Qualcuno di voi ha figli?!
Chi ne ha vuole unicamente il loro bene, un avvenire sereno e felice.
Ma in verità l'umanità di oggi si comporta come se non avesse figli, come se l'unica vita fosse la propria. Come se la realtà che ha creato fosse l'unica ad avere il diritto di esistere.
Se per il mio piacere di avere la casa illuminata a giorno tutta la notte dovessi condannare a morte mio figlio, tornerei volentieri alle candele.
Dalle mie parti ci sono dei meravigliosi alberi di ulivi secolari.
Sono di una bellezza unica, straordinaria.
Ma prima che divenissero quel che sono ci furono degli uomini che piantarono un piccolo e tenero alberello. Era stato un seme e poi germoglio e poi una piccola piantina. L'uomo che prese in mano quel seme sapeva che, almeno in quella vita, non lo avrebbe mai visto grande e rigoglioso, eppure, ugualmente lo piantò.
Lo piantò per i suoi figli, per i suoi nipoti, per i suoi pronipoti. Mentre lo piantava non pensava a se stesso pensava a chi sarebbe venuto dopo di lui.
Grazie al suo lavoro oggi ci sono alberi stupendi che portano frutto ai loro proprietari e gioia a chi li guarda.
E noi, umanità di oggi, che cosa stiamo preparando ai nostri figli?
Quale eredità stiamo lasciando loro?!
Scorie radioattive che durano migliaia di anni!
Inquinamento di aria, terra e acqua.
Distruzione di ogni risorsa di questo Pianeta.
Che cosa lasciamo ai nostri discendenti?!
Morte e distruzione.
Ma che cosa vogliamo veramente?!
Abbiamo dimenticato che siamo ospiti e non padroni?!
Mary
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