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31-10-2006, 16.49.58 | #1 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-09-2006
Messaggi: 94
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Un miracolo chiamato transistor
Abstract tratto da:
http://www.ufo.it/testi/dopocor.htm (...)Philip Corso afferma testualmente che «l’invenzione del transistor e la sua naturale trasformazione in chip di silicio dei circuiti integrati rappresentavano un ‘salto quantico’ a livello tecnologico. L’arco dello sviluppo delle valvole, dai primi esperimenti condotti da Edison sui filamenti per la lampadina, alle valvole di commutazione dell’ENIAC [il primo modello sperimentale di computer. N.d.R.], durò circa cinquant’anni, mentre l’evoluzione dei transistor al silicio si ebbe nel giro di qualche mese. Se non avessi visto con i miei occhi le schede di silicio recuperate sul luogo dell’incidente di Roswell, se non le avessi tenute in mano, se non avessi parlato con Hermann Oberth, Wernher von Braun o Hans Kohler e non avessi ascoltato le relazioni di questi scienziati, ormai deceduti, durante gli incontri con Nathan Twining, Vannevar Bush ed i ricercatori della Bell, avrei pensato che l’invenzione del transistor era stato frutto di un miracolo. Ora, invece, so come sono andate le cose». (p.168, corsivo nostro) Accidenti! L’uomo che sa come sono veramente andate le cose è venuto allo scoperto. L’uomo verso cui tutta la tecnologia occidentale è debitrice, ha accettato di renderci partecipi delle sue informazioni. (...) Altro link correlato: http://www.pianeta.com/map/index.php...hSCQ334/pidQ18 Fausto Intilla (Inventore-divulgatore scientifico)www.oloscience.com |
21-11-2006, 16.02.59 | #3 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-09-2006
Messaggi: 94
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Riferimento: Un miracolo chiamato transistor
Fonte:http://www.cittadellascienza.it/news...D_LAN CI=5126
04-09-2006 Fisici trasformano una molecola in transistor Corollario Ricercatori dell'Università dell'Arizona sono riusciti a trasformare molecole organiche come il benzene in microscopici transistor da utilizzare in futuri computer di dimensioni ridottissime. La ricerca sarà pubblicata sul numero di novembre della rivista Nano Letters. La molecola di benzene ha la forma di un anello ed è stata utilizzata come un circuito elettrico qualsiasi sfruttando le leggi della meccanica quantistica, che regola i fenomeni fisici nelle dimensioni infinitesimali. Il comportamento "da transistor" (che altro non è che un interruttore di corrente) è stato ottenuto sdoppiando la corrente elettrica che circola all'interno della molecola e regolando la successiva interazione fra le due correnti create. A differenza della fisica classica, in meccanica quantistica infatti le correnti elettriche non sommano semplicemente i loro effetti, ma sono come "onde elettroniche" che possono interferire fra loro fino ad annullarsi reciprocamente. Attraverso un terzo filo, i ricercatori sono riusciti ad agire su alcune caratteristiche di queste onde elettroniche facendole una volta interferire distruttivamente (fase OFF del transistor, nessun passaggio di corrente) e una volta costruttivamente (fase ON del transistor, con passaggio di corrente). In questo modo si sono ottenuti dei transistor di dimensioni ben al di sotto del limite teorico di 25 nanometri (un nanometro equivale a un miliardesimo di metro) fissato dalle odierne conoscenze tecnologiche. Questo consentirà in futuro di produrre computer piccolissimi. Questi nanocomputer potranno fornire prestazioni superiori a quelle attuali, come, ad esempio, simulazioni estremamente realistiche da impiegare nei modelli di esplosione di supernova oppure nel campo dell'animazione cinematografica. Ma è in medicina che i nanocomputer avrebbero il maggior impatto, viaggiando nei capillari e nelle arterie di un essere umano per riparare eventuali danni. Per realizzare l'idea dei ricercatori, l'azienda Semiconductor Research Corp. prevede di impiegare circa una dozzina d'anni. University of Arizona |
04-09-2007, 10.18.05 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-05-2007
Messaggi: 189
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Riferimento: Un miracolo chiamato transistor
e si non c'è nulla d piu' misterioso ke la "black box" che fa funzionare i pc secondo me.
m spiego. sono sempre stato affascinato da come un insieme d circuiti possano dare forma e vita ad un computer che in pratica realizza l'idea teorica di Turing di macchina automatica. So bene che fisicamente è molto conveniente utilizzare in qualke modo la natura della carica elettrica (che determina circuiti aperti o chiusi) per modellizzare le porte logiche fondamentali alla base di ogni possibile elaborazione "automatica" di calcolo. Si sa anche che qsto è stato fatto cn il silicio poichè era comodo ed era poco ingombrante utilizzare le sue proprietà fisico-chimiche dei suoi atomi x tale scopo, cioè x renderlo un coacervo ordinato di mini-interruttori. Ragionandoci su, anche senza essere ingegnere informatico, comunque s desumono alcuni fatti salienti circa il funzionamento d qsta macchina potente e miracolosa che è un PC: - esso lavora come una MdT - per farlo s basa su singoli stati x volta che possono essere codificati ad es. con 0 e 1. Con questa idea (già boole aveva studiato un sitema formale siffatto) si possono definire a livello astratto gli schemi dei calcoli logici in funzione di valori di verità iniziali. -implementare a livello reale (hard ware fa figo) qsti stati lo si fa appunto con dei circuiti in cui la corrente puo' circolare (stato chiuso) oppure no (stato aperto) - vi sono poi dei linguaggi, via via trasdotti in strutture piu' complesse, che partono dal linguaggio macchina (strutture deglle porte logiche dei circuiti 0 e 1) ma il punto oscuro resta: anche parlando cn tecnici del settore, quando kiedevo "ok, tutto bene, ma come fa in pratica un PC a lavorare, a capire da sè quale porte logiche attivare ecc. e quando attivarle affinchè l'output sia coerente e dia proprio quell'elaborazione voluta degli input?" e...m è sempre stato detto che sotto sotto c'è un po' d magia nera XD So che cmq certe funzioni base il pc le "ha" nel processore centrale. presumo che poi questo capire il "quando" e il "come" attivare qste funzioni basi (da cui a cascata parte tutto il resto fino ad arrivare all'output voluto) sia dovuto a complessissimi (e davvero da capogiro az!) relazioni tra linguaggi e codici d programmazione e le stesse funzioni base del pc. (alla fin fine in fondo il PC fa solo cose meccaniche no? mica davvero potrà mai "sapere" da solo se un algoritmo s fermerà ....essendo qsto un limite teorico d costruzione soft-ware, invalicabile xuna MdT). ma qsti discorsi lasciano sempre qsto fascino e un certo mistero verso qsti oggetti fatti d transistor e verso coloro che sn riusciti a crearli e a progettare delle cose del genere! Quoto però Nexus e Horus: sarebbe meglio porre la qstione in termini di evoluzione delle idee e delle scoperte x arrivare a capirci qlcosina in piu d qsto mondo affascinante. Infatti i transistor sono solo evoluzioni d circuiti ingombranti ed esosi quali erano le elettrovalvole no? Secondo me anke senza scomodare nessuna tecnologia aliena le cose potrebbero essere capite meglio se s partisse dalla storia e dalle ricerche fatte, passo a passo dall'uomo. infatti penso sia un po' come il mistero del telefono o del grammofono...ehehe da piccolo pensavo spesso "ma come diavolo fa un telefono, una membrana che vibra grazie a impulsi elettrici che fanno avvicinare due calamite (e muovono appunto qsta membrana martellandola), come fa a ri-produrre la voce e non un fruscio indistinto??? Come diavolo avran fatto a concepire una cosa cos' complessa!!!??" In realtà cercavo la complessità dove non c'era...e non la vedevo invece dove essa naturalmente e semplicemente era...cioè nella voce stessa, e non nella membrana. ecco x qste cose su transistor ecc. penso valga la stessa morale. Di piu' xme il vero punto mirabile della cosa nn sn i transistor, ma i lavori d quei pionieri geniali che hanno carpito la via concreta x realizzare le teorie della computazione di Touring. Quindi m stupirei d mille volte d piu della progettazione dei circuiti con elettrovalvole, che sono il vero inzio di tutto. i transistor portano solo ad un risparmio e ad una maggior efficienza (cosi come oggi lo farebbero le molecole ad anello del benzene), ma in linea d principio non apportano alcuna novità rispetto alle loro progenitrici meccanico-chimiche. Quindi caro amico Fausto Intilla se t va, e se t interessa la qstione e se hai voglia, spiegaci pure un po' meglio qste cose sui transistor e sui pc che sono davvero interessanti e che c vogliamo capire di piu! ciao ragazzi |