Ma potremmo veramente sottoscrivere quello che leggiamo sulle formule dell'universo?
Seguo con passione tutto quello che riguarda la sua nascita, non sempre con piena comprensione, ma più mi addentro e più mi rendo conto che anche gli Astrofisici sono disorientati quanto noi dalle continue scoperte; per esempio:
da quando Hubble ha notato che l'universo si espande, è nata la teoria del Big Bang. Oggi si è scoperto che le Galassie, oltre ad espandersi, eseguono dei piccoli spostamenti laterali, che sono impensabili con il concetto stesso d'espansione, dovuta ad una forza iniziale.
Inoltre, la forma a spirale che distingue le Galassie, non sempre inizia nel senso di rotazione dovuta ad un'espansione fissa e caotica (più si allotanano più aumenta il caos). Allora?
Secondo le ultime scoperte sui Buchi neri, sembra che anche la relatività debba essere rivista (come aveva anticipato lo stesso
A. Einstein, riconoscendo i limiti di quella generale).
Forse, come si domanda Stephen Hàwking nella sua "Teoria del tutto", solo questa potrà dare delle risposte soddisfacenti alla nostra mente limitata, mentre quello che vi era prima di questo universo, è e sarà un mistero anche alla mente di Dio.
A meno che.....prima di lui non ve ne era un'altro.
Al di là delle battute a prezzi scontati, il vero mistero degli universi, a mio modo di vedere, non è rappresentato dalla loro nascita, ma dalla materia con cui sono composti, che, a quanto sembra, ha la facoltà di di creare il pensiero, laddove si dovessero avere le condizioni ottimali.
E' questa la vera sfida in cui l'uomo si deve cimentare, anche perchè, per tale ricerca, non ci sarebbe bisogno d'andare alla conquista dei Buchi neri, ma potrebbe analizzarla standosene tranquillamente nei laboratori esistenti su questa terra.