Tempo fa ero in palestra di yoga. Facevamo un esercizio in cui dovevamo percepire le sensazioni del nostro compagno.
Ero in un periodo di grande sofferenza, ero preoccupata per la salute di mio padre, per il lavoro, ma in quel momento ero concentrata sull'esercizio e basta.
Alla fine viene chiesto a ciascuno quel che ha percepito.
Il mio compagno, nuovo iscritto, e che non conoscevo come la compagna che avevo di solito e con cui avevo un grande affiatamento, dice che ha visto provenire da me una luce bianca. Solo una luce bianca molto intensa.
Non capisco, non ha senso per me.
Il maestro mi chiede cosa rappresenta per me il bianco.
Angoscia, sofferenza, dolore, terrore, morte: rispondo io.
Ed in quel momento mi rendo conto che quell'uomo così poco addentrato allo yoga, che assolutamente non mi conosceva, aveva visto quello che io stessa avevo rimosso, almeno in quel momento a livello consapevole.
La trasmissione del pensiero credo sia una cosa la percezione qualcosa di diverso.
La percezione può non essere assolutamente legata al una pura trasmissione. E' la visione di un qualcosa.
Io ho percepito, a distanza e senza averlo cercato, emozioni intense che in quel preciso momento stava vivendo un'altra persona. E non una sola volta.
Ci sono mondi che non conosciamo, ed il fatto di non conoscerli non modifica la loro esistenza.
Ciao
Mary
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