sull'immanifesto e manifesto
"essere senza pensare" è la base che permette di vivere un "pensiero-parola-azione" (collegati) come un mezzo di manifestazione di se stessi.
Quel "se stessi" (essere o spirito) che sta a monte delle scelte.
indi non è che "essendo" si smette di pensare,parlare e agire... solo che si diventa consapevoli che ogni cosa che si pensa si dice e si fa...manifesta quel "se stessi" che sta a monte e che potenzialmente non ha limiti ma che una volta manifesto soggiace alle regole "causa-effetto".
è la "sorgente" da cui si origina il tutto.
Una volta che si è consapevoli di ciò tutto ciò che si fa ciò determina un "effetto" che è pienamente in sintonia con "se stessi" (unione spirito (che sta a monte del pensiero) pensiero (mente) parola e azione (corpo)
dal "nulla" si origina il "tutto"
i kabbalisti chiamano questo "nulla" kether (corona)
solo così "unifichiamo" noi stessi
chiudiamo il cerchio tra l'immanifesto (spirito) e il manifesto (mente e corpo)
se non si è "unificati" ciò che si vive è "inconsapevole" e può andare "contro" ciò che si intendeva manifestare di se stessi (distorsione dell'ego)
questo perchè la mente... non ascolta lo "spirito" quindi non vi è "dialogo" e non si è "uniti"
che ne pensate?
ciao
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