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22-10-2004, 09.42.13 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Re: L'intuizione non è da tutti.
Citazione:
non si sa mai cosa tu possa intendere... mah come mai il tuo interesse per un argomento cosi insolito .?' cmq la ricerca e lo studio dell'inteligenza artificiale è partito tanti anni fa direi prima degli anni 60 diciamo con l'avento della cibernetica ...che per quanto si possa credere i primi usi non sono stati per fare robot ma per la comunicazione, poi da li a poco si usarono i modelli della cibernetica per creare macchine coplesse... la cibewrnetica fu scoperta in poco tempo dagli idnustriali e cosi ci fu un vero boom di questa disciplina ... si iniziarono subito a scoprire circuti adattabili alle piu strane situazioni sia come detto di comunicazione ma anche per programmare situazioni di lavoro e di organizzazione aziendale, pian piano pero questo (chiamamolo pensiero ) si e evoluto e applicato a quelle che erono le macchine di un tempo per produrre pezzi in serie cosi in poco tempo il concetto di feedback fa tappa anche nella produzione industriale, cosi i calcolatroi che all epoca erono usati solo da qualche scienziato o matematico vengono introdotti pian piano nella lavorazione industriale riusciendo grazie al concetto di feedback ad essere dei controllori per la produzione .. pero queste macchine evolvendosi pero non riuscivono a risolvere un problema quello dell'errore imprevedibile da cui nel tempo si arriva a pensare che le macchine non devono pensare come piu come macchine e solo al compito ma devono pensare come uomini ovveroimparando anche dagli errori e valutare le varie problematiche ...da cui alcuni esponenti della cibernetica iniziarono a pensare ad una nuov macchina capace di pensare come un uomo di essere ovvero inteligente ... o meglio avere un inteligenza artificiale ... negli anni 70 - 80 il maggior numero di studi che arrivarono ad affievolrsi negli anni 90 --anche se con le nuove teconlogie e con i processori questo studio ha ripreso vigore ..... |
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22-10-2004, 11.41.26 | #6 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
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Robot 1
mah come mai il tuo interesse per un argomento cosi insolito .?'
...fammi compagnia... te ne accorgerai nei prossimi post... Da quello che dici penso che: L’uomo pian pianino ha affinato gli strumenti che lo potevano aiutare nei suoi “lavori” sia fisici che mentali ed oggi è arrivato, mi par di vedere, ad un buon punto di autosostituzione. Ha affinato così tanto questa tecnica autosostitutiva che è in grado addirittura di sostituirsi interi organi del suo corpo e.... altre cose che, forse, a noi popolino vengono celate... Ma non andiamo fuori tema... Per quel che riguarda la copia robotizzata umana “intelligente” mi sembra di capire che siamo a buon punto. Siamo partiti con i primi robot (coltelli, vanghe, aratri, ecc...) Fino a un recente passato dove eseguivano solo operazioni ripetitive, senza preoccuparsi del risultato dell’azione. Ed infine gli ultimi in grado di “valutare” se il risultato delle operazioni è conforme ad uno standard predefinito ed all’occorrenza modificare l’azione per adattarla alle varie variabili che agiscono sul processo per ottenere il massimo del risultato. Quindi il robot “accumula esperienza” ed è in grado di riutilizzarla per non incorrere nello stesso errore se la situazione anomala si ripresentasse, è cioè in grado di “anticipare” il possibile evento ed attuare strategie per “affrontarlo” efficacemente. Tutto ciò con l’intento di sostituire l’uomo nei lavori più pesanti, nocivi, stressanti, imprecisi, ecc... L’ errore dovuto ad una situazione imprevedibile, da te citato, credo che sia il “c’è sempre una prima volta” e questo penso che non sia superabile neanche dal più astuto dei robot... l’unica cosa attuabile è ricordare per la prossima volta..., ma intanto la “cappella” è stata fatta... Il risultato finale è che: i robot diventano così complessi che neanche l’uomo poi è in grado più di ripararli se “danno i numeri” per il semplice fatto che i robot sono progettati e costruiti da altri robot... pochi eletti, umani, si dedicano a queste tecnologie e gli altri si atrofizzano e sono sempre più stressati da una vita senza senso... Vero? Hai altro da bombardare? Fine della prima puntata |
22-10-2004, 12.26.19 | #7 |
Telespalla
Data registrazione: 30-04-2003
Messaggi: 246
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asimov scriveva...
"I robot non sono ingegnosi. La loro mente ha dei limiti ben definiti, quantificabili fino all'ultimo decennale." ... "Ora, se a un robot viene impartito un ordine, un ordine preciso, lui è in grado di eseguirlo. Ma se l'ordine non è preciso, lui non può correggere il proprio errore se non gli vengono impartiti altri ordini. Non è questo che avete constatato osservando il robot a bordo della nave? Come avremmo quindi potuto assegnare a un robot il compito di trovare un guasto in un meccanismo, visto che, ignorando noi stessi la natura del guasto, non eravamo in grado di dargli ordini precisi? 'Scopri cosa c'è che non va' è un comando che non si può impartire ad un robot, ma solo a un uomo." p.s.: cmq siamo un po' OT e sta cosa puzza di pubblicità ad un film che sta uscire nelle sale cinematografiche... |
22-10-2004, 12.47.26 | #8 |
Epicurus' very son
Data registrazione: 26-12-2003
Messaggi: 375
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eh.. un tempo la gente aveva paura delle streghe... oggi dei robot...
Per quel che riguarda la copia robotizzata umana “intelligente” non siamo per niente a buon punto.
I robot, le macchine, i computer e simili non sono intelligenti. La gente lo crede spesso, ma sbaglia perché fa confusione. Le macchine (un termine che li riassuma tutti), "semplicemente" non sbagliano mai e sono estremamente veloci, il che non le rende affatto intelligenti. Una macchina fa tutto quello che le è stato detto di fare, e nel solo modo che le è stato insegnato. Una macchina non ha autonomia decisionale. Le decisioni che prenderà sono state già decise da chi l'ha creata o programmata. |
22-10-2004, 15.36.40 | #10 | |||
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
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X vax
Io intendevo parlare di Macchine robot, quelle cioè che sostituiscono gli umani nei loro lavori più gravosi, in effetti adesso si costruiscono degli umani robot, quelli che sono in grado di agire ubbidendo non più a comandi impartiti da semplici pulsanti, ma riconoscendo la voce e l’ambiente che li circonda. Ad ogni modo riparare un guasto è possibile solo da chi conosce nei dettagli la “cosa” guasta ed il suo principio di funzionamento, praticamente da chi la ha progettata o è in possesso della documentazione tecnica con la quale è stata costruita ed è in grado anche di consultarla... Credo anche che esasperando il tutto si possano costruire delle macchine in grado di farsi delle autodiagnosi ed infine di autoripararsi... Citazione:
... il topic vuol essere uno spunto di riflessione orientato alla comprensione di se stessi (spirituale) e non una cosa “tecnica” da psichiatri e analisti a fini terapeutici... ... spero che con l’involuzione il topic ritorni alle sue origini... ------------------- X knacker Invece io credo che ci siano delle macchine che hanno un certo grado di autonomia, cioè a dire adattano il loro “fare” ad una situazione piuttosto che ad un’altra. Cioè possono comportarsi in modo diverso nell’eseguire un “fase” che precedentemente avevano già eseguito. Citazione:
------------------ x r.rubin Citazione:
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