"Rose color lavanda.
Fragranza incarnata,
sacerdotale sfumatura d'alba,
spirito che si dischiude".


Persino lungo la strada che conduce all'inferno,le rose riescono a strapparci un sorriso.Sono fragili,effimere,irriducibili, la loro natura inalterabile.Certo,possiamo distruggerle facilmente,ma non ci guadagneremo nulla:non potremo mai costringerle a piegarsi alla nostra volontà.
La vista di un fiore fa nascere in noi la voglia di proteggerlo,amarlo e offrirgli riparo.Il mondo è troppo brutto,troppo violento:dovremmo sempre avere qualcosa di delicato di cui prenderci cura.Solo così riusciamo a sollevarci al di sopra della brutalità per accostarci alla gentilezza.
I fiori portati in offerta all'altare sono un dono di grande valore.
Il denaro è cosa troppo volgare,il cibo troppo prosaico.Solo i fiori sono immacolati:e,offrendoli,offria mo purezza.
La bellezza dei fiori stimola pietà,compassione e comprensione.
Se tanta bellezza è fragile,meglio ancora.
La nostra stessa vita è cosa passeggera:concediamoci di apprezzare la bellezza mentre il tempo fugge.

DENG MING-DAO

Ho riflettuto molto sulla bellezza. Pensavo ci fosse un bellezza oggettiva a cui uniformarsi, ma non mi soddisfaceva, pensavo
ci fosse una bellezza soggettiva, neanche.
Ciò che è visto (percepito) con gli occhi dell'amore è bello, divino.
Forse è bello ciò che è semplice, innocente, puro, che ci trasmette
meraviglia, non importa il soggetto a cui ci si riferisce, dietro al
gusto, alla preferenza, al punto di vista c'è molto di più, ciò che
ferma i pensieri, che ci riempie il petto di emozione, che sembra
dare senso alla nostra vita, quando non c'è niente da aggiungere
ne da togliere, ma nasce una sola parola: grazie...

Il pensiero di Osho mi ha molto colpito. Lui dice che "ciò che è visto (percepito) con gli occhi dell'amore è bello, divino".
Io penso che forse potremmo tutti ricondurre il concetto di bellezza a tutto ciò che è visto e percepito proprio con gli occhi dell'amore ed è pervaso da esso.
...Ho riflettuto molto in passato riguardo al fatto che la bellezza fosse oggettiva o soggettiva. Sono arrivato al punto in cui posso dire che essa sia "soggettivamente oggettiva". Penso che esista una cosiddetta BELLEZZA OGGETTIVA (mi rifaccio ai canoni di bellezza degli artisti dell'antica Grecia per esempio); ma allo stesso tempo sono del parere che la bellezza sia anche e soprattutto SOGGETTIVA... (Non fosse altro per il fatto che è l'uomo stesso che stabilisce i canoni secondo i quali in seguito giudica le proprie opere o quelle della natura)
Ad ogni modo, l'arte ci ha insegnato molto a riguardo. Si potrebbero citare i pittori dell'espressionismo ad esempio. Dalle loro opere la stessa BRUTTEZZA diventa BELLEZZA; la BRUTTEZZA è elevata a BELLEZZA, quest'ultima è ricondotta alla prima... Non si può davvero dire dove cominci l'una e finisca l'altra.

...ma forse la vera bellezza sta proprio nell'amore, essa viene proprio da esso.... Forse è proprio nell'amore che i sensi degli uomini e tutti i canoni che essi si sono creati possono conciliarsi.
Idealmente quindi potremmo dire che la BELLEZZA è AMORE... e la BELLEZZA è ovunque ci sia AMORE...

Sei un grande, hai capito tutto.
Poi ci mettiamo d'accordo su quanto avevamo pattuito....

Caro Osho... mi devi molto meno di quanto avevamo pattuito.

Guarda dentro di te e scoprirai la ricchezza del tuo essere.
Si' consapevole della bellezza che porti dentro di te e non giudicare gli altri. Sei sulla buona strada oramai.

Adesso me ne posso proprio andare...
Buona notte, Milani.

"Improvvisamente la nave è fermata dalla bonaccia.

Cadde la brezza, caddero le vele,
fu triste quanto può cosa esser triste ;
noi parlavamo solo per spezzare
il silenzio del mare.

In un cielo cocente, arso, di rame
stava il sole sanguigno a mezzogiorno
a picco sopra l'albero e il sartiame
non più grande che luna.

Giorni e giorni, l'un giorno dopo l'altro,
stemmo fermi, non vento o movimento;
immoti come una dipinta nave
in un mare dipinto.

E l'Albatro comincia a esser vendicato.

Acqua soltanto, acqua d'ogni parte,
e le tavole aride e contorte;
acqua soltanto, acqua d'ogni parte,
non una goccia per la nostra arsura.

Anche il profondo imputridiva, o Cristo !
Che dovesse accaderci tale cosa!
Strisciavano vischiosi sulle zampe
corpi informi per l'acqua vischiosa.

Intorno, intorno, con ridda mai stanca
fuochi fatui danzavano la notte;
acqua simile all'olio delle streghe
bruciava tutta, verde, azzurra e bianca."

Samuel Taylor Coleridge


la bellezza non sta solo in ciò che l'uomo identifica con bene, anche l'oscuro, le ombre hanno nel profondo della loro essenza una bellezza infinita....

Deirdre sei grande....
sei davvero una animo poetico!

W la bellezza

La bellezza sta nell'armonia delle forme...
in questo caso...nel perfetto gioco di "luci ed ombre"...l'oscurità delle tenebre, la maledizione dell'Albatro, uccello che portava la pace, la disperazione di un uomo, la condanna, l'espiazione della stessa ed il coraggio, la forza di trovare una benedizione all'interno dell'animo umano.... la risalita alla luce, ma,, haimè... una luce che zampilla dagli occhi scintillanti e dalla barba bianca...una luce offuscata dall'ulteriore condanna...


IT IS an ancient Mariner,
And he stoppeth one of three.
'By thy long grey beard and glittering eye,
Now wherefore stopp'st thou me?

The Bridegroom's doors are opened wide,
And I am next of kin;
The guests are met, the feast is set:
May'st hear the merry din.'

He holds him with his skinny hand,
'There was a ship,' quoth he.
'Hold off! unhand me, grey-beard loon!'
Eftsoons his hand dropt he.

He holds him with his glittering eye
The Wedding-Guest stood still,
And listens like a three years' child:
The Mariner hath his will.

The Wedding-Guest sat on a stone:
He cannot choose but hear;
And thus spake on that ancient man,
The bright-eyed Mariner.

Samuel Taylor Coleridge




Bellezza non è solo la luce....
ma anche l'oscurità delle tenebre,
ciò che il cristiano chiama "male"....
ciò che nasce dal diavolo....
quel diavolo che vive dentro di noi e che desta le passioni più forti e profonde....

buona giornata