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Scienze - Ciò che è, e ciò che non è spiegato dalla scienza. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Scienza e Tecnologia |
06-11-2005, 11.09.41 | #32 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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sulla relatività...
Citazione:
Non sono io che dico di no... è la scienza che lo dice; riporto la parte della pagina web da te proposta, da cui hai dedotto la tua convinzione: "Un oggetto provvisto di massa non può superare o eguagliare la velocità della luce, questo per il risultato dell'equazione E=mc² (E=Energia, m=massa, c=costante, o velocità della luce), che definisce l'uguaglianza tra massa ed energia. All'aumentare della velocità aumenta la massa dei corpi, all'approssimarsi della velocità della luce la massa di un corpo tende all'infinito, quindi, per spostarsi, avrebbe bisogno di una quantità infinita di energia, il che sarebbe impossibile. Queste conseguenze derivano dal fatto che ogni oggetto ha una massa, e la massa equivale ad energia." Questo discorso è profondamente sbagliato, poichè frutto di concetti arcaici, che ha introdotto lo stesso Einstein, ancora oggi usati in divulgazione scientifica. 1. un oggetto dotato di massa non può superare c NON certo per l'equazione E=mc^2! E' un principio di natura entrato nella relatività ristretta appunto PRINCIPIO, non certo come teorema. 2. L'equazione E=mc^2 NON sancisce l'uguaglianza tra massa ed energia! Questa equazione non è valida in generale, ma solo per un corpo fermo (in cui la quantità di moto è nulla). 3. l'unica massa corretta è quella di Newton ed in questo post "m" va intesa come massa relativisticamente invariante, caratteristica dei corpi, come per esempio la carica. 4. Tutti questi disguidi sono nati per voler salvare la F=ma, che invece è ERRATA. I concetti arcaici di massa relativistica, di equivalenza massa-energia, di massa a riposo permangono non solo presso il grande pubblico, ma anche negli ambienti scientifici, dove però gli addetti ai lavori sono ben consapevoli delle loro imprecisioni. Non me ne voglia Alessandro, ma questa è la sezione Scienza E Misteri... non misteri e basta... Ultima modifica di nexus6 : 06-11-2005 alle ore 11.27.06. |
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06-11-2005, 11.22.33 | #33 |
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Bell e la telepatia
Per quanto riguarda il teorema di Bell e la telepatia è utile postare delle considerazioni tratte dalla pagina web http://www.twm.co.nz/bell.html del sito dal quale klara ha trovato l'articolo su Herbert (http://www.twm.co.nz/herbert_int.htm):
"Bell's Theorem (Reality must be non-local) is remarkable for several reasons: 1) it is a mathematical proof, not a conjecture or speculation; 2) it is a proof about Reality not Appearances. How often does one find such a window into the nature of reality? 3) it is counter-intuitive: why should everywhere local facts need to be supported by a non-local reality?" Ovvero il teorema di Bell è una dimostrazione matematica che si riferisce alla impossiblità da parte di una teoria con variabili nascoste di predire completamente i risultati della meccanica quantistica; di per sè nel teorema NON c'è nulla di filosofico ed esso non mette in crisi la mecc quantistica, che prevede la correlazione tra sistemi quantici che hanno interagito in passato. Il problema è che questa correlazione effettivamente osservata a posteriori SEMBRA implicare un'azione a distanza istantanea, ovvero una violazione della località, non comprensibile nell'ambito della relatività ristretta. Ora passare dal teorema di Bell alla telepatia è un bel salto... io non posso escludere nulla..., ma per non bersi acriticamente ciò che dice Herbert, così come ciò che dicono gli scienziati fuori dall'ambito prettamente accademico, occorre un minimo essere a conoscenza dei presupposti scientifici sui quali si basano gli scienziati quando parlano di filosofia, esoterismo, fantasia ecc... ecc... Ultima modifica di nexus6 : 06-11-2005 alle ore 11.23.34. |
06-11-2005, 12.15.05 | #35 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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Ciao Klara, spero di non essere stato scortese ed anche quando lo sono non è mia intenzione esserlo (altro che libero arbitrio!)...; comunque qui siamo alle frontiere della Fisica, sono argomenti tosti ed io non saprei sinceramente cosa consigliarti riguardo testi a carattere divulgativo, perchè non appreso nulla di profondo, in questa materia, dai suddetti testi e mi sono rivolto ad altro... ; possiedo materiale, ma non sicuramente a livello divulgativo.
Comunque dimmi degli argomenti specifici ed io farò una ricerchina su google per trovare materiale accessibile e possibilmente poco farcito da errori. |
06-11-2005, 19.45.55 | #36 |
dnamercurio
Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
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Gentili amici,
mi pare strano che nessuno si meravigli di quanto ho scritto. Forse siamo in un epoca in cui tutto ci deve scivolare addosso per sopravvivere (?) <<CIO' CHE ACCADE ANCORA IN ITALIA (IMOLA) PER CHI E' TELEPATICO .... (da internet) ####### Per quanto riguarda le mie testimonianze, cito una cosa sola: una donna, studentessa in medicina, era stata internata perche' aveva dichiarato di CREDERE NELLA TELEPATIA .>> |
07-11-2005, 03.02.15 | #38 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-06-2005
Messaggi: 455
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Citazione:
...non dubito della tua buona fede Alessandro,ma che fosse internata solo per questa motivazione sembra davvero poco credibile... ,klara |
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02-12-2005, 22.53.45 | #40 |
dnamercurio
Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
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Gentili amici,
poichè mi pare che il dialogo abbia perso di tono, riporto ancora qualche cosina trattando alcuni fatti che hanno vissuto Carl Gustave Juong e Sigmund Freud << I due uomini, Freud e Jung avevano molte affinità ma anche radicali differenze di temperamento e di carattere. Chiaramente il messaggio l'ho pescato da internet scrivendo "telepatia" "Jung" "Freud" ### Una prerogativa, ma non certo l’unica o la più importante, ma comunque significativa, era l’apertura a dimensioni transpersonali della coscienza e ad alcuni fenomeni ad esse connessi, come la telepatia, i sogni profetici, le visioni, e tutte le complesse manifestazioni ( quando non si tratti ovviamente di imbrogli) correlate allo spiritismo e all’occultismo. ### Freud era completamente chiuso a queste dimensioni, che liquidava tutte come manifestazioni nevrotiche, ma lui stesso, come molti nevrotici, operava delle evidenti rimozioni. Ad esempio, nell’"Interpretazione dei sogni" narra il seguente episodio: in una famiglia muore un figlio di tenera età. La salma viene posta in una stanza chiusa. In un'altra stanza, anch’essa chiusa e senza comunicazioni con la precedente dorme il padre che nel corso della notte sogna il figlio che gli compare davanti dicendogli: "Non vedi che sto bruciando?" Il padre si sveglia di soprassalto, si reca nell’altra stanza e vede che una sigaretta lasciata inavvertitamente accesa da qualcuno sta cominciando a bruciare la salma del piccolo. Freud di questo sogno dà una interpretazione che ignora completamente la possibilità, l’ipotesi di aspetti TELEPATICI. Jung invece non ignorava l’esistenza di tali fenomeni e anzi ne era notevolmente incuriosito. La sua tesi di laurea portava il titolo di "Sulla psicogenesi dei cosiddetti fenomeni occulti". Occorre però fare una precisazione: Jung non era un mistico né tantomeno uno spiritista o un occultista. Era un uomo di scienza che da studioso e medico psicoterapeuta si accorge del verificarsi di tali episodi nella vita delle persone in generale e dei suoi pazienti in particolare, e cerca, nei limiti del possibile, di dare a questi episodi delle spiegazioni di tipo psicologico, senza la pretesa di volere tutto comprendere e tutto spiegare. Uno dei fenomeni che più lo impressionava era il verificarsi di episodi di sincronicità. ### Con tale termine si intende il verificarsi di una coincidenza significativa, apparentemente fortuita tra un fatto interno psichico e un fenomeno del mondo fenomenico esterno. Ad esempio: sognare una certa persona o semplicemente pensare ad essa e poi incontrarla. Jung era impressionato dalla frequenza in cui tali fenomeni si manifestavano, soprattutto in pazienti in fasi critiche della loro vita, e aveva l’impressione che ci potesse essere qualcosa in più di una semplice combinazione statisticamente possibile. Clamoroso ad esempio è il caso di un suo paziente. Questi era un ingegnere che basava e regolava la sua vita su basi esclusivamente razionali, escludendo completamente aspetti più emotivi o irrazionali. Un giorno fece un sogno estremamente complesso che qui non riporto ambientato nell’antico Egitto. Tale ambiente un po’misterioso ed oscuro era connesso proprio a questi elementi psichici che lui rimuoveva. Al centro del sogno stava la figura di un misterioso scarabeo d’oro, di cui si stava cercando di capire il significato. Ad un certo punto, ricordo che siamo in Svizzera e non all’Equatore, si sente un rumore sordo alla finestra, Jung va ad aprire e si accorge che una scarabeo d’oro era venuto a cozzare, proveniente da chissà dove, proprio lì dove due uomini stavano parlando di uno scarabeo. Fenomeni misteriosi, elusivi, sfuggenti, che a noi rimangono ancora oggi inspiegabili, così come ai tempi di Jung. Ma una cosa è certa, sia a noi che a lui: tali fenomeni non solo sono inspiegabili, ma non dovrebbero neanche sussistere all’ interno di un modello di riferimento dell’universo di tipo cartesiano-newtoniano, fatto di oggetti separati e distinti,unicamente materiale e rigidamente suddiviso in materia (res extensa nella filosofia cartesiana) e spirito (res cogitans nella filosofia cartesiana) identificato quest’ ultimo unicamente con il pensiero. Simili fenomeni, a meno che non li si voglia semplicemente ridurre a combinazioni statisticamente prevedibili, sono spiegabili da modelli che implicano una specie di "continuum" tra microcosmo e macrocosmo, con rispondenze tra i due, possibilità di entrare in risonanza non causale. E allora Jung focalizza la sua attenzione a campi del sapere e della cultura ove in qualche modo sia presente un tale modello di tipo olistico. Saluti a tutti |