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17-08-2006, 12.49.21 | #8 | |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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Riferimento: L'ozio è il padre dei vizi?
Citazione:
Scusa Weyl se quoto il tuo messaggio, so che non ti piace il mio modo di vedere le cose, però il tuo esempio è perfetto per la discussione. I Napoletani sembrano oziosi, in realtà non stanno mai fermi... la differenza è che cercano di fare il massimo lavoro (loro godimento intendo) con il minimo sforzo, ed è per questo che non sono ben visti agli occhi di chi vuole dimostrare che fa... a loro non interessa di-mostrare (e hanno ragione) (parlo del Napoletano "ideale" poi ci sono casi e casi) Ma non oziano... L'ozio nella massima intensità è essere morti, si confonde il fatto di avere uno spazio per se stessi con lo staccare da qualsiasi attività.... neanche quando dormiamo (intendo a letto) oziamo veramente... e recuperiamo energie... perchè dovremmo farlo da svegli |
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20-08-2006, 10.29.11 | #9 |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Riferimento: L'ozio è il padre dei vizi?
Chi vive solo per lavorare è un miserabile, chi ozia un rivoluzionario.
Paul Lafargue, genero di Karl Marx scriveva nel suo libro: “Il diritto all’ozio”: “Una strana follia possiede le classi operaie delle nazioni in cui domina la società capitalistica. E’ una follia che porta con sé miserie individuali e sociali che da due secoli stanno torturando la triste umanità. Questa follia è l’amore del lavoro, la passione esiziale del lavoro, spinta sino all’esaurimento delle forze vitali dell’individuo e della sua progenie”. Il lavoro nobilita il capitalista, il manager, il finanziere e immiserisce il lavoratore dipendente, il precario, il cococo che assomiglia sempre più a una bestia in gabbia. Una bestia che deve sviluppare enormi quantità di lavoro per rimanere in vita. Prendete la vostra ora di noia quotidiana, senza fare nulla, guardando fuori dalla finestra o il soffitto. E’ la vostra ora d’aria, quella che viene concessa anche ai carcerati. Insegnatela ai vostri figli, spiegategli che non far niente, non avere nessuno che ti dica cosa devi fare è importante. L’ozio è il padre e la madre di tutte le idee migliori. Andrebbe insegnato a scuola, come ora di meditazione. Siamo dentro a un meccanismo che ci impedisce di pensare, un tapis roulant dalla culla alla tomba. Fermi! Fatelo adesso: non fate nulla. Dal libro uscito in questi giorni I “L’ozio come stile di vita” di Tom Hodgkinson. |
24-08-2006, 09.50.08 | #10 |
Ospite
Data registrazione: 08-08-2006
Messaggi: 35
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Riferimento: L'ozio è il padre dei vizi?
scusate ma siccome sono una Napoletana...mi sento chiamata in causa...
I Napoletani, non oziano. Fuggono con il sorriso, alla miseria. Ci sono persone in questa citta' che si spaccano la schiena, che cercano di fare del loro meglio, che crescono 5 figli a famiglia (ma il calo delle nascite e' un'illusione ottica??) e corrono ovunque... Il problema e' che siamo disorganizzati, disordinati, poco disciplinati, poco consapevoli di poter conquistare e meritare una dignita' molto diversa. Ci si spacca la schiena per le briciole, ed e' un faticare dispendioso e inutile secondo me, perche' non valorizza lo sforzo e lo scopo. Certo poi ci sono quelli che "napoletanizzano"....quell i che "e pigliate na' tazzulelle e' cafe'"....ma sono pantomime...sono caricature deprimenti, maschere polverose di una Napoli che comincia ad essere stufa di mandolini e pizze... Lo dico per mia opinione ma anche perche' in questa citta' ci vivo e percepisco l'aria che si respira. L'ozio? Dubito che fuggire sempre alla paura della miseria si possa definire ozio. Anche se si fugge con l'allegria, con la maschera di un pulcinella stanco. L'ozio dovrebbe essere un momento della giornata in cui ci si abbandona al piacevole far nulla, senza alcun senso di colpa, senza pensieri, senza pretese....il problema e' che se diventa vizio, se diventa modus vivendi, allora si trasforma in "abbandono" di noi stessi, secondo me, e non godimento sano... Propagandiamo un' ora di ozio al giorno...ma se poi diventa regola...che ozio e'?? Diventa un ozio programmato, da infilare nell'agenda come altre attivita'...e il sapore proibito di questo "vizio" e' quello di doverselo rubare mentre il resto del mondo corre corre corre |