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03-09-2004, 13.58.55 | #22 |
Utente bannato
Data registrazione: 26-08-2004
Messaggi: 388
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Cara Giulma,dio lo scrivo in minuscolo perchè ciò di cui parlo non ha nome,dio non lo si può definire in nessun modo,avevo portato sulla terra il dio dell'amore,ma qualcuno avrebbe voluto che lo uccidessi,per fortuna i miei studi ostinati lo hanno fatto resuscitare,mi sono sempre sottomesso alle leggi degli uomini,adesso dovrei sottomettermi alla sua,forse la parabola del figliol prodigo ha un senso,forse le sacre scritture hanno un senso,io mi sono allontanato da lui,e ad egli dovrei fare ritorno perfetto come lo è il padre nei cieli,nel mio cuore vi è solo amore e odio,due facce della stessa medaglia,devo accettarle entrambi,non posso perseguire l'uno e rinnegare l'altro,altrimenti non potrò trascendere ciò che è polare,a volte ho come l'impressione che l'intero universo gravasse sulle mie spalle.
Ciao Ermes |
03-09-2004, 14.09.32 | #23 | |
Utente bannato
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
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Citazione:
“Cara Giulma,” sono un “caro”, … “dio lo scrivo in minuscolo perchè ciò di cui parlo non ha nome,dio non lo si può definire in nessun modo,” “Si può descriverlo in infiniti modi (abbiamo iniziato anche noi a farlo, segui la discussione su spiritualità)” “avevo portato sulla terra il dio dell'amore,” Cioè? “nel mio cuore vi è solo amore e odio,” L’odio non risiede nel cuore, ma nella mente! “a volte ho come l'impressione che l'intero universo gravasse sulle mie spalle.” Cioè? Ciao, Giulio |
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03-09-2004, 14.25.29 | #24 |
Utente bannato
Data registrazione: 26-08-2004
Messaggi: 388
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La mente non esiste,è solo il frutto di condizionamenti a cui si è sottoposti dall'esterno da quando prendi consapevolezza della tua individualità,anche il cuore(come muscolo)è polare,il vero Dio è un'energia androgina di cui non siamo consapevoli,dolcissima e magica,è quell'energia che tiene unita la materia,il dio eros scaturì dall'uovo cosmico e diede vita all'universo,secondo la tradizione Kabalista,l'universo non è stato creato da dio,quindi dio non ne è responsabile,è solo una sua emanazione,solo un raggio di luce sfuggì da Ain Soph Aur,il vero segreto dell'universo non è nell'universo stesso,ma in chi lo osserva(Stephen-Hawking).
Ciao Ermes |
03-09-2004, 14.33.09 | #25 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
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tutto è mente, noi viviamo in un universo mentale, Dio è la Mente
per eccellenza di cui noi siamo piccolissime particelle, perchè continuate a dire che la mente non esiste ? Anzi è proprio grazie ad un pensiero che tutto avviene. Come realizziamo le nostre grandi imprese se prima NON LE IMMAGINIAMO CON LA MENTE? Troppi studi a volte confondono la mente, bisognerebbe chew tutto ciò che è dottrina, da qualunque parte venga, fosse compreso col cuore e con lìintuito |
03-09-2004, 14.57.02 | #26 | |
Utente bannato
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
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Citazione:
La mente esiste, negli esseri, ma è illusoria. Ma gli esseri, identificati con essa, credono essere reale. Ciao, Giulio |
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03-09-2004, 14.59.57 | #27 | |
Utente bannato
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
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Citazione:
“tutto è mente, noi viviamo in un universo mentale,” ma possiamo vivere anche realtà non mentali. “Come realizziamo le nostre grandi imprese se prima NON LE IMMAGINIAMO CON LA MENTE?” Con l’intuizione. Ciao, Giulio |
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03-09-2004, 19.50.37 | #28 |
Utente bannato
Data registrazione: 26-08-2004
Messaggi: 388
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Gli esseri umani,con le loro percezioni possono individuare sempre e soltanto sezioni di un continuum,vediamo solo una piccola parte dello spettro della luce,udiamo soltanto le frequenze che si trovano nei limiti di un determinato campo.Certi animali sono in grado di percepire suoni e colori che risultano inaccessibili all'uomo,a meno che non si provveda di aiuti tecnologici.Lo stesso vale per l'immaginazione:noi riusciamo solo a immaginare dimensioni medie,se però qualcosa è molto piccolo o molto grande,riusciamo a concepirlo solo per mezzo di formule matematiche,ma non ce ne facciamo nessuna idea.
L'analogia<<come sotto,così sopra>>,si giustifica solo se siamo disposti a riconoscere che l'universo nella sua globalità è un cosmo(ordine)regolato da leggi dove non c'è posto per il caso.Se però il cosmo rappresenta un'unità ordinata,ovunque deve regnare la stessa regolarità,nel grande come nel piccolo,sotto come sopra. Questa analogia indusse Paracelso a paragonare l'uomo come microcosmo al macrocosmo.L'uomo è l'immagine fedele dell'universo macrocosmico:noi non troveremo niente fuori dall'uomo che per analogia non sia già nell'uomo,e viceversa. Per questo sul tempio di Delfi era scritto<<Conosci te stesso,per conoscere Dio>> |
08-09-2004, 10.47.19 | #29 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
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E’ passato un po’ di tempo da quando ho scritto questa mia modesta concezione. In effetti non volevo aprire una nuova discussione, bensì inserirmi in altre già proposte, ma siccome ero alle prime armi in questo Forum, è successo… così. Poco importa. Già, è passato del tempo e le cose cambiano, si evolvono, o involvono, secondo i casi. Si percorrono strade nuove o si riprendono quelle momentaneamente abbandonate; fatto sta che ora mi dedico ad altri studi e non vorrei più soffermarmi su certi discorsi. Rispondo perché sono stato chiamato in causa.
X Giulma. Per i motivi suddetti, non mi soffermerò su tutti i punti da te descritti. Posso solo dire che quella degli avversari di un Dio che gioca ai dadi era solo una battuta (un po’ di sense of humor, santo cielo!) e che, certo, si può discutere di tutto, ma anche infruttuosamente, come accade spesso quando appunto si parla razionalmente (con la mente) di Dio. Ma su un punto in particolare vorrei rispondere, forse perché riguarda una disciplina che mi interessa di più. <Per arrivare a Dio, si può utilizzare e passare per qualsiasi schema. Tutto rientra nei Suoi Piani.> Le concezioni sono varie e per questo un discorso può avere diversi riferimenti che rientrano non solo nell’ambito culturale di colui che lo espone e che si è orientato secondo una certa scuola di pensiero, ma hanno legami con certe aree etno-culturali e rimandano ai tempi lontanissimi della classicità occidentale alla quale si può guardare come ad un esempio di saggezza e creatività, in ambito filosofico come in altri. Inoltre si voleva dare risalto al tema delle religioni naturali rispetto a quelle cosiddette rivelate. Il discorso relativo allo schema UOMO > DIO ha percosso le menti di molti pensatori, soprattutto durante il Medioevo e si snodava all’interno di una Scolastica che mirava alla dimostrazione diretta della divinità secondo una certa logica. Questa scuola di pensiero ha sfornato parecchi filosofi e dialettici, tra cui un certo Anselmo d’Aosta, il quale volendo dimostrare logicamente e direttamente (UOMO > DIO, appunto) l’esistenza di Dio, alla fine non è riuscito a dimostrare un bel niente e questo tipo di logica, e relativa dialettica (perché si discuteva abbastanza di queste cose) si era dimostrata infruttuosa. Gli antichi, che secondo me erano molto più saggi, avevano pensato di intuire Dio attraverso l’osservazione attenta della natura (non la dimostrazione diretta, dunque), secondo quello che è lo schema UOMO > NATURA > DIO. La natura, si diceva, è una grande maestra e attraverso la sua manifestazione e lo studio su di essa si può intuire l’esistenza di un creatore, di un principio, di un Archè, o chiamiamolo come vogliamo. Il discorso su questo tipo di osservazione è complesso e non mi impegnerò nell’affrontarlo, ognuno può informarsi come meglio può. Nel Medioevo, come dicevo, questo schema decade e bisognerà aspettare il Rinascimento, col suo ritorno al classicismo e al platonismo in particolare, per riprenderlo di nuovo. Ma ahime, il Rinascimento, sebbene abbia profuso molto in arte e filosofia, è stato un periodo relativamente breve per poter dare tutti i suoi frutti. La Controriforma fa tornare la chiesa su posizioni rigide, ed impone una sudditanza quasi feudale, le menti creative sono soffocate e molti pensatori, come Giordano Bruno, vengono serviti alla brace. Spero in un nuovo Rinascimento. Tutto qui. Ora, certamente si può utilizzare qualunque schema per arrivare a Dio e se tu riesci ad usarne altri, buon per te. Per quello che ne posso sapere io, potrebbero esserci persone che riescono ad entrare in contatto col divino anche andando in discoteca il sabato sera o chiudendosi in meditazione dentro la lavatrice. Ognuno si regola come può. Riguardo all’invito da te fattomi di aprire una discussione a parte su “Spiritualità”, ora capirai che non posso accettarlo. Ho deciso di abbandonare, almeno per il momento, queste discussioni, perché mi stanno dando un po’ la nausea; non per l’argomento in sé, ovviamente, ma perché discuterne a lungo dopo aver letto dei libri non mi dà molte soddisfazioni. Certe cose anzi neanche le leggo più, ovvero le leggo ma nell’ambito più vasto della Mitologia e delle Religioni e Filosofie comparate. Sono materie interessanti che mi hanno coinvolto e riescono ad entusiasmarmi. Il resto non mi riguarda, almeno per ora. Buona giornata. |
08-09-2004, 12.54.42 | #30 | |
Utente bannato
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
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Re: ***
Citazione:
“Per i motivi suddetti, non mi soffermerò su tutti i punti da te descritti. Posso solo dire che quella degli avversari di un Dio che gioca ai dadi era solo una battuta (un po’ di sense of humor, santo cielo!) e che, certo, si può discutere di tutto, ma anche infruttuosamente, come accade spesso quando appunto si parla razionalmente (con la mente) di Dio.” E che ne sai del mio “senso dell’humor”. Ti ho risposto “non ci sono avversari” non per screditare la tua affermazione, che posso aver immaginato benissimo come tu dici, ma per una risposta diretta che ritenevo opportuna per chiunque legge. Quando rispondo, considero tutti. “Gli antichi, che secondo me erano molto più saggi, avevano pensato di intuire Dio attraverso l’osservazione attenta della natura (non la dimostrazione diretta, dunque), secondo quello che è lo schema UOMO > NATURA > DIO.” Quali antichi? Ce ne sono tanti. Anche l’antico oriente è antico! “La natura, si diceva, è una grande maestra e attraverso la sua manifestazione e lo studio su di essa si può intuire l’esistenza di un creatore, di un principio, di un Archè, o chiamiamolo come vogliamo.” Sono d’accordo. Quando ho detto: “Per arrivare a Dio, si può utilizzare e passare per qualsiasi schema. Tutto rientra nei Suoi Piani.” Intendevo comprendere anche questo, naturalmente. “Ora, certamente si può utilizzare qualunque schema per arrivare a Dio e se tu riesci ad usarne altri, buon per te.” Per qualunque cosa passi o utilizzi, sempre in Dio stai passando, e sempre a Lui, devi arrivare. “Riguardo all’invito da te fattomi di aprire una discussione a parte su “Spiritualità”, ora capirai che non posso accettarlo. Ho deciso di abbandonare, almeno per il momento, queste discussioni, perché mi stanno dando un po’ la nausea; non per l’argomento in sé, ovviamente, ma perché discuterne a lungo dopo aver letto dei libri non mi dà molte soddisfazioni. Certe cose anzi neanche le leggo più, ovvero le leggo ma nell’ambito più vasto della Mitologia e delle Religioni e Filosofie comparate. Sono materie interessanti che mi hanno coinvolto e riescono ad entusiasmarmi. Il resto non mi riguarda, almeno per ora.” Anche questo è nella Via. Ciao, Giulio |
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