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31-01-2006, 14.55.23 | #22 |
Ospite abituale
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Attualmente, ogni evento nell'universo, dal deperimento secondario-atomico più molto piccolo alle galassie d'esplosione, può essere descritto da 4 numeri (lunghezza, larghezza, profondità e tempo), non 10 numeri. Per rispondere a questa critica, molti fisici ritengono (ma non può ancora risultare) che l'universo all'instante dello scoppio grande era in effetti completamente 10 dimensionali. Solo dopo che l'instante della creazione ha fatto 6 delle 10 dimensioni curled il up in una sfera troppo molto piccola per osservare. In un senso reale, questa teoria è realmente una teoria della creazione, quando il pieno potere di spazio-tempo dimensionale 10 era manifesto.
Ventunesimi Fisica Di Secolo Non sorprendentemente, la matematica del decimo superstring dimensionale è breathtakingly bella come pure brutalmente complessa ed ha trasmesso le onde di scossa attraverso la Comunità di matematica. Le zone interamente nuove della matematica sono state aperte da questa teoria. Purtroppo, attualmente nessuno è abbastanza astuto risolvere il problema di un foro nero di quantum. Poichè Edward Witten dell'istituto per lo studio avanzato a Princeton ha sostenuto, la teoria String è la fisica di ventunesimo secolo che è caduto casualmente nel ventesimo century. tuttavia, la matematica di ventunesimo secolo necessaria per risolvere i fori neri di quantum ancora non è stata scoperta! Tuttavia, poiché i pali sono così alti, che non ha arrestato le squadre di fisici enterprising dal provare a risolvere la teoria superstring. Già, oltre 5.000 carte sono stati scritti sull'oggetto. Come laureate Steve Nobel Weinberg ha detto, latta che del how chiunque prevede che molti dei teorici giovani più intelligenti non lavorassero a progresso del it? fossero stati lenti ma che si regge. L'anno scorso, un'innovazione significativa è stata annunciata. Parecchi gruppi dei fisici hanno annunciato indipendentemente che la teoria della stringa può completamente risolvere il problema di un foro nero di quantum. (tuttavia, il calcolo era così fiendishly difficile esso potrebbe essere effettuato soltanto in due, in non 10, nelle dimensioni.) Così che è dove ci leviamo in piedi oggi. Molti fisici ora ritengono che è soltanto un aspetto di tempo prima di un certo fisico enterprising completamente spezza questo problema del ticklish. Le equazioni, anche se difficile, sono ben definite. Così fino ad allora, è ancora una punta prematura comprare i biglietti al wormhole più vicino per visitare la galassia seguente o per cacciare i dinosaurs! ... by M.Kaku http://www.mkaku.org/articles/blackh...ormholes.shtml (articolo in inglese) Ultima modifica di klara : 31-01-2006 alle ore 15.15.19. |
31-01-2006, 17.46.18 | #23 | |
like nonsoche in rain...
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universi paralleli, molti mondi ecc...
Citazione:
Dunque tutti si possono sbizzarrire a creare gli scenari più assurdi, ma questa si chiama fantascienza (di cui sono un patito). Ho letto l'articolo che hai postato (in inglese) dal sapore vagamente fantascientifico; l'autore fa un bel mistone di molti problemi aperti in fisica teorica: buchi neri-bianchi, unione quantistica-relatività, superstringhe, singolarità, universi paralleli, teoria del tutto, viaggi temporali ecc... a testimonianza di quali stretti legami vi siano tra queste questioni aperte; l'ambiente scientifico, seppur suggestionabile, è molto scettico, come ho detto, sull'esistenza dei buchi bianchi e sull'utilizzo dei "wormhole", come "passaggi" per l'accesso ad "universi paralleli" che pure sono stati ipotizzati e vengono ampiamente discussi; questo degli universi paralleli è un altro problema aperto, che coinvolge pure le fondamenta e l'interpretazione, ancora controversa, da dare alla meccanica quantistica, che tutto può dirsi tranne che sia una teoria "completa"; questa è una mia "lieve" posizione ideologica, abbastanza condivisa e condivisibile, ma non divulgabile e dunque non andate a sparlarne in giro... Vediamo un pò una ipotesi sull'argomento "universi paralleli": vi sarebbero tantissimi universi paralleli reali e fisici NON comunicanti tra loro, in ognuno dei quali si realizzerebbero TUTTE le possibilità; questi sarebbero stati differenti di un multiverso, sovrapposizione quantistica di tali numerosissimi stati (sentite rieccheggiare il gatto di Schrodinger...). Tale "idea" fa parte della cosidetta intepretazione many-worlds (molti-mondi) della meccanica quantistica di Everett, peraltro la più considerata, dopo la nota interpretazione della scuola di Copenaghen............ ma qui sto sforando, dunque mi fermo. Procediamo con la fantascienza (ma mica tanto...): In questo momento c'è un nexus6 in ognuno di tali universi (non più di uno); il passato di nexus6 è ben definito, ma non lo è affatto il futuro; vi sono moltissimi nexus6 possibili nel futuro in ognuno di tali universi ed ognuno di essi realizza tutte le possibilità potenziali del nexus6 di ora... il nexus6 di prima corrisponderebbe a tutti i possibili nexus6 e nel futuro si avrà la "scelta", in un "mondo", tra uno dei possibili stati, così come una particella che sembra decadere casualmente... invece decade in uno degli stati possibili (fin qui è mecc quantistica ordinaria), ma anche l'altro stato è ugualmente avvenuto in un altro "mondo" realmente esistente e "fisico" (qui sta il punto dell'intepretazione a molti mondi)...... vedo che vi gira la testa, anche la mia inizia a girare, per cui mi fermerei qui, anche perchè sono offtopic! Però, mi spingo un pochino oltre (il burrone è vicino...): non c'è un nexus6 privilegiato... poichè tutte le probabilità hanno uguale dignità... e ciò che vale per nexus6, vale per klara, per fabrizio, per Jack, per borderline, per catharsis, per il webmaster (sempre iperpaziente in tutti questi universi... ), per gli elettroni che viaggiano nel PC, per le stelle, per i buchi neri, per le galassie, per gli ammassi di galassie, per i superammassi ecc... ecc... Ho mescolato un pò quella che è l'interpretazione di Everett, che riguarda la meccanica quantistica e dunque esperimenti "quantistici", con le mie fantasie; processi "quantistici" avvengono però non solo nei laboratori, ma intorno a noi (visto che, per esempio, siamo vicino a miliardi di transistor microscopici...). I buchi neri ed i buchi bianchi non dovrebbero interessare tale intepretazione (che seppur possa sembrare fantasiosa, è alquanto considerata nell'ambiente), poichè i vari "mondi" non hanno possibilità di comunicazione tra loro; beh... se facciamo decadere questo vincolo...... largo alla fantasia.... Cos'altro potrebbe incuriosire sui buchi neri? Boh... fate proposte... se poi queste si incrociano con argomenti di mia conoscenza sarò falice di "divulgare", altrimenti vi risponderà un altro forumista o cercherete qualcosina sul web (di materiale ce n'è tanto, soprattutto in inglese). Intanto linko qualcosa in italiano di valido, autorevole e molto divulgativo (a volte troppo...) su tali argomenti: http://ulisse.sissa.it/percQuelloChe5.jsp (un pò di cose sui buchi neri e c'è anche una risposta dedicata ai ponti tra universi paralleli) http://ulisse.sissa.it/Answer.jsp?qu...od=1459488 38 (sui buchi bianchi) http://ulisse.sissa.it/Answer.jsp?qu...od=1443104 93 (sulla scientificità dell'origine dell'universo) http://ulisse.sissa.it/Answer.jsp?qu...od=1443103 69 (ancora sui buchi neri) http://ulisse.sissa.it/Answer.jsp?qu...Cod=7340035 7 (risposta sul famoso gatto, dove viene citato pure Everett; l'unica risposta di ulisse.sissa dove se ne parla, ma si può sempre fare una domandina...) Comunque sugli "universi paralleli" vi sono altre risposte sul sito, se naturalmente vi interessa l'argomento. ----------------- da wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Universo_parallelo (brevissimo, purtroppo) http://it.wikipedia.org/wiki/Meccanica_quantistica (guardate il paragrafo 5 "Dibattito filosofico" e se volete pure tutto il resto ) Se desiderate notizie "affidabili" dal web, consiglio sempre di dare un'occhiata a siti come quelli sopra riportati (collegato alla sissa di trieste), dunque siti che fanno riferimento alle università (alcune hanno siti appositi dedicati al pubblico "non scientifico"), in cui gli autori sono spesso professori universitari che fanno divulgazione. Gli articoli di wikipedia sono frequentemente validi, ma a volte vi possono essere inevitabili errorini (anche se vengono sottoposti a numerosi controlli incrociati da parte della community di wiki). Ultima modifica di nexus6 : 31-01-2006 alle ore 17.48.31. |
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18-03-2006, 16.52.23 | #26 |
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Re: Re: buco nero
Salve, Giorgio.
Non sono la persona adatta a parlare di Ying e Yang; posso solo dirti, molto poco poeticamente, che i fotoni hanno massa nulla IN OGNI CASO ed inoltre parlare di 'fotone a riposo' non ha senso, poichè la massa è un invariante relativistico (ovvero la massa di un corpo si conserva, cioè è la stessa qualunque sia la velocità del corpo), anche se da parecchie parti troverai scritto il contrario; il concetto stesso di 'massa a riposo' è un fuorviante retaggio del passato, da cui purtroppo non è esente la divulgazione. Il 'gravitone' teorico non è una carica 'elettrica'; esso è ipotizzato essere, in gravitazione quantistica, il quanto dell'interazione gravitazionale, così come il fotone è il quanto dell'interazione elettromagnetica. Detto in altre parole sono i portatori o mediatori di due delle quattro forze fondamentali. Non in tutte le teorie della gravità quantistica, tuttavia, è necessario postulare l'esistenza di tale particella. I fotoni, come ho già detto nel corso della discussione, non 'subiscono' direttamente l'influenza dell'interazione gravitazionale, avendo massa nulla, per cui il loro moto in un campo gravitazionale è libero (o per inerzia); le masse tuttavia modificano la geometria dello spaziotempo ed i fotoni non possono fare altro che percorrere le traiettorie della geometria modificata, ma questo l'ho già spiegato in un precedente post. -------------------------------------------------------------- Se la 'Scienza delle Università' giungerà ad una definizione 'corretta' di buco nero non lo so, anche se il concetto di 'definizione', opportunamente da te introdotto, implica che l'ente in questione vive ed è soggetto a modifiche in nessun altro posto se non nel sistema che ne ha dato definizione; senza la suddetta 'Scienza' non sarebbe stato neppure possibile per la mente umana concepire un qualcosa definito come un 'buco nero' e dunque la domanda "Cosa sono in realtà i Buchi Neri?", senza nulla togliere allo Ying ed allo Yang, penso che sia di competenza della già citata 'Scienza'. Innumerevoli sono i casi, nella storia del pensiero umano, nei quali essa ha accolto nel suo dominio aspetti della natura che sembravano alacremente nascosti al nostro sguardo e penetrabili solo da altre prospettive, chiarendoli enormemente da un certo punto di vista, ma perdendo talvolta il senso del velo pur perennemente adagiato su di essi. Sono dell'idea che anche quelle altre 'prospettive' non siano che nostre 'prospettive', simulacri importanti di un lungo passato di loro dominazione, ma ora 'solo' parelleli bisogni fisiologici di sfuggire dall'eccessive razionalizzazioni imposte dalla prospettiva attualmente affermatasi. Ma ciò è solo una mia opinione (quella dopo la linea, ovviamente). |
21-03-2006, 18.35.31 | #27 |
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Sono proprio contento che tu abbia chiarito il concetto di massa "a riposo" che costituisce un "non sense" inaccettabile.
Devo dire che la Scienza è giunta ad interessanti considerazioni, ma - ti ripeto- è pressochè impossibile indagare la profondità della materia-energia e delle sue forze (permettimi questa distinzione, giusto per capirsi) senza non trasmodare nell'esoterico. Ti pongo una domanda, senza retorica: mi spieghi in parole semplici (sono di coccio io!) come conviva il principio della gravitazione universale con la legge che stabilisce che la velocità della luce è sempre costante e non può essere superata? Grazie |
22-03-2006, 11.59.17 | #28 | |
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Citazione:
Innanzitutto bisogna precisare che la velocità della luce è costante solo nel vuoto, ma in un mezzo varia ampiamente a seconda delle caratteristiche di esso; inoltre penso che con ‘principio di gravitazione’ tu intenda ‘legge di gravitazione’, cioè quella newtoniana. L’interazione gravitazionale è più correttamente descritta dalla Relatività Generale che non dalla gravitazione newtoniana; la tua domanda può essere riformulata in questo modo: “come agisce la gravità supposto che non sono possibili azioni a distanza istantanee, visto che la massima velocità raggiungibile da un segnale fisico è quella della luce nel vuoto?” Ho provato ad abbozzare un discorsetto sulla Relatività generale proprio in questa discussione e forse ti potrebbe essere utile ai fini della risposta. L’interazione gravitazionale tra due corpi, così come le altre interazioni fondamentali, NON comporta lo scambio di segnali o informazioni fisiche istantanee; per informazioni/segnali fisici intendo che essi sono dotati di massa e/o energia, che dunque NON possono superare la velocità della luce nel vuoto. Quando impongo tutti questi divieti non devi pensare che tali ‘leggi’ siano come quelle umane, che prescrivono come la natura in sé si debba comportare, ma devi intenderle come descrittive nei confronti di essa; bisognerebbe approfondire questo discorso, ma ora lasciamo stare. Ho solo fatto questo rapido cenno affinchè sia chiaro un aspetto dello studio scientifico della natura. Se non ci può essere azione a distanza istantanea come avviene l’interazione gravitazionale tra due corpi? Procediamo con una descrizione ‘classica’ (tralasciando cioè i gravitoni): il concetto fondamentale è quello di ‘campo’ (appunto ‘gravitazionale’) inteso come ‘ente’ definito in ogni punto dello spaziotempo; tale campo classico è un campo di forze ‘prodotto’ da una massa ed ogni altra massa inserita in tale campo ‘sente’ una certa forza gravitazionale in modo istantaneo appunto perché il campo è già omnipresente; non c’è ‘connessione causale’ tra le due masse ovvero non c’è alcuno scambio di segnali fisici, poiché le due masse potrebbero stare a distanze astronomiche l’una dall’altra e dunque in regioni casualmente sconnesse, cioè non ‘unibili’ da segnali fisici; in effetti l’interazione gravitazionale ha raggio d’azione infinito. Questa è la spiegazione 'classica' ed è valida pure per l’elettromagnetismo, dove al posto delle cariche ‘massive’ vi sono cariche elettriche. Non si può dire a rigor di logica che la massa inserita nel campo si muove e tale movimento è causato dalla prima massa, poiché in realtà le proprietà che manifestano i due corpi sono coesistenti, senza alcuna possibilità di stabilire un ordinamento temporale, cioè una causa ed un effetto; in questo modo l’impossibilità per un qualunque segnale di superare la velocità limite viene ‘elusa’, proprio perchè nell'interazione NON c'è nessun segnale fisico scambiato. Come già detto nei post precedenti, nella Relatività Generale si assume un altro punto di vista: l’azione delle ‘forze’ viene compresa da un’altra prospettiva; il campo gravitazionale viene ‘visto’ come un sistema di riferimento non inerziale nel quale lo spaziotempo è determinato dalle masse ed il moto di esse è determinato dalla geometria dello spaziotempo. Tale entità non trasporta nulla di fisico, dunque soggetto alla velocità limite, proprio perchè nella relatività generale la forza gravitazionale è 'apparente', come quella centrifuga per esempio, cioè derivata non dall'applicazione di una forza, ma dallo stato di moto del corpo; per questo punto leggiti i miei post precedenti (principalmente "sfogo relativistico...1") nella prima pagina e dimmi se c'è qualcosa che non va... so già che questo è un aspetto poco digeribile. ------------------------------ Se poi vogliamo entrare nel campo quantistico, ma penso che ciò sia inutile a questo punto, i gravitoni dovrebbero essere proprio la manifestazione del campo gravitazionale a livello microscopico ovvero le entità che ‘trasportano’ l’interazione; in meccanica quantistica, in effetti, si procede ad una ‘quantizzazione’ dei campi ‘classici’. Tuttavia si dovrebbe precisare questo aspetto, poiché i mediatori delle forze sono in realtà delle particelle cosiddette ‘virtuali’ ovvero che sfuggono per definizione all’osservazione, poiché violano il principio di indeterminazione di Heisenberg; tali mediatori virtuali sarebbero, dunque, 'non fisici'... ma meglio che mi fermi. ---------------------------------------------------------- Quello che deve rimanere, comunque, è che l’esistenza di una velocità limite è un fatto accertato sperimentalmente e dunque ogni teoria che si proponga di spiegare le interazioni DEVE tenerne conto, come effettivamente avviene; poi spiegare come questo avvenga è, a volte, molto difficile… Certo sentir parlare di particelle 'virtuali', masse ed energie 'oscure' può favorire nel grande pubblico il pensiero che le ricerche scientifiche di punta stiano 'invadendo' il campo dell'esoterico; teorie non ancora verificate sperimentalmente, come quella che prevede il gravitone, sono in una posizione diciamo 'pericolosa', ma da qui a dire che sconfinino nell'esoterico di acqua sotto i ponti ce ne passa, a mio parere. Esse comunque si basano sull'edificio scientifico precedente e fanno proprio di tutto per essere non mistiche, non esoteriche, anche se si possono, a volte, trovare notevoli analogie con queste altre attività umane, dato che sempre di uomo stiamo parlando. Ci sono differenze, dunque, Giorgio. Se non nella finalità (che è sempre quella di ampliare la conoscenza), sicuramente sono presenti nel 'metodo' con la quale si costruiscono ipotesi e teorie; su questo non puoi che convenire. Non siamo d'accordo, invece, sul fatto della vincolante necessità dell'esoterico per lo studio degli aspetti microscopici della realtà, ma va bene così... nexus non vuole convincere nessuno... e ci mancherebbe... ... almeno mi devi dare degli elementi 'validi' affinchè tale vincolante necessità sia giustificabile... Ultima modifica di nexus6 : 22-03-2006 alle ore 12.17.53. |
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22-03-2006, 13.31.50 | #29 |
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Tu dici: "Se non ci può essere azione a distanza istantanea come avviene l’interazione gravitazionale tra due corpi? Procediamo con una descrizione ‘classica’ (tralasciando cioè i gravitoni): il concetto fondamentale è quello di ‘campo’ (appunto ‘gravitazionale’) inteso come ‘ente’ definito in ogni punto dello spaziotempo; tale campo classico è un campo di forze ‘prodotto’ da una massa ed ogni altra massa inserita in tale campo ‘sente’ una certa forza gravitazionale in modo istantaneo appunto perché il campo è già omnipresente; non c’è ‘connessione causale’ tra le due masse ovvero non c’è alcuno scambio di segnali fisici, poiché le due masse potrebbero stare a distanze astronomiche l’una dall’altra e dunque in regioni casualmente sconnesse, cioè non ‘unibili’ da segnali fisici; in effetti l’interazione gravitazionale ha raggio d’azione infinito".
Ma se all'improvviso una massa (una stella, un pianeta) esplodesse, scomparisse, il campo gravitazionale scomparirebbe istantaneamente in tutta la sua estensione? Grazie per il tempo che mi dedichi. giorgio |
22-03-2006, 16.39.51 | #30 | |
like nonsoche in rain...
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Citazione:
Se vuoi evitare qualche confusione dovresti accantonare la nozione di 'campo di forza gravitazionale' definito in ogni punto dello spazio e considerare lo spaziotempo come spiegato dalla Relatività (e ti rinvio sempre ai miei post precedenti ); supponiamo per assurdo che Nostro Signore in persona facesse scomparire istantaneamente una stella... che succederebbe? Beh... lo spaziotempo intorno ad essa, prima modificato enormemente da tale corpo o come si dice ‘curvato’, diverrebbe ora più ‘piatto’ e cioè diventerebbe una regione nella quale un piccolo corpo di prova (tale da non modificare sensibilmente la geometria dello spaziotempo) percorrerebbe una triaiettoria diciamo ‘indisturbata’. Se ti è cara ancora la visione del campo di forze ebbene possiamo dire che tale campo, dovuto a quella stella, scomparirebbe in tutta la sua estensione in linea teorica ovvero che verrebbe eliminato istantaneamente il suo effetto sulla geometria dello spaziotempo, per dirla a mo’ di Einstein. Comunque se vogliamo continuare a parlare di eventi ‘fisicamente’ possibili, quello che avviene in seguito a tali eventi catastrofici è che lo spaziotempo si modifica pure in modo drastico (vedi le onde gravitazionali), ma masse come quelle stellari non è che possano scomparire all’improvviso e dunque non possono 'spegnersi' all'improvviso gli effetti che esse provocano sullo spaziotempo, tranne nel caso in cui non cadano proprio in un buco nero e pure in quel caso l'evento non passerebbe inosservato, ma verrebbero prodotte sempre onde gravitazionali, così come previsto dalla teoria, i cui 'quanti' sarebbero i gravitoni, sempre in linea molto teorica; inoltre tali masse fagocitate dal buco nero concorrerebbero comunque a modificare l'azione gravitazionale di questo oggetto affamato. Chiedi pure altro, se vuoi e se posso ti risponderò. Ultima modifica di nexus6 : 22-03-2006 alle ore 16.44.39. |
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