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06-12-2004, 23.17.32 | #8 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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x Il Pensiero
Citazione:
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07-12-2004, 14.57.20 | #10 |
Utente bannato
Data registrazione: 04-11-2004
Messaggi: 1,010
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ESERCIZIO PER MENTI DI ESTRAZIONE TECNICA
Prendiamo una lunga fila di palline rosse e blu. Iniziamo ad immaginare sequenze ordinate di questi due colori: Prima tutte le BLU e poi tutte le ROSSE Una blu e una rossa e così via... due blu e due rosse e così via... Si può continuare ad individuare sequenze di palline che rispondono ad un criterio "ordinante" praticamente all'infinito. Si può anche immaginare di associare il rosso ai numeri pari e il blu ai numeri dispari ed ordinare la palline secondo la sequenza dei decimali del PI-GRECO, non si ripeterebbe mai ma sarebbe comunque un criterio di ordinamento. Si può fantasticare con le funzioni più complesse che ci vengono in mente e generare file di palline "ordinate" secondo una determinata funzione. Una qualsiasi fila di palline (purchè finita), anche se distribuiamo i colori volontariamente a caso, avrà comunque una sequenza di colori che sarà riconucibile ad una precisa funzione matematica. Cos'è allora l'ordine e soprattutto cos'è il disordine? il caos? Se mettiamo le palline in un secchio disponendo con cura prima tutte le blu sul fondo, poi tutte le rosse in superfice, diciamo che le palline sono ordinate dentro al secchio, poi prendiamo il secchio e agitiamolo ben bene per un po', quando lo apriamo troveremo le pallinetutte in "disordine". SECCHIO ORDINATO = secchio pieno di palline rosse e blu secondo una precisa disposizione su infinite possibili. SECCHIO DISORDINATO = secchio pieno di palline rosse e blu secondo una precisa disposizione su infinite possibili. Già, la natura del secchio non cambia, in entrambi i secchi ciascuna pallina occupa un posto preciso nel secchio. Ordine e disordine sono, di fatto, concetti riferiti e relativi. Danno un'indicazione di quanto un certo "soggetto" (sequenza di palline o altro) sia riconducibile ad un criterio di riferimento. Facciamo presente che TUTTO è riconducibile ad un algoritmo di riferimento, quindi l'ordine non è riferito all'oggetto, ma alla riconoscibilità del criterio di riferimento, quanto questo criterio sia individuabile dall'uomo, "una rossa e una blu e così via" è ordinato poichè è immediatamente riconoscibile il criterio di ordinamento. |