L'invenzione del termine mistero secondo me è stata fatta per tagliar corto quando non si trovano spiegazioni mentali ad un fenomeno. Però c'è l'aspetto anche 'esoterico', incluso nel termine, che gli dà un senso di trascendenza, da cui si alimentano speranze basate su astrattismi vari: "é mistero, quindi..., ci deve essere qualcosa che va oltre la spiegazione, ma che comunque poi si arriverà a comprendere" (con altri mezzi..). Secondo me è qui il tranello, l'arma a doppio taglio, perché così facendo non si lascia mai in pace la questione, c'è sempre voglia di arrivare a qualcosa sotto sotto, soprattutto a qualcosa che sia chiara per la mente. Ma è proprio questo il punto, l'impossibilità di tale riuscita e quindi tutto l'affanno diventa inutile e solo dispendioso. In effetti mi son riferito a quel termine usandolo così: una cosa la facciamo diventare o sicuramente spiegabile e assoluta o 'misteriosa'. Ma non ci si accorge che stiamo sempre fra due estremi di comodo per noi. "questo è un bel mistero, punto", ma non ci fermiamo mai lì, non vediamo la perdita di energia nel sondarla filosoficamente. Se poi siamo scienziati di qualcosa, e ci imbattiamo in qualcosa di non ancora studiato, questo è un altro discorso, ma qui non si può neanche dire che una cosa sia completamente nuova, perché ha comunque dei punti di riferimento o basi di partenza, sennò come avremmo potuto arrivare li?
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