dove visita vari luoghi ricchi d’arte e studia l’inglese, il tamil e il sanscrito. Dopo alcuni anni difficili come parroco, nel 1947 la sua strada s’intreccia con quella di H. Le Saux, che condivide il suo sogno di fondare un vero ashram hindu-cristiano dedicato alla contemplazione della Trinità. Visitano insieme l’ashram del santo hindu Ramana Maharshi e, con il permesso del vescovo locale, avviano la loro fondazione monastica con due piccole capanne lungo il fiume sacro Kaveri. Monchanin assume il nome spirituale di Parama Arubi Anandam, ossia «Colui la cui beatitudine risiede nel Supremo senza forma», in riferimento alla sua devozione allo Spirito Santo. La sua aspirazione a «ripensare il cristianesimo in modo indiano» si scontra con varie difficoltà e delusioni che sembrano indurlo negli ultimissimi anni a un «ripensamento». Costretto a rientrare in Francia per essere operato, vi muore nel 1957.
http://www.credereoggi.it/upload/200...olo149_121.asp

Ultima modifica di Yam : 22-04-2007 alle ore 10.46.07.
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Vecchio 22-04-2007, 12.55.30   #6
Mirror
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Verso la contemplazione suprema

Nell'agosto del 1973 padre Henri Le Saux fu colpito da infarto. In una lettera a un amico così descrive l'esperienza della malattia: «La crisi cardiaca è stata il motivo di una meravigliosa esperienza spirituale. Ho capito che la vita e la morte non sono altro che situazioni particolari, e che l'Io, o il "risveglio" non è legato né limitato da esse. Ho un unico ricordo di gioia intensa durante le due settimane passate a letto: fu il risveglio alla suprema realtà non-duale dello Spirito. In questa vicenda ho scoperto il Graal: il Graal non è né lontano né vicino, è fuori di ogni spazio, è il rapimento, il risveglio, e la ricerca è finita. Le profondità dell'uomo si radicano nelle profondità di Dio, e la profondità dell' anima e quella di Dio coincidono. L esperienza del Tao, del Nirvana, o del Kaivalya, o comunque lo si voglia chiamare, fa esplodere ogni teologia. L’homo occidentalis è dunque fermo al sopra-mentale! Se almeno i giovani di oggi, i migliori di loro, riuscissero a scoprire e a raccogliere questa esperienza dell'oriente che sola può ridare l'anima al mondo!». Il 7 dicembre del 1973 padre Henri Le Saux (Swami Abhisiktananda) entrò nella grande samadhi, nella contemplazione silenziosa dell'Unico, alla quale il cammino cristiano e hindù l'avevano condotto.
dal libro: [La ricerca della parola perduta, Henri Le Saux -ed. Servitium, 1996]

Tratto dai links da te indicati.

Che dire Yam?
Di fronte a cristiani di questo genere, di questa statura e apertura spirituale, non posso avere altro che ammirazione, rispetto e gratitudine.

Namastè e grazie...
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Vecchio 22-04-2007, 20.43.51   #7
hetman
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Originalmente inviato da Yam
nota: Vannucci ha tradotto sat (essere), cit (pensiero), ananda (gioia).
Il Satcitananda Ashram fondato da J. Monchanin* era dedicato alla contemplazione del mistero Trinitario di cui il Satcitananda hindu e' l'equivalente. Le Saux conosceva benissimo il significato profondo du questa espressione e non l'avrebbe mai tradotta come sopra ma nel modo corretto, ossia: Sat: Assoluto immanifesto o Padre, CIT come pura Coscienza o Logos (da cui scaturisce tutta la manifestazione) e Ananda la qualita' dell'energia della manifestazione.
I miei studi, la pratica e incontri mi hanno portato alla comprensione che per il Buddismo e' la stessa cosa, infatti la dimensione ultima e' l'unione di Vuoto e Chiarezza percettiva. Qui l'energia del Noumeno e' chiamata Karuna (Compassione).

Mi ha colpito molto la parte di questa Tua citazione che è vicina alla visione Bahà'ì:

Sat: Assoluto immanifesto o Padre, CIT come pura Coscienza o Logos (da cui scaturisce tutta la manifestazione) e Ananda la qualita' dell'energia della manifestazione.

X i Bahà'ì
ci sono tre essenze o nature
L'inconoscibile e sconosciuta natura di Dio; la natura ed essenza del Verbo (che fruttifica nelle manifestazioni che hanno la sua natura); la natura essenziale dello spirito umano che fruttifica nell'uomo che ha la sua stessa natura riguardo alla sua parte spirituale.

Ciao
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Vecchio 06-05-2007, 13.55.21   #8
Flow
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Originalmente inviato da Yam
25 July, 1971



Io, non ho che un messaggio, il messaggio dell'Assoluto. E' lo stesso messaggio che Gesu' e tutti gli altri veggenti hanno insegnato: il faccia a faccia con la Morte, con Yama, con Dio.
La nudita' totale di questo faccia a faccia, na papa na punyam (senza piu' male ne bene).
Nessun merito, la pura misericordia, dice il Cristiano.
Ma tutte le religioni aggiungono una glossa e una gnosi a questo messaggio, e cosi il ritorno all'ego ritrova la propria pastura e noi ritorniamo alla pastura di Mrtyu (la morte).
Dio e' questo Assoluto, questa Morte. Nessuno puo' vederlo e continuare a vivere, perche' questa vista strappa tutti i rivestimenti, mentali e sociologici.
Sino a che dio e' un Deva che accarezza o castiga, non e' Dio.

Abhishiktananda ( Henry Le Saux 1910 a Sant Briac in Bretagna-1973 India) Monaco Benedettino

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Allora anche questo messaggio e' pastura..
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